Cronaca
Senza una casa occupa i locali di proprietà del Comune
Protagonista dell’episodio una giovane donna con figlio
Molfetta - martedì 24 febbraio 2015
18.07
«Io non vado nella Caritas, lui mi deve trovare una sistemazione e vado via di qui, adesso». "Lui" sarebbe l'assessore ai servizi sociali Bepi Maralfa, il "qui" sono i locali di proprietà comunale in via Termiti, accanto al presidio dei Vigili urbani.
A proferire quelle parole così decise, una giovane donna, senza casa, madre di un bambino di due anni, con il marito disoccupato e attualmente ricoverato in ospedale in cerca di una "sistemazione". Perché, da quanto si apprende, avrebbe perso l'ospitalità dalla suocera, presso cui risiedeva. La donna, sin da ieri sera ha voluto occupare, dopo aver forzato l'ingresso, il locale che era la sede dell'associazione "Voce di Sant'Andrea". Un unico vano e senza servizi. Un gesto portato a termine proprio per attirare l'attenzione sulla sua condizione di disagio. Questa mattina, dopo aver appreso del gesto, sono intervenuti i Vigili urbani che hanno voluto tentare di dissuadere la giovane donna dai suoi propositi. Ne è nata una lunga trattativa che ha visto protagonisti il comandante della Polizia municipale Pino Gadaleta, che ha fatto da intermediario anche con l'assessore Maralfa, e Luigi Vista, il presidente de «La voce di Sant'Andrea». Con loro anche i Carabinieri. Sul piatto della bilancia, i rappresentanti delle istituzioni hanno posto la necessità di tutelare il minore e la sua salute. «Troppo umidi quei locali per poter ospitare il bambino», le motivazioni portate dai mediatori che, alla fine, sono riusciti a far breccia nelle volontà della giovane. Dopo aver rifiutato l'ospitalità in una casa famiglia, questa la prima alternativa, la donna ha accettato di farsi ospitare da suoi parenti, almeno per il momento.
Tutto risolto quindi? Forse. L'impegno dell'assessorato ai servizi sociali adesso, sarebbe quello di cercare una diversa soluzione che guardi in primo luogo al benessere del minore.
A proferire quelle parole così decise, una giovane donna, senza casa, madre di un bambino di due anni, con il marito disoccupato e attualmente ricoverato in ospedale in cerca di una "sistemazione". Perché, da quanto si apprende, avrebbe perso l'ospitalità dalla suocera, presso cui risiedeva. La donna, sin da ieri sera ha voluto occupare, dopo aver forzato l'ingresso, il locale che era la sede dell'associazione "Voce di Sant'Andrea". Un unico vano e senza servizi. Un gesto portato a termine proprio per attirare l'attenzione sulla sua condizione di disagio. Questa mattina, dopo aver appreso del gesto, sono intervenuti i Vigili urbani che hanno voluto tentare di dissuadere la giovane donna dai suoi propositi. Ne è nata una lunga trattativa che ha visto protagonisti il comandante della Polizia municipale Pino Gadaleta, che ha fatto da intermediario anche con l'assessore Maralfa, e Luigi Vista, il presidente de «La voce di Sant'Andrea». Con loro anche i Carabinieri. Sul piatto della bilancia, i rappresentanti delle istituzioni hanno posto la necessità di tutelare il minore e la sua salute. «Troppo umidi quei locali per poter ospitare il bambino», le motivazioni portate dai mediatori che, alla fine, sono riusciti a far breccia nelle volontà della giovane. Dopo aver rifiutato l'ospitalità in una casa famiglia, questa la prima alternativa, la donna ha accettato di farsi ospitare da suoi parenti, almeno per il momento.
Tutto risolto quindi? Forse. L'impegno dell'assessorato ai servizi sociali adesso, sarebbe quello di cercare una diversa soluzione che guardi in primo luogo al benessere del minore.