Politica
Si spacca ufficialmente la maggioranza a Molfetta. PD: «Subito verifica con Minervini»
Ancora: «Indisponibilità ad ogni operazione trasformistica che modifichi l’esperienza politico – programmatica»
Molfetta - venerdì 4 settembre 2020
16.25
La maggioranza a Molfetta è ufficialmente spaccata.
Da un lato il sindaco Tommaso Minervini e tutti i consiglieri del gruppo civico "Noi- Nuove officine delle idee", coordinati da Saverio Tammacco candidato al consiglio regionale con la lista "La Puglia Domani", dall'altro lato il Partito Democratico che conta Nicola Piergiovanni come presidente del Consiglio Comunale, Gabriella Azzollini come assessore della Giunta Minervini e Gianni Facchini come consigliere comunale a Molfetta ma anche della città metropolitana di Bari.
Il PD molfettese, infatti, ha diramato un documento ufficiale.
"L'Assemblea dei Democratici Molfettesi, all'unanimità, alla luce delle recenti evoluzioni del quadro politico amministrativo locale:
RICORDA che nella alleanza elettorale del 2017 - che ha portato alla elezione di Tommaso Minervini - il PD molfettese si affermò come principale e primo partito della Coalizione sulla base di un programma politico ed elettorale condiviso e rispettato che ha portato ad una serie successiva di concrete realizzazioni.
SMENTISCE fermamente che la predetta Coalizione possa essere considerata un "semplice accordo fra liste civiche con l'appoggio del Partito Democratico".
RICORDA che fino a pochissimo tempo fa l'Amministrazione Comunale di Molfetta si riconosceva, senza tentennamenti, nel programma politico-amministrativo di Michele Emiliano e che l'Amministrazione Regionale uscente ha consentito la quasi totalità delle opere pubbliche e dei progetti di sviluppo economico, sociale e culturale di cui oggi qualche candidato della attuale coalizione di centro destra si vanta di essere stato unico protagonista.
AFFERMA l'impegno dei democratici molfettesi per la riconferma di Michele Emiliano alla Presidenza della Regione Puglia in aperto contrasto con ogni tentativo di restaurazione politica guidata da chi, come Raffaele Fitto, intende riportare la nostra Regione al suo periodo più buio avendo, per altro, quest'ultimo già dimostrato di non avere alcuna attenzione nei confronti della nostra città (vedi il devastante Piano di Riordino Ospedaliero della vecchia Presidenza Fitto che massacrò il nostro ospedale).
AFFERMA di non poter rimanere impassibile davanti ai recenti spostamenti di collocazione elettorale che di per sé qualificano negativamente i protagonisti di questa operazione trasformistica.
ESPRIME la propria incredulità rispetto alle notizie giornalistiche che affermano un allargamento della maggioranza di governo cittadina a forze politiche sempre incompatibili con le posizioni politico - programmatiche della coalizione del 2017 ed in particolare con il PD.
RICORDA al Sindaco Minervini che appare oltremodo confuso il tentativo di presentarsi quale custode della maggioranza nata nel 2017 a fronte dei predetti "allargamenti di maggioranza" per altro, mai concordati e neppure annunciati al nostro Partito.
AFFERMA la propria collocazione politica a fianco di Michele Emiliano, contro ogni candidatura alternativa alla coalizione di governo che il Presidente Emiliano esprime.
Per tutte le predette ragioni il PD molfettese chiede al Sindaco Tommaso Minervini di avviare, nel più breve tempo possibile, una verifica politico – amministrativa che possa far definitiva chiarezza su ogni posizione politico – programmatica della attuale maggioranza di governo, preannunciando la propria indisponibilità ad ogni operazione trasformistica che modifichi l'esperienza politico – programmatica a cui, fino ad oggi, i Democratici molfettesi hanno orgogliosamente contribuito.
Il PD fa appello a tutti i candidati, alle forze politiche e al Popolo del Centro Sinistra molfettese per continuare in una campagna elettorale unitaria per la riconferma di Michele Emiliano a Presidente della Regione Puglia".
Cosa accadrà adesso?
