Cronaca
Si finge geometra per truffare gli anziani: due colpi a Molfetta
Con un pretesto è entrato nelle loro abitazioni. In un caso il raggiro è andato a segno: via con 500 euro
Molfetta - venerdì 12 novembre 2021
13.47
Ormai i truffatori se le inventano proprio tutte. Dopo i due tecnici che riuscivano ad intrufolarsi nelle case degli anziani con la scusa di dover fare delle verifiche a causa di fantomatiche perdite d'acqua, a Molfetta, da alcuni giorni, un uomo si finge geometra per aggirare gli anziani, cercando di rubare tutto quello che può.
Due i casi avvenuti nell'ultima settimana in città, entrambi in pieno centro (il primo tentato, il secondo consumato e denunciato): nel primo episodio, avvenuto l'8 novembre in un condominio di via Torre del Pane in cui sono in corso lavori di ristrutturazione, il truffatore, fingendosi un geometra incaricato di fare alcuni rilievi, è riuscito a intrufolarsi nella casa di un'anziana, ma il provvidenziale intervento di una vicina lo ha messo in fuga. L'uomo, impaurito, se l'è data a gambe levate.
Il secondo, invece, avvenuto il 10 novembre all'interno di un palazzo di via Bovio, interessato dal rifacimento dell'intera facciata condominiale, è andato purtroppo a segno: in questo caso due uomini, ben vestiti e fare cordiale, spacciandosi per un ingegnere ed un geometra del cantiere edile, si sono introdotti nell'abitazione di un'anziana, la seconda in due giorni, con la scusa di verificare la presenza di inesistenti tracce d'umidità sul balcone, con la conseguente formazione di muffe.
Un modus operandi, questo, che ha permesso alla coppia di rubare la pensione della donna. Non appena uno dei due è riuscita a distrarla, l'altro, girovagando per la casa, ha svuotato il più possibile l'appartamento. In questo modo è riuscito a rubare circa 500 euro appena prelevati dalla donna - quasi sicuramente pedinata -, prima di fuggire, dileguandosi con il suo complice. L'anziana s'è accorta della truffa quando era troppo tardi: quei due erano già scomparsi con i suoi risparmi.
Quest'ultimo episodio è stato denunciato ai Carabinieri della locale Stazione. L'Arma, però, oltre che con l'azione investigativa, agisce sul piano della prevenzione in considerazione dell'enorme danno causato alle vittime, che va molto al di là del danno economico perché colpisce la sfera intima. Per difendersi, può essere sufficiente adottare qualche semplice cautela. Prima di aprire la porta è bene chiamare il numero della Stazione (080.394.2010), chiedendo lumi all'operatore.
Mai, invece, chiamare le utenze telefoniche fornite dagli interessati perché a rispondere potrebbe essere un complice del truffatore. È bene ricordare, ancora, che banche e uffici postali oltre alle società elettriche e idriche non inviano il loro personale a domicilio. E non lo fa neppure l'Inps, con visite improvvise. In ogni caso, non si deve esitare a chiamare il numero dei Carabinieri. Le forze dell'ordine sono a disposizione dei cittadini, anche per un consiglio o per ricevere segnalazioni.
Al momento sono in corso le indagini per tentare di risalire alla coppia di truffatori (casi simili si sono registrati nel 2018 nel sud-est barese) magari sfruttando le telecamere poste in zona. Tuttavia resta l'allarme per questi balordi che arrivano da altre città per colpire i pensionati e sparire. Meglio fare massima attenzione.
Due i casi avvenuti nell'ultima settimana in città, entrambi in pieno centro (il primo tentato, il secondo consumato e denunciato): nel primo episodio, avvenuto l'8 novembre in un condominio di via Torre del Pane in cui sono in corso lavori di ristrutturazione, il truffatore, fingendosi un geometra incaricato di fare alcuni rilievi, è riuscito a intrufolarsi nella casa di un'anziana, ma il provvidenziale intervento di una vicina lo ha messo in fuga. L'uomo, impaurito, se l'è data a gambe levate.
Il secondo, invece, avvenuto il 10 novembre all'interno di un palazzo di via Bovio, interessato dal rifacimento dell'intera facciata condominiale, è andato purtroppo a segno: in questo caso due uomini, ben vestiti e fare cordiale, spacciandosi per un ingegnere ed un geometra del cantiere edile, si sono introdotti nell'abitazione di un'anziana, la seconda in due giorni, con la scusa di verificare la presenza di inesistenti tracce d'umidità sul balcone, con la conseguente formazione di muffe.
Un modus operandi, questo, che ha permesso alla coppia di rubare la pensione della donna. Non appena uno dei due è riuscita a distrarla, l'altro, girovagando per la casa, ha svuotato il più possibile l'appartamento. In questo modo è riuscito a rubare circa 500 euro appena prelevati dalla donna - quasi sicuramente pedinata -, prima di fuggire, dileguandosi con il suo complice. L'anziana s'è accorta della truffa quando era troppo tardi: quei due erano già scomparsi con i suoi risparmi.
Quest'ultimo episodio è stato denunciato ai Carabinieri della locale Stazione. L'Arma, però, oltre che con l'azione investigativa, agisce sul piano della prevenzione in considerazione dell'enorme danno causato alle vittime, che va molto al di là del danno economico perché colpisce la sfera intima. Per difendersi, può essere sufficiente adottare qualche semplice cautela. Prima di aprire la porta è bene chiamare il numero della Stazione (080.394.2010), chiedendo lumi all'operatore.
Mai, invece, chiamare le utenze telefoniche fornite dagli interessati perché a rispondere potrebbe essere un complice del truffatore. È bene ricordare, ancora, che banche e uffici postali oltre alle società elettriche e idriche non inviano il loro personale a domicilio. E non lo fa neppure l'Inps, con visite improvvise. In ogni caso, non si deve esitare a chiamare il numero dei Carabinieri. Le forze dell'ordine sono a disposizione dei cittadini, anche per un consiglio o per ricevere segnalazioni.
Al momento sono in corso le indagini per tentare di risalire alla coppia di truffatori (casi simili si sono registrati nel 2018 nel sud-est barese) magari sfruttando le telecamere poste in zona. Tuttavia resta l'allarme per questi balordi che arrivano da altre città per colpire i pensionati e sparire. Meglio fare massima attenzione.