Cronaca
Sequestro record di tonnetto alletterato: oltre 5 tonnellate
Operazione della Guardia Costiera nel porto di Molfetta: elevata una sanzione pari a 2mila euro
Molfetta - giovedì 29 luglio 2021
20.08
Oltre 5 tonnellate di tonnetto alletterato prive della obbligatoria documentazione di cattura sono state sequestrate nel porto di Molfetta dal personale del Nucleo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera, nel corso di controlli effettuati in ambito portuale, lungo la banchina San Domenico.
Il trasgressore, il comandante di un motopesca ormeggiato nel locale sorgitore, dovrà pagare una sanzione amministrativa di 2mila euro: i militari hanno posto sotto sequestro circa 5.700 chilogrammi (un centinaio di esemplari) di alletterati, per aver omesso di comunicare le informazioni obbligatorie sui dati di cattura del prodotto ittico, tra le quali, la data e il luogo di pesca, il tipo di attrezzo da pesca utilizzato e la stima del quantitativo di ciascuna specie in peso o in numero.
«L'obbligo a carico dei motopesca di registrare nei giornali di bordo e comunicare le informazioni obbligatorie sui dati di cattura del prodotto ittico, tra le quali, la data ed il luogo di pesca - scrive la Capitaneria di Porto in una nota diffusa agli organi di stampa - è previsto dalle normative europee e nazionali ed è finalizzato a garantire uno sfruttamento sostenibile delle varie risorse della pesca e, più in generale, ambientale, attraverso il monitoraggio continuo dello sforzo di pesca».
Controllo e monitoraggio che necessitano, per la loro efficacia, del rispetto delle tempistiche e modalità stabilite per l'inoltro dei dati di cattura del prodotto ittico pescato, tra le quali, la data e il luogo di pesca, il tipo di attrezzo da pesca utilizzato in mare, la stima del quantitativo di ciascuna specie in chilogrammi oppure in numero, che invece, qualora non rispettate, vanificherebbero lo scopo della norma controllata dal personale diretto dal capitano di fregata Armando Piacentino.
Tutto il prodotto ittico recuperato e poi sequestrato, pari a circa 5.700 chilogrammi (un centinaio di esemplari) di alletterati, appartenenti alla famiglia dei tunnidi, dopo essere stato dichiarato idoneo al consumo umano da parte del competente servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale, in considerazione dell'ingente quantitativo messo sotto sequestro, è stato subito devoluto in beneficenza agli Enti e alle associazioni presenti nelle province di Bari e Barletta, Andria e Trani.
I controlli sulla filiera sulla pesca rientrano nel novero delle attività istituzionali di prioritario interesse per le Capitanerie di Porto e continueranno, costantemente, sia a mare che a terra, per garantire il rispetto delle norme che disciplinano l'intera filiera ittica, al fine di tutelare i consumatori e soprattutto l'ambiente marino.
Il trasgressore, il comandante di un motopesca ormeggiato nel locale sorgitore, dovrà pagare una sanzione amministrativa di 2mila euro: i militari hanno posto sotto sequestro circa 5.700 chilogrammi (un centinaio di esemplari) di alletterati, per aver omesso di comunicare le informazioni obbligatorie sui dati di cattura del prodotto ittico, tra le quali, la data e il luogo di pesca, il tipo di attrezzo da pesca utilizzato e la stima del quantitativo di ciascuna specie in peso o in numero.
«L'obbligo a carico dei motopesca di registrare nei giornali di bordo e comunicare le informazioni obbligatorie sui dati di cattura del prodotto ittico, tra le quali, la data ed il luogo di pesca - scrive la Capitaneria di Porto in una nota diffusa agli organi di stampa - è previsto dalle normative europee e nazionali ed è finalizzato a garantire uno sfruttamento sostenibile delle varie risorse della pesca e, più in generale, ambientale, attraverso il monitoraggio continuo dello sforzo di pesca».
Controllo e monitoraggio che necessitano, per la loro efficacia, del rispetto delle tempistiche e modalità stabilite per l'inoltro dei dati di cattura del prodotto ittico pescato, tra le quali, la data e il luogo di pesca, il tipo di attrezzo da pesca utilizzato in mare, la stima del quantitativo di ciascuna specie in chilogrammi oppure in numero, che invece, qualora non rispettate, vanificherebbero lo scopo della norma controllata dal personale diretto dal capitano di fregata Armando Piacentino.
Tutto il prodotto ittico recuperato e poi sequestrato, pari a circa 5.700 chilogrammi (un centinaio di esemplari) di alletterati, appartenenti alla famiglia dei tunnidi, dopo essere stato dichiarato idoneo al consumo umano da parte del competente servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale, in considerazione dell'ingente quantitativo messo sotto sequestro, è stato subito devoluto in beneficenza agli Enti e alle associazioni presenti nelle province di Bari e Barletta, Andria e Trani.
I controlli sulla filiera sulla pesca rientrano nel novero delle attività istituzionali di prioritario interesse per le Capitanerie di Porto e continueranno, costantemente, sia a mare che a terra, per garantire il rispetto delle norme che disciplinano l'intera filiera ittica, al fine di tutelare i consumatori e soprattutto l'ambiente marino.