Politica
Sfiducia al sindaco: le firme dei consiglieri. Manca il PD, Minuto e "Popolari Molfetta"
Firma il centrosinistra e il centrodestra, Obiettivo Molfetta ma anche Mancini
Molfetta - lunedì 8 novembre 2021
11.42
Dodici firme in calce alla mozione di sfiducia protocollata oggi al Comune di Molfetta per chiedere di sancire la fine dell'amministrazione Tommaso Minervini.
Sottoscrizioni e nomi di altrettanti consiglieri comunali, senza non poche soprese.
I primi tre nomi sono quelli del centrosinistra: Beppe Zanna, Paola de Candia e Silvia Rana.
Proprio loro avevano annunciato di avere già pronta la mozione a margine del Consiglio Comunale del 18 ottobre scorso, quello durante il quale "Obiettivo Molfetta" e "Popolari Molfetta" sancirono il proprio abbandono alla maggioranza di cui avevano fatto parte fino a quel momento.
Ancora i tre consiglieri eletti tra le fila di Rifondazione / Compagni di Strada (i primi due, ndr) e Sinistra Italiana (la terza, ndr) a incontrare qualche giorno dopo la città per spiegare che non ci sarebbe stato nessun accordo e nessuna firma per la caduta di Minervini se non dopo un ragionato percorso nell'unica sede ritenuta adatta cioè il Consiglio Comunale.
I sottoscrittori sono poi Isa de Bari, Antonello Pisani, Doriana Carabellese del centrodestra. Emerge subito la grande assente di questa fazione: Carmela Minuto.
La senatrice di Forza Italia, nonchè consigliere comunale eletta nell'opposizione di centrodestra, non compare tra i sottoscrittori.
Che ci sia aria tesa con il resto dei rappresentanti dello stesso colore politico è cosa nota da tempo. Che manchi, tuttavia, la firma a un atto politico così importante lascia perplessità: di fatto diventa lei l'ago della bilancia.
"Obiettivo Molfetta" prosegue nella volontà di porre fine all'amministrazione.
La distanza dall'operato di Tommaso Minervini il gruppo l'aveva già presa il 18 ottobre scorso. Non meraviglia, pertanto, che a firmare la mozione siano Luigi Tridente, Leo Binetti, Pasqua Losito, Sergio de Candia e Giuseppe Balestra.
Rimarca l'assenza del gruppo di Pino Amato "Popolari per Molfetta": per essendosi dichiarati fuori dalla maggioranza con le dimissioni da assessori di Maridda Poli ed Enzo Spadavecchia nessuno ha sottoscritto la mozione.
Non meraviglia, invece, la firma di Pasquale Mancini.
"Officine Molfetta", rappresentata in Aula Carnicella dall'imprenditore, si era da tempo dichiarata indipendente. La firma di Mancini è la naturale conseguenza della presa di posizione di diversi mesi fa.
Come prevedibile l'altro grande assente è il Partito Democratico.
Gli eletti in Consiglio Comunale nelle fila del PD, infatti, non hanno seguito le direttive dell'assemblea del Partito. Proprio ieri Nicola Piergiovanni e Gianni Facchini lo avevano spiegato in una lettera aperta alla città.
Sottoscrizioni e nomi di altrettanti consiglieri comunali, senza non poche soprese.
I primi tre nomi sono quelli del centrosinistra: Beppe Zanna, Paola de Candia e Silvia Rana.
Proprio loro avevano annunciato di avere già pronta la mozione a margine del Consiglio Comunale del 18 ottobre scorso, quello durante il quale "Obiettivo Molfetta" e "Popolari Molfetta" sancirono il proprio abbandono alla maggioranza di cui avevano fatto parte fino a quel momento.
Ancora i tre consiglieri eletti tra le fila di Rifondazione / Compagni di Strada (i primi due, ndr) e Sinistra Italiana (la terza, ndr) a incontrare qualche giorno dopo la città per spiegare che non ci sarebbe stato nessun accordo e nessuna firma per la caduta di Minervini se non dopo un ragionato percorso nell'unica sede ritenuta adatta cioè il Consiglio Comunale.
I sottoscrittori sono poi Isa de Bari, Antonello Pisani, Doriana Carabellese del centrodestra. Emerge subito la grande assente di questa fazione: Carmela Minuto.
La senatrice di Forza Italia, nonchè consigliere comunale eletta nell'opposizione di centrodestra, non compare tra i sottoscrittori.
Che ci sia aria tesa con il resto dei rappresentanti dello stesso colore politico è cosa nota da tempo. Che manchi, tuttavia, la firma a un atto politico così importante lascia perplessità: di fatto diventa lei l'ago della bilancia.
"Obiettivo Molfetta" prosegue nella volontà di porre fine all'amministrazione.
La distanza dall'operato di Tommaso Minervini il gruppo l'aveva già presa il 18 ottobre scorso. Non meraviglia, pertanto, che a firmare la mozione siano Luigi Tridente, Leo Binetti, Pasqua Losito, Sergio de Candia e Giuseppe Balestra.
Rimarca l'assenza del gruppo di Pino Amato "Popolari per Molfetta": per essendosi dichiarati fuori dalla maggioranza con le dimissioni da assessori di Maridda Poli ed Enzo Spadavecchia nessuno ha sottoscritto la mozione.
Non meraviglia, invece, la firma di Pasquale Mancini.
"Officine Molfetta", rappresentata in Aula Carnicella dall'imprenditore, si era da tempo dichiarata indipendente. La firma di Mancini è la naturale conseguenza della presa di posizione di diversi mesi fa.
Come prevedibile l'altro grande assente è il Partito Democratico.
Gli eletti in Consiglio Comunale nelle fila del PD, infatti, non hanno seguito le direttive dell'assemblea del Partito. Proprio ieri Nicola Piergiovanni e Gianni Facchini lo avevano spiegato in una lettera aperta alla città.