
Politica
Sinistra Italiana Molfetta: «Un passo indietro del sindaco, due passi avanti per la città»
A seguito delle indagini, il partito chiede le dimissioni immediate del sindaco
Molfetta - giovedì 24 aprile 2025
15.04 Comunicato Stampa
A seguito delle indagini condotte dalla Procura di Trani che vedono coinvolto il sindaco Tommaso Minervini, il Segretario Provinciale Bari Sinistra Italiana Mimmo Ferrante e il Segretario del Circolo di Sinistra Italiana Molfetta Gabriele Vilardi, chiedono un immediato cambio di rotta per l'interesse della città.
«La dirompente notizia della nuova inchiesta che coinvolge l'amministrazione comunale di Molfetta impone una immediata richiesta di liberazione della città senza condizioni o inutili perdite di tempo.
Quello che emerge dalla nuova indagine della Procura di Trani è una nuova puntata di una storia in cui politica e affari si intrecciano, con il possibile coinvolgimento diretto del sindaco e dei dirigenti dei principali settori comunali. Negli ultimo anni abbiamo già conosciuto pagine scandalose che hanno coinvolto consiglieri di maggioranza, funzionari e dirigenti. Oggi si arriva a ulteriori evidenze a carico del primo cittadino e della governance comunale. L'inchiesta della Procura di Trani ci restituisce l'immagine di un uso disinvolto e bulimico del potere che mette da parte i principi di trasparenza e legalità.
Legalità e trasparenza: sono state considerate da tempo degli inutili orpelli dalle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi vent'anni, salvo la positiva stagione della sindaca Natalicchio, durante la quale le fasi di rimozione delle macerie lasciate dalla destra sono state preliminari e necessarie per cominciare, in quel caso, una nuova, seppur breve, stagione di rinascita della città.
La nostra stella polare è sempre stata una sola: separare la politica dagli affari, allontanare gli interessi privati dagli uffici comunali, mettere al centro i valori della legalità, della trasparenza e dell'interesse collettivo nella gestione della cosa pubblica.
Oggi Molfetta ha bisogno di fare una valutazione politica di quello che è accaduto e accade: ancora una volta la magistratura fatalmente interviene per ricordare a chi amministra che il potere derivante dal consenso non è illimitato e oltre la legge. Senza forche o giustizialismi, ma per il solo fine di dimostrare davvero amore incondizionato per la propria comunità e per rispondere, si dirà, serenamente del proprio operato, è necessario ripartire restituendo parola alla comunità.
Chiediamo le immediate dimissioni del sindaco Minervini e della sua giunta. Siamo certi che i cittadini molfettesi non si sentono più rappresentati da chi, in nome del "fare", fa largo da anni a una stagione di decadenza morale senza precedenti. Abbiamo dimostrato negli scorsi anni che un diverso governo della cosa pubblica è possibile. La magistratura faccia il sul corso, ma la politica faccia finalmente un esame di coscienza. Tornare a votare è l'unica strada. Restituiamo a Molfetta la dignità che merita».
«La dirompente notizia della nuova inchiesta che coinvolge l'amministrazione comunale di Molfetta impone una immediata richiesta di liberazione della città senza condizioni o inutili perdite di tempo.
Quello che emerge dalla nuova indagine della Procura di Trani è una nuova puntata di una storia in cui politica e affari si intrecciano, con il possibile coinvolgimento diretto del sindaco e dei dirigenti dei principali settori comunali. Negli ultimo anni abbiamo già conosciuto pagine scandalose che hanno coinvolto consiglieri di maggioranza, funzionari e dirigenti. Oggi si arriva a ulteriori evidenze a carico del primo cittadino e della governance comunale. L'inchiesta della Procura di Trani ci restituisce l'immagine di un uso disinvolto e bulimico del potere che mette da parte i principi di trasparenza e legalità.
Legalità e trasparenza: sono state considerate da tempo degli inutili orpelli dalle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi vent'anni, salvo la positiva stagione della sindaca Natalicchio, durante la quale le fasi di rimozione delle macerie lasciate dalla destra sono state preliminari e necessarie per cominciare, in quel caso, una nuova, seppur breve, stagione di rinascita della città.
La nostra stella polare è sempre stata una sola: separare la politica dagli affari, allontanare gli interessi privati dagli uffici comunali, mettere al centro i valori della legalità, della trasparenza e dell'interesse collettivo nella gestione della cosa pubblica.
Oggi Molfetta ha bisogno di fare una valutazione politica di quello che è accaduto e accade: ancora una volta la magistratura fatalmente interviene per ricordare a chi amministra che il potere derivante dal consenso non è illimitato e oltre la legge. Senza forche o giustizialismi, ma per il solo fine di dimostrare davvero amore incondizionato per la propria comunità e per rispondere, si dirà, serenamente del proprio operato, è necessario ripartire restituendo parola alla comunità.
Chiediamo le immediate dimissioni del sindaco Minervini e della sua giunta. Siamo certi che i cittadini molfettesi non si sentono più rappresentati da chi, in nome del "fare", fa largo da anni a una stagione di decadenza morale senza precedenti. Abbiamo dimostrato negli scorsi anni che un diverso governo della cosa pubblica è possibile. La magistratura faccia il sul corso, ma la politica faccia finalmente un esame di coscienza. Tornare a votare è l'unica strada. Restituiamo a Molfetta la dignità che merita».