Cronaca
Scoppia il caso "Cittadella degli artisti": il Comune risolve il contratto di gestione
L'ATI gestore intimato a lasciare l'immobile in 10 giorni
Molfetta - lunedì 4 luglio 2016
Scoppia il caso "Cittadella degli artisti": il Comune, infatti, ha intrapreso una procedura di risoluzione, per gravi inadempimenti