Via Salvemini, continuano gli incidenti. Questione sicurezza prioritaria
I residenti chiedono interventi urgenti, come le opposizioni politiche
Molfetta - sabato 20 febbraio 2021
Ora o mai più: la questione sulla sicurezza di via Corrado Salvemini, tra le strade più trafficate della zona di Ponente di Molfetta, diventa urgente. Improcrastinabile.
Ne sono certi da anni i residenti che, negli anni '90, hanno anche assistito inermi ad almeno un incidente mortale.
Troppe le violazioni al Codice della strada che si consumano da parte degli automobilisti, troppo il pericolo per chi ha la propria casa a ridosso della via su cui si affacciano anche scuole, impianti sportivi, attività commerciali e che diventa molto attraversata dai pedoni pure la domenica mattina, quando bambini e ragazzi a piedi si dirigono verso la parrocchia di quartiere, la Santa Famiglia.
Anzi, anche la stessa parrocchia negli anni ha chiesto al Comune di intervenire: dissuasori della velocità, semafori o rotatorie, tutto quanto è necessario (e magari anche solo sufficiente) per evitare incidenti.
L'ultimo sinistro giovedì 18 febbraio: coinvolte due auto all'incrocio con viale Giovanni XXIII. Domenica, invece, a qualche decina di metri altre due auto si erano scontrate: le sirene delle ambulanze avevano rotto il silenzio del pomeriggio nel quartiere. A novembre 2020 un altro sinistro era costato il ritiro della patente a un automobilista mentre a gennaio dello scorso anno un uomo di 40 anni originario di Bisceglie, era rimasto ferito a seguito di un incidente pauroso, salvandosi per miracolo.
«Stiamo forse aspettando che ci scappi il morto?», si chiede Rifondazione comunista. Il partito scrive in una nota che «soltanto il sindaco e l'assessore al ramo sembrano non sapere ancora oggi che l'elevata velocità di percorrenza delle auto da e verso il mare, e la carreggiata non uniforme, rendono l'incrocio al alto rischio. Attendiamo fiduciosi che l'amministrazione si rimetta al lavoro per porre soluzioni concrete a questo problema, con lo scopo di evitare nuovi pericolosi incidenti nella zona».
Che decisione verrà presa?
In viale XXV aprile, dall'altra parte della città, ad esempio sono stati installati i velo-ok come su via Bisceglie. La drastica riduzione della velocità con la quale queste due ultime strade sono percorse è emersa dai report della Polizia Locale; la diminuzione del numero dei sinistri è stata conseguente.
L'esempio, insomma, il Comune di Molfetta ce l'ha in casa. Ma va subito reso realtà, prima che questa diventi amara. Nera.
Ne sono certi da anni i residenti che, negli anni '90, hanno anche assistito inermi ad almeno un incidente mortale.
Troppe le violazioni al Codice della strada che si consumano da parte degli automobilisti, troppo il pericolo per chi ha la propria casa a ridosso della via su cui si affacciano anche scuole, impianti sportivi, attività commerciali e che diventa molto attraversata dai pedoni pure la domenica mattina, quando bambini e ragazzi a piedi si dirigono verso la parrocchia di quartiere, la Santa Famiglia.
Anzi, anche la stessa parrocchia negli anni ha chiesto al Comune di intervenire: dissuasori della velocità, semafori o rotatorie, tutto quanto è necessario (e magari anche solo sufficiente) per evitare incidenti.
L'ultimo sinistro giovedì 18 febbraio: coinvolte due auto all'incrocio con viale Giovanni XXIII. Domenica, invece, a qualche decina di metri altre due auto si erano scontrate: le sirene delle ambulanze avevano rotto il silenzio del pomeriggio nel quartiere. A novembre 2020 un altro sinistro era costato il ritiro della patente a un automobilista mentre a gennaio dello scorso anno un uomo di 40 anni originario di Bisceglie, era rimasto ferito a seguito di un incidente pauroso, salvandosi per miracolo.
«Stiamo forse aspettando che ci scappi il morto?», si chiede Rifondazione comunista. Il partito scrive in una nota che «soltanto il sindaco e l'assessore al ramo sembrano non sapere ancora oggi che l'elevata velocità di percorrenza delle auto da e verso il mare, e la carreggiata non uniforme, rendono l'incrocio al alto rischio. Attendiamo fiduciosi che l'amministrazione si rimetta al lavoro per porre soluzioni concrete a questo problema, con lo scopo di evitare nuovi pericolosi incidenti nella zona».
Che decisione verrà presa?
In viale XXV aprile, dall'altra parte della città, ad esempio sono stati installati i velo-ok come su via Bisceglie. La drastica riduzione della velocità con la quale queste due ultime strade sono percorse è emersa dai report della Polizia Locale; la diminuzione del numero dei sinistri è stata conseguente.
L'esempio, insomma, il Comune di Molfetta ce l'ha in casa. Ma va subito reso realtà, prima che questa diventi amara. Nera.