Il banco di prova sarà la tornata elettorale del prossimo 20 e 21 settembre ma viene da credere che forse la crisi si andrà consumando via via. Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, anche il ruolo di Pino Amato, da una settimana integrato proprio nella maggioranza amministrativa dopo esserne stato all'opposizione per oltre metà mandato.
Da un lato il sindaco Tommaso Minervini e tutti i consiglieri del gruppo civico "Noi- Nuove officine delle idee", coordinati da Saverio Tammacco candidato al consiglio regionale con la lista "La Puglia Domani", dall'altro lato il Partito Democratico che conta Nicola Piergiovanni come presidente del Consiglio Comunale, Gabriella Azzollini come assessore della Giunta Minervini e Gianni Facchini come consigliere comunale a Molfetta ma anche della città metropolitana di Bari.
Il PD molfettese, infatti, ha diramato un documento ufficiale.
"L'Assemblea dei Democratici Molfettesi, all'unanimità, alla luce delle recenti evoluzioni del quadro politico amministrativo locale:
RICORDA che nella alleanza elettorale del 2017 - che ha portato alla elezione di Tommaso Minervini - il PD molfettese si affermò come principale e primo partito della Coalizione sulla base di un programma politico ed elettorale condiviso e rispettato che ha portato ad una serie successiva di concrete realizzazioni.
SMENTISCE fermamente che la predetta Coalizione possa essere considerata un "semplice accordo fra liste civiche con l'appoggio del Partito Democratico".
RICORDA che fino a pochissimo tempo fa l'Amministrazione Comunale di Molfetta si riconosceva, senza tentennamenti, nel programma politico-amministrativo di Michele Emiliano e che l'Amministrazione Regionale uscente ha consentito la quasi totalità delle opere pubbliche e dei progetti di sviluppo economico, sociale e culturale di cui oggi qualche candidato della attuale coalizione di centro destra si vanta di essere stato unico protagonista.
AFFERMA l'impegno dei democratici molfettesi per la riconferma di Michele Emiliano alla Presidenza della Regione Puglia in aperto contrasto con ogni tentativo di restaurazione politica guidata da chi, come Raffaele Fitto, intende riportare la nostra Regione al suo periodo più buio avendo, per altro, quest'ultimo già dimostrato di non avere alcuna attenzione nei confronti della nostra città (vedi il devastante Piano di Riordino Ospedaliero della vecchia Presidenza Fitto che massacrò il nostro ospedale).
AFFERMA di non poter rimanere impassibile davanti ai recenti spostamenti di collocazione elettorale che di per sé qualificano negativamente i protagonisti di questa operazione trasformistica.
ESPRIME la propria incredulità rispetto alle notizie giornalistiche che affermano un allargamento della maggioranza di governo cittadina a forze politiche sempre incompatibili con le posizioni politico - programmatiche della coalizione del 2017 ed in particolare con il PD.
RICORDA al Sindaco Minervini che appare oltremodo confuso il tentativo di presentarsi quale custode della maggioranza nata nel 2017 a fronte dei predetti "allargamenti di maggioranza" per altro, mai concordati e neppure annunciati al nostro Partito.
AFFERMA la propria collocazione politica a fianco di Michele Emiliano, contro ogni candidatura alternativa alla coalizione di governo che il Presidente Emiliano esprime.
Per tutte le predette ragioni il PD molfettese chiede al Sindaco Tommaso Minervini di avviare, nel più breve tempo possibile, una verifica politico – amministrativa che possa far definitiva chiarezza su ogni posizione politico – programmatica della attuale maggioranza di governo, preannunciando la propria indisponibilità ad ogni operazione trasformistica che modifichi l'esperienza politico – programmatica a cui, fino ad oggi, i Democratici molfettesi hanno orgogliosamente contribuito.
Il PD fa appello a tutti i candidati, alle forze politiche e al Popolo del Centro Sinistra molfettese per continuare in una campagna elettorale unitaria per la riconferma di Michele Emiliano a Presidente della Regione Puglia".
Cosa accadrà adesso?
Il banco di prova sarà la tornata elettorale del prossimo 20 e 21 settembre ma viene da credere che forse la crisi si andrà consumando via via. Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, anche il ruolo di Pino Amato, da una settimana integrato proprio nella maggioranza amministrativa dopo esserne stato all'opposizione per oltre metà mandato.