Politica
Sinistra Italiana: «Sul Pulo serve piano di gestione e immediato rilancio del museo»
Il partito: «La convenzione non basta»
Molfetta - venerdì 28 settembre 2018
16.09 Comunicato Stampa
Un milione di euro per riaprire il Pulo: finalmente, dopo mesi di inerzia, un primo passo nella giusta direzione viene fatto dal Comune e dalla Citta' Metropolitana, con la stipula di una convenzione che rimette al centro delle propririta' del territorio la ricucitura del sistema della Preistoria".
Cosi' il circolo di Sinistra Italiana Molfetta in una nota, dopo il consiglio comunale di ieri.
"La nostra mobilitazione di fine agosto ha fatto la sua parte, a dimostrazione che la partecipazione dei cittadini e' un fattore sempre decisivo per determinare risultati amministrativi vicini ai bisogni reali dei cittadini. Dieci giorni dopo, l'11 settembre scorso, la Citta' Metropolitana ha perfezionato e trasmesso al Comune una convenzione che era pronta dal 2016, gia' trasmessa a Citta' Metropolitana insieme a una bozza di protocollo e che e' rimasta inspiegabilmente nei cassetti per oltre venti mesi", prosegue la nota.
"Con il voto di ieri il Pulo torna a casa e diventa per vent'anni patrimonio cittadino: una scelta giusta, che approviamo e sosteniamo, e che segna un nuovo inizio per la storia di questo staordinario bene. Ma la Convenzione fa acqua da molte parti e per questo ci siamo astenuti dal voto a favore. In particolare, nulla si chiarisce sulla gestione del sito, del Museo e del Fondo Azzollini dopo i lavori di messa in sicurezza e ripristino del blocco servizi, dell'illuminazione e del sistema di archeologia industriale della nitriera borbonica. Come si puo' pensare di partire senza un'idea di gestione? Perche' il sindaco non dice alla citta' che dal marzo 2016 esiste, al Comune, un piano di gestione con tanto di "analisi swot", redatto in sinergia con le associazioni che storicamente e generosamente hanno tenuto aperto e animato il sito nel periodo 2007/2013 - registrando la presenza di migliaia di visitatori tra scolaresche e turisti? Perche' la Convenzione non contiene alcun riferimento ne' prevede alcuna copertura economica rispetto al piano di gestione?".
"Non ci sono, ad oggi, ne' garanzie di coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni da sempre dedite alla valorizzazione e protezione archeologica e ambientale del sito, ne' tantomeno disposizioni transitorie che prevedano una gestione temporanea illuminata del Museo Archeologico di Casina Cappelluti, su cui sono stati investiti 800.000 euro di finanziamenti per l'ampliamento, e che dal 2016 e' chiuso durante i week end e la gran parte dei pomeriggi, seguendo l'orario d'ufficio. Non possiamo lasciare il Museo in queste condizioni fino alla fine dei lavori generali, che non sono ancora stati progettati e che richiederanno mesi. Ne' possiamo ultimare nuovi lavori con il rischio che, alla fine degli stessi, l'aspetto della gestione sia rimasto indietro. Serve un cronoprogramma, una visione chiara che tenga insieme Museo, Pulo, Fondo Azzollini e possibili nuove acquisizioni a patrimonio del Convento e del sito delle orme dei dinosauri, nell'ottica di disegnare un'area di archeoparco tra le piu' importanti del Mezzogiorno. Siamo ancora lontani dalla messa in campo di una strategia convincente. Siamo pronti a nuove mobilitazioni e vigileremo perche' l'Amministrazione non perda un solo altro minuto per raggiungere il risultato della piena valorizzazione della Molfetta che dalle sue origini neolitiche puo' rilanciare un futuro di buona economia legata al binomio inscindibile tra turismo e cultura".
Cosi' il circolo di Sinistra Italiana Molfetta in una nota, dopo il consiglio comunale di ieri.
"La nostra mobilitazione di fine agosto ha fatto la sua parte, a dimostrazione che la partecipazione dei cittadini e' un fattore sempre decisivo per determinare risultati amministrativi vicini ai bisogni reali dei cittadini. Dieci giorni dopo, l'11 settembre scorso, la Citta' Metropolitana ha perfezionato e trasmesso al Comune una convenzione che era pronta dal 2016, gia' trasmessa a Citta' Metropolitana insieme a una bozza di protocollo e che e' rimasta inspiegabilmente nei cassetti per oltre venti mesi", prosegue la nota.
"Con il voto di ieri il Pulo torna a casa e diventa per vent'anni patrimonio cittadino: una scelta giusta, che approviamo e sosteniamo, e che segna un nuovo inizio per la storia di questo staordinario bene. Ma la Convenzione fa acqua da molte parti e per questo ci siamo astenuti dal voto a favore. In particolare, nulla si chiarisce sulla gestione del sito, del Museo e del Fondo Azzollini dopo i lavori di messa in sicurezza e ripristino del blocco servizi, dell'illuminazione e del sistema di archeologia industriale della nitriera borbonica. Come si puo' pensare di partire senza un'idea di gestione? Perche' il sindaco non dice alla citta' che dal marzo 2016 esiste, al Comune, un piano di gestione con tanto di "analisi swot", redatto in sinergia con le associazioni che storicamente e generosamente hanno tenuto aperto e animato il sito nel periodo 2007/2013 - registrando la presenza di migliaia di visitatori tra scolaresche e turisti? Perche' la Convenzione non contiene alcun riferimento ne' prevede alcuna copertura economica rispetto al piano di gestione?".
"Non ci sono, ad oggi, ne' garanzie di coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni da sempre dedite alla valorizzazione e protezione archeologica e ambientale del sito, ne' tantomeno disposizioni transitorie che prevedano una gestione temporanea illuminata del Museo Archeologico di Casina Cappelluti, su cui sono stati investiti 800.000 euro di finanziamenti per l'ampliamento, e che dal 2016 e' chiuso durante i week end e la gran parte dei pomeriggi, seguendo l'orario d'ufficio. Non possiamo lasciare il Museo in queste condizioni fino alla fine dei lavori generali, che non sono ancora stati progettati e che richiederanno mesi. Ne' possiamo ultimare nuovi lavori con il rischio che, alla fine degli stessi, l'aspetto della gestione sia rimasto indietro. Serve un cronoprogramma, una visione chiara che tenga insieme Museo, Pulo, Fondo Azzollini e possibili nuove acquisizioni a patrimonio del Convento e del sito delle orme dei dinosauri, nell'ottica di disegnare un'area di archeoparco tra le piu' importanti del Mezzogiorno. Siamo ancora lontani dalla messa in campo di una strategia convincente. Siamo pronti a nuove mobilitazioni e vigileremo perche' l'Amministrazione non perda un solo altro minuto per raggiungere il risultato della piena valorizzazione della Molfetta che dalle sue origini neolitiche puo' rilanciare un futuro di buona economia legata al binomio inscindibile tra turismo e cultura".