Chiesa locale
Settimana Santa a Molfetta: tutti gli appuntamenti
La tradizione dal Giovedì al Sabato Santo
Molfetta - domenica 13 aprile 2014
14.47
La processione dell'Addolorata di ieri pomeriggio è stato il primo atto di devozione popolare di una Settimana Santa che quest'anno cade a metà aprile. Infatti, il consueto calcolo matematico ha consegnato ai fedeli cattolici una Pasqua che cadrà il 20 aprile prossimo.
Punto focale di questa Settimana Santa saranno i riti e le processioni che animeranno i suoi ultimi tre giorni. Infatti, la mattina del Giovedì Santo, alle ore 10.30, il vescovo della Diocesi, Mons. Luigi Martella, celebrerà la consueta messa crismale in cui saranno consacrati gli oli santi, usati durante tutto il corso dell'anno liturgico per celebrare i sacramenti: il crisma per il battesimo, la cresima e l'ordinazione dei presbiteri e dei vescovi, l'olio dei catecumeni per il battesimo e, infine, l'olio degli infermi per l'unzione degli infermi.
Il pomeriggio (di solito, verso le 18.30) in tutte le parrocchie cittadine sarà celebrata la messa in Coena Domini che inaugurerà il triduo pasquale 2014. Con questa celebrazione si ricorda l'ultima cena del Cristo con i suoi discepoli, consumata prima della sua passione.
La sera sarà eseguito il tradizionale concerto di marce funebri in Piazza Mazzini, dinanzi alla Chiesa di Santo Stefano. Nelle chiese cittadine, invece, saranno aperti ai fedeli e alle Confraternite locali i repositori, volgarmente chiamati "sepolcri", in cui il Tabernacolo dell'Eucaristia è ornato con fiori, candele e luci. In particolare, le chiese di Santo Stefano e di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti (Purgatorio) esporranno le statue che saranno portate in processione il Venerdì e il Sabato Santo dalle Confraternite cittadine.
Alle 3.15 della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo si snoderà dalla Chiesa di Santo Stefano (Corso Dante) il processione dei Cinque Misteri: per prima la croce alle 3.15, poi alle 3.30 il Cristo nell'orto degli ulivi e alle 4, in un'atmosfera suggestiva e di raccoglimento, il Cristo Morto. La processione è accompagnata, per tutto il suo percorso di circa dieci ore, dalla banda cittadina che esegue le tradizionali marce funebri, cadenzando il passo dei portatori. La ritirata si aggira usualmente verso le ore 13.30.
I Cinque Misteri saranno poi portati a spalla dalle Confraternite locali: il Cristo nell'orto degli ulivi ("Crìstǝ all'ùerte") dalla Confraternita di Maria Santissima Assunta in Cielo, il Cristo flagellato ("Crìstǝ alla kǝlònnǝ") dalla Confraternita di Maria Santissima del Buon Consiglio, l'Ecce homo ("Crìstǝ alla chènnèddǝe") dalla Confraternita di Maria Santissima della Purificazione, il Cristo al calvario ("U' calvàriǝ") dalla Confraternita della Beata Vergine della Visitazione e, infine, il Cristo Morto ("Crìstǝ Mùertǝ") dall'Arciconfraternita di Santo Stefano.
Il Venerdì Santo è poi caratterizzato da una particolare celebrazione, quella della Passione di Cristo, in cui si commemorano alcuni aspetti del mistero della croce: la sofferenza, l'umiliazione e la vergogna del Cristo. Inoltre, questa celebrazione, prima dell'antifonia d'inizio, si svolge in tre momenti: liturgia della parola, adorazione della croce e comunione eucaristica.
Il Sabato Santo, giornata di silenzio, adorazione e meditazione del mistero pasquale come il Venerdì, è caratterizzata dalla processione della Pietà. Il corteo processionale partirà dalla Chiesa del Purgatorio alle ore 11.15 con la croce, cui seguiranno le sette statue che, realizzate dallo scultore molfettese Giulio Cozzoli, rappresentano alcuni protagonisti dei momenti più importanti della passione. La Pietà uscirà alle 12 in punto.
Anche per la processione del Sabato Santo le statue (in cartapesta) saranno portate dalle Confraternite locali: San Pietro ("Sèn Bìetǝ") dalla Confraternita dell'Assunta, La Veronica ("Là Verònechǝ") dalla Confraternita del Carmine, Santa Maria Cleofe ("Mèrì'à Clèǝfǝ") dalla Confraternita di Maria Santissima della Purificazione, Santa Maria di Salomè ("Mèrì'à Salomè") dalla Confraternita della Beata Vergine di Loreto, Santa Maria Maddalena ("Là Mètalènǝ") dalla Confraternita dell'Immacolata, San Giovanni Apostolo ("Sèn Gevènnǝ") dalla Confraternita di Sant'Antonio e, infine, La Pietà, portata a spalla dalla Arciconfraternita della Morte.
La ritirata della processione è fissata per le ore 21.30, dopo oltre 9 ore di processione, prima della veglia pasquale.
La Settimana Santa è anche caratterizzata dal tipico panino della tradizione molfettese pasquale, il "pizzarello", ripieno con tonno all'olio d'oliva, acciughe e capperi. È un pasto antico e frugale, che si consuma soprattutto nella giornata del Venerdì Santo per evitare il consumo di carne, in memoria della passione di Cristo.
Punto focale di questa Settimana Santa saranno i riti e le processioni che animeranno i suoi ultimi tre giorni. Infatti, la mattina del Giovedì Santo, alle ore 10.30, il vescovo della Diocesi, Mons. Luigi Martella, celebrerà la consueta messa crismale in cui saranno consacrati gli oli santi, usati durante tutto il corso dell'anno liturgico per celebrare i sacramenti: il crisma per il battesimo, la cresima e l'ordinazione dei presbiteri e dei vescovi, l'olio dei catecumeni per il battesimo e, infine, l'olio degli infermi per l'unzione degli infermi.
Il pomeriggio (di solito, verso le 18.30) in tutte le parrocchie cittadine sarà celebrata la messa in Coena Domini che inaugurerà il triduo pasquale 2014. Con questa celebrazione si ricorda l'ultima cena del Cristo con i suoi discepoli, consumata prima della sua passione.
La sera sarà eseguito il tradizionale concerto di marce funebri in Piazza Mazzini, dinanzi alla Chiesa di Santo Stefano. Nelle chiese cittadine, invece, saranno aperti ai fedeli e alle Confraternite locali i repositori, volgarmente chiamati "sepolcri", in cui il Tabernacolo dell'Eucaristia è ornato con fiori, candele e luci. In particolare, le chiese di Santo Stefano e di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti (Purgatorio) esporranno le statue che saranno portate in processione il Venerdì e il Sabato Santo dalle Confraternite cittadine.
Alle 3.15 della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo si snoderà dalla Chiesa di Santo Stefano (Corso Dante) il processione dei Cinque Misteri: per prima la croce alle 3.15, poi alle 3.30 il Cristo nell'orto degli ulivi e alle 4, in un'atmosfera suggestiva e di raccoglimento, il Cristo Morto. La processione è accompagnata, per tutto il suo percorso di circa dieci ore, dalla banda cittadina che esegue le tradizionali marce funebri, cadenzando il passo dei portatori. La ritirata si aggira usualmente verso le ore 13.30.
I Cinque Misteri saranno poi portati a spalla dalle Confraternite locali: il Cristo nell'orto degli ulivi ("Crìstǝ all'ùerte") dalla Confraternita di Maria Santissima Assunta in Cielo, il Cristo flagellato ("Crìstǝ alla kǝlònnǝ") dalla Confraternita di Maria Santissima del Buon Consiglio, l'Ecce homo ("Crìstǝ alla chènnèddǝe") dalla Confraternita di Maria Santissima della Purificazione, il Cristo al calvario ("U' calvàriǝ") dalla Confraternita della Beata Vergine della Visitazione e, infine, il Cristo Morto ("Crìstǝ Mùertǝ") dall'Arciconfraternita di Santo Stefano.
Il Venerdì Santo è poi caratterizzato da una particolare celebrazione, quella della Passione di Cristo, in cui si commemorano alcuni aspetti del mistero della croce: la sofferenza, l'umiliazione e la vergogna del Cristo. Inoltre, questa celebrazione, prima dell'antifonia d'inizio, si svolge in tre momenti: liturgia della parola, adorazione della croce e comunione eucaristica.
Il Sabato Santo, giornata di silenzio, adorazione e meditazione del mistero pasquale come il Venerdì, è caratterizzata dalla processione della Pietà. Il corteo processionale partirà dalla Chiesa del Purgatorio alle ore 11.15 con la croce, cui seguiranno le sette statue che, realizzate dallo scultore molfettese Giulio Cozzoli, rappresentano alcuni protagonisti dei momenti più importanti della passione. La Pietà uscirà alle 12 in punto.
Anche per la processione del Sabato Santo le statue (in cartapesta) saranno portate dalle Confraternite locali: San Pietro ("Sèn Bìetǝ") dalla Confraternita dell'Assunta, La Veronica ("Là Verònechǝ") dalla Confraternita del Carmine, Santa Maria Cleofe ("Mèrì'à Clèǝfǝ") dalla Confraternita di Maria Santissima della Purificazione, Santa Maria di Salomè ("Mèrì'à Salomè") dalla Confraternita della Beata Vergine di Loreto, Santa Maria Maddalena ("Là Mètalènǝ") dalla Confraternita dell'Immacolata, San Giovanni Apostolo ("Sèn Gevènnǝ") dalla Confraternita di Sant'Antonio e, infine, La Pietà, portata a spalla dalla Arciconfraternita della Morte.
La ritirata della processione è fissata per le ore 21.30, dopo oltre 9 ore di processione, prima della veglia pasquale.
La Settimana Santa è anche caratterizzata dal tipico panino della tradizione molfettese pasquale, il "pizzarello", ripieno con tonno all'olio d'oliva, acciughe e capperi. È un pasto antico e frugale, che si consuma soprattutto nella giornata del Venerdì Santo per evitare il consumo di carne, in memoria della passione di Cristo.