Cronaca
Serpente alla Prima Cala, panico tra i bagnanti. Ma è un cervone
Il rettile si è sdraiato sugli scogli davanti agli occhi increduli dei tanti bagnanti. Poi è fuggito via
Molfetta - lunedì 21 giugno 2021
0.09
Tanta curiosità e un po' di paura, ieri mattina a Molfetta, sulla spiaggia in località Prima Cala, dove è spuntato un serpente. Il rettile, un cervone, dunque innocuo, ma c'è da capire lo spavento di chi lo ha visto, è sbucato dall'acqua e si è sdraiato sugli scogli, davanti agli occhi increduli dei tanti bagnanti. Poi è fuggito via.
A dare l'allarme sono stati proprio i bagnanti che hanno allertato la Polizia Locale: gli agenti, accorsi sul posto con i militari della Guardia Costiera ed i volontari del WWF Puglia, hanno prontamente avviato le ricerche del cervone, un serpente della famiglia dei colubridi, il più lungo in Italia e uno tra i più lunghi in Europa (la sua lunghezza può variare dagli 80 ai 240 centimetri), senza esito. Il rettile, una specie che si può incontrare spesso in zona, è riuscito a dileguarsi fra gli scogli.
Per Pasquale Salvemini, infatti, in questo periodo dell'anno è facile trovare serpenti che si nutrono di piccoli mammiferi in città o nelle auto. Purtroppo è l'uomo stesso artefice inconsapevole di tali invasioni di campo perché, proprio in questo periodo dell'anno, trasferendosi dalla campagna alla città spesso concede, con auto o mezzi agricoli, passaggi non voluti. In ogni caso parliamo di serpenti innocui che sono essenziali all'equilibrio della catena alimentare e alla biodiversità.
Purtroppo i cervoni, animali protetti dalla Convenzione di Berna, una specie che predilige la macchia mediterranea ma in declino per la scomparsa degli habitat in cui vive, sono sempre meno presenti nel nostro territorio a causa di attività agricole invasive come le arature, i pesticidi, l'abbattimento di muri a secco ed altro.
A dare l'allarme sono stati proprio i bagnanti che hanno allertato la Polizia Locale: gli agenti, accorsi sul posto con i militari della Guardia Costiera ed i volontari del WWF Puglia, hanno prontamente avviato le ricerche del cervone, un serpente della famiglia dei colubridi, il più lungo in Italia e uno tra i più lunghi in Europa (la sua lunghezza può variare dagli 80 ai 240 centimetri), senza esito. Il rettile, una specie che si può incontrare spesso in zona, è riuscito a dileguarsi fra gli scogli.
Per Pasquale Salvemini, infatti, in questo periodo dell'anno è facile trovare serpenti che si nutrono di piccoli mammiferi in città o nelle auto. Purtroppo è l'uomo stesso artefice inconsapevole di tali invasioni di campo perché, proprio in questo periodo dell'anno, trasferendosi dalla campagna alla città spesso concede, con auto o mezzi agricoli, passaggi non voluti. In ogni caso parliamo di serpenti innocui che sono essenziali all'equilibrio della catena alimentare e alla biodiversità.
Purtroppo i cervoni, animali protetti dalla Convenzione di Berna, una specie che predilige la macchia mediterranea ma in declino per la scomparsa degli habitat in cui vive, sono sempre meno presenti nel nostro territorio a causa di attività agricole invasive come le arature, i pesticidi, l'abbattimento di muri a secco ed altro.