Cronaca
Si allarga il fronte dei negozi derubati, si attendono risposte dalle telecamere
Prima dell'ultima escalation, i ladri avevano preso di mira anche Videolandia e il bar Smile Coffee. Nuovo allarme baby gang?
Molfetta - sabato 4 marzo 2023
12.20
Ladri di alcolici e soldi facili, i pochi spiccioli lasciati nel fondo cassa, «quindi, spesso - si lamentano i commercianti di Molfetta - è più il danno alle strutture che il colpo in sé». È successo tre volte in altrettanti giorni fra fine febbraio e inizio marzo, ma era già accaduto - due volte - nella quarta settimana del mese scorso.
Si allarga, dunque, il fronte dei furti registrati nel corso delle ultime settimane in città e durante i quali si ruba merce di basso valore rispetto a quanto si potrebbe prelevare, e forse ci s'accontenta così. Alle attività menzionate negli scorsi giorni, la trattoria Totò in galleria Liborio Romano, la gelateria Cipriani drink ice Coffee sulla banchina San Domenico ed il negozio di videogiochi Games Time di via senatore Palummo bisogna aggiungerne altre due, Videolandia e lo Smile Coffee.
Nel primo caso, scoperto domenica 19 febbraio, «quando mi sono recato nella mia attività di via Cappellini - ha detto il titolare di Videolandia, Michele Scattarelli - ho trovato la saracinesca forzata», da uno o più banditi che hanno provocato evidenti danni, infierendo con un piede di porco, e rubando la somma in contanti di 1.200 euro, caramelle e chewing gum. «Spero li prendano, si tratta di ladri da quattro soldi - ha aggiunto -. Intanto mi sono attrezzato con la videosorveglianza». Mercoledì 22, invece, è finito nel mirino il bar Smile Coffee in via Einaudi. Anche in questo caso, i ladri, dopo avere tentato di forzare un ingresso sul retro, si sono intrufolati nell'attività sollevando la serranda. Una volta all'interno, infine, hanno arraffato 330 euro, altri 35 in monete da un centesimo, due bottiglie di whisky e cioccolate. «Sono qui da sei anni e non è mai accaduto niente - ha dichiarato il titolare Nicola Piccinni -. Dopo la pandemia, i furti: noi non ci sentiamo protetti».
In tutte le circostanze, ivi compreso per quanto accaduto fra fine febbraio ed inizio marzo - la settimana che sta per concludersi ha visto tre di questi episodi -, le telecamere di videosorveglianza potrebbero tornare molto utili all'attività investigativa dei Carabinieri della locale Compagnia, al lavoro sui cinque colpi avvenuti in altrettante zone della città: i militari confidano anche nelle testimonianze fornite da qualcuno che potrebbe aver scorto dei dettagli significativi per le indagini.
L'ipotesi al vaglio - visto il modus operandi e le refurtive prelevate, spesso alcolici e soldi - è quella che i colpi siano da ritenersi messi a segno dalla stessa mano, forse nell'ambito del mondo del disagio giovanile. In attesa di sviluppi, intanto, alle attività colpite è arrivata la «vicinanza» di Confesercenti e di Confcommercio.
Si allarga, dunque, il fronte dei furti registrati nel corso delle ultime settimane in città e durante i quali si ruba merce di basso valore rispetto a quanto si potrebbe prelevare, e forse ci s'accontenta così. Alle attività menzionate negli scorsi giorni, la trattoria Totò in galleria Liborio Romano, la gelateria Cipriani drink ice Coffee sulla banchina San Domenico ed il negozio di videogiochi Games Time di via senatore Palummo bisogna aggiungerne altre due, Videolandia e lo Smile Coffee.
Nel primo caso, scoperto domenica 19 febbraio, «quando mi sono recato nella mia attività di via Cappellini - ha detto il titolare di Videolandia, Michele Scattarelli - ho trovato la saracinesca forzata», da uno o più banditi che hanno provocato evidenti danni, infierendo con un piede di porco, e rubando la somma in contanti di 1.200 euro, caramelle e chewing gum. «Spero li prendano, si tratta di ladri da quattro soldi - ha aggiunto -. Intanto mi sono attrezzato con la videosorveglianza». Mercoledì 22, invece, è finito nel mirino il bar Smile Coffee in via Einaudi. Anche in questo caso, i ladri, dopo avere tentato di forzare un ingresso sul retro, si sono intrufolati nell'attività sollevando la serranda. Una volta all'interno, infine, hanno arraffato 330 euro, altri 35 in monete da un centesimo, due bottiglie di whisky e cioccolate. «Sono qui da sei anni e non è mai accaduto niente - ha dichiarato il titolare Nicola Piccinni -. Dopo la pandemia, i furti: noi non ci sentiamo protetti».
In tutte le circostanze, ivi compreso per quanto accaduto fra fine febbraio ed inizio marzo - la settimana che sta per concludersi ha visto tre di questi episodi -, le telecamere di videosorveglianza potrebbero tornare molto utili all'attività investigativa dei Carabinieri della locale Compagnia, al lavoro sui cinque colpi avvenuti in altrettante zone della città: i militari confidano anche nelle testimonianze fornite da qualcuno che potrebbe aver scorto dei dettagli significativi per le indagini.
L'ipotesi al vaglio - visto il modus operandi e le refurtive prelevate, spesso alcolici e soldi - è quella che i colpi siano da ritenersi messi a segno dalla stessa mano, forse nell'ambito del mondo del disagio giovanile. In attesa di sviluppi, intanto, alle attività colpite è arrivata la «vicinanza» di Confesercenti e di Confcommercio.