Cronaca
Sequestro di beni per circa un milione di euro
Operazione della guardia di finanza. Nel mirino un commerciante di abiti
Molfetta - venerdì 30 ottobre 2015
10.39
Motoveicoli, autovetture, conti correnti e l'intero compendio aziendale di una ditta operante nel settore del commercio di abbigliamento, per un valore di circa 1 milione di Euro, riconducibili a C.A. di anni 60, domiciliato a Molfetta (BA) ma originario di Bitonto (BA), sono stati sequestrati per la successiva confisca dai Finanzieri della Tenenza di Molfetta a conclusione di indagini patrimoniali, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari su provvedimento emesso dalla Terza Sezione del locale Tribunale – Ufficio Misure di Prevenzione.
Il soggetto, già condannato in via definitiva per i reati di ricettazione e contraffazione per fatti commessi fra il 2007 e il 2008, risulta coinvolto in diversi procedimenti penali attualmente pendenti presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani sempre per reati della stessa specie commessi, principalmente, a Molfetta (BA).
Da ultimo, il sequestro, avvenuto il 12.6.2013, di migliaia di capi contraffatti di note griffe nazionali ed estere da parte delle fiamme gialle molfettesi. Nella circostanza, la merce era stipata in un box, adibito a vera e propria "boutique" con tanto di specchio per la prova dei capi fasulli, adiacente al negozio ubicato in una zona "in" di Molfetta ove, ufficialmente, lo stesso esercitava il commercio al dettaglio di abiti firmati.
Al termine di minuziosi accertamenti, C.A., è risultato avere un tenore di vita sproporzionato rispetto al reddito dichiarato. Infatti, come accertato dai militari, lo stesso, a fronte di redditi poco più che sufficienti al suo sostentamento (circa 600 euro mensili), fra il 1997 ed il 2014 ha acquistato e successivamente rivenduto circa 20 veicoli, anche di grossa cilindrata (Mercedes, Bmw e Volvo) ed ha avviato, dal 2003, un'attività di impresa nel settore del commercio di abbigliamento pur avendo negli anni immediatamente precedenti subito grosse perdite nell'esercizio di altra attività imprenditoriale.
Il soggetto, già condannato in via definitiva per i reati di ricettazione e contraffazione per fatti commessi fra il 2007 e il 2008, risulta coinvolto in diversi procedimenti penali attualmente pendenti presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani sempre per reati della stessa specie commessi, principalmente, a Molfetta (BA).
Da ultimo, il sequestro, avvenuto il 12.6.2013, di migliaia di capi contraffatti di note griffe nazionali ed estere da parte delle fiamme gialle molfettesi. Nella circostanza, la merce era stipata in un box, adibito a vera e propria "boutique" con tanto di specchio per la prova dei capi fasulli, adiacente al negozio ubicato in una zona "in" di Molfetta ove, ufficialmente, lo stesso esercitava il commercio al dettaglio di abiti firmati.
Al termine di minuziosi accertamenti, C.A., è risultato avere un tenore di vita sproporzionato rispetto al reddito dichiarato. Infatti, come accertato dai militari, lo stesso, a fronte di redditi poco più che sufficienti al suo sostentamento (circa 600 euro mensili), fra il 1997 ed il 2014 ha acquistato e successivamente rivenduto circa 20 veicoli, anche di grossa cilindrata (Mercedes, Bmw e Volvo) ed ha avviato, dal 2003, un'attività di impresa nel settore del commercio di abbigliamento pur avendo negli anni immediatamente precedenti subito grosse perdite nell'esercizio di altra attività imprenditoriale.