Politica
Antonio Azzollini rompe il silenzio: «Sempre stato corretto. Continuerò a dimostrarlo»
L'ex senatore e sindaco parla al "Corriere del Mezzogiorno", tra lavori al porto e crac della Casa Divina Provvidenza
Molfetta - giovedì 30 gennaio 2020
10.10
E' stata una giornata particolare quella vissuta ieri da Antonio Azzollini.
Mentre nel Tribunale di Trani veniva letta la sentenza che lo condannava a quindici mesi di reclusione (pena sospesa) per bancarotta semplice nel crac della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, a non esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa ed a non svolgere una impresa commerciale per sei mesi ma lo assolveva anche dalle accuse di bancarotta fraudolenta e induzione indebita a dare e ricevere utilità "perchè il fatto non sussiste" , sul porto di Molfetta riprendevano i lavori.
Lavori al centro anche del processo che per anni ha visto imputato l'ex senatore e sindaco di Molfetta, assolto nelle scorse settimane dallo stesso Tribunale di Trani dopo aver deciso di rinunciare alla prescrizione «perchè chiedevo una sentenza. Alla fine sono stato assolto con formula piena».
Tanti coloro i quali ieri hanno parlato.
Tanti anche coloro che, va detto, nel momento di maggiore difficoltà dell'uomo politico che più di tutti ha segnato i primi anni 2000 di Molfetta gli hanno umanamente voltato le spalle, seppure in prima linea e al suo fianco nei momenti di maggiore forza e potenza di Azzollini.
Lui, invece, ha preferito il silenzio, rotto solo attraverso una intervista rilasciata a "Il Corriere del Mezzogiorno" e pubblicata nell'edizione odierna.
E' dalle pagine del quotidiano che Azzollini si dice «felicissimo» per la ripresa dei lavori del porto di Molfetta, sempre convinto di quanto l'infrastruttura, una volta ultimata, potrà essere volano per lo sviluppo lavorativo e dunque economico «per Molfetta e per tutto l'hinterland».
Azzollini, nella vita avvocato, non si tira indietro anche nel commentare i processi che lo hanno visto sul banco degli imputati negli ultimi anni.
«Con grande rispetto verso la giustizia», ad esempio, è come dice di aver vissuto la vicenda giudiziaria sul porto, vicenda che, ammette, lo ha segnato come persona.
«Accetto le sentenze della magistratura e attendo le motivazioni per capire come far valere i miei diritti in sede di appello», è invece il commento sulla sentenza di condanna per il crac della Casa Divina Provvidenza, in assoluta linea con quanto già ieri riferito dal suo legale di fiducia l'Avvocato Felice Petruzzella.
«Sono sempre stato una persona corretta e continuerò a dimostrarlo», è la conclusione di Azzollini.
Adesso, però, sorge una domanda: il ritorno sulla scena politica è dietro l'angolo?
Mentre nel Tribunale di Trani veniva letta la sentenza che lo condannava a quindici mesi di reclusione (pena sospesa) per bancarotta semplice nel crac della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, a non esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa ed a non svolgere una impresa commerciale per sei mesi ma lo assolveva anche dalle accuse di bancarotta fraudolenta e induzione indebita a dare e ricevere utilità "perchè il fatto non sussiste" , sul porto di Molfetta riprendevano i lavori.
Lavori al centro anche del processo che per anni ha visto imputato l'ex senatore e sindaco di Molfetta, assolto nelle scorse settimane dallo stesso Tribunale di Trani dopo aver deciso di rinunciare alla prescrizione «perchè chiedevo una sentenza. Alla fine sono stato assolto con formula piena».
Tanti coloro i quali ieri hanno parlato.
Tanti anche coloro che, va detto, nel momento di maggiore difficoltà dell'uomo politico che più di tutti ha segnato i primi anni 2000 di Molfetta gli hanno umanamente voltato le spalle, seppure in prima linea e al suo fianco nei momenti di maggiore forza e potenza di Azzollini.
Lui, invece, ha preferito il silenzio, rotto solo attraverso una intervista rilasciata a "Il Corriere del Mezzogiorno" e pubblicata nell'edizione odierna.
E' dalle pagine del quotidiano che Azzollini si dice «felicissimo» per la ripresa dei lavori del porto di Molfetta, sempre convinto di quanto l'infrastruttura, una volta ultimata, potrà essere volano per lo sviluppo lavorativo e dunque economico «per Molfetta e per tutto l'hinterland».
Azzollini, nella vita avvocato, non si tira indietro anche nel commentare i processi che lo hanno visto sul banco degli imputati negli ultimi anni.
«Con grande rispetto verso la giustizia», ad esempio, è come dice di aver vissuto la vicenda giudiziaria sul porto, vicenda che, ammette, lo ha segnato come persona.
«Accetto le sentenze della magistratura e attendo le motivazioni per capire come far valere i miei diritti in sede di appello», è invece il commento sulla sentenza di condanna per il crac della Casa Divina Provvidenza, in assoluta linea con quanto già ieri riferito dal suo legale di fiducia l'Avvocato Felice Petruzzella.
«Sono sempre stato una persona corretta e continuerò a dimostrarlo», è la conclusione di Azzollini.
Adesso, però, sorge una domanda: il ritorno sulla scena politica è dietro l'angolo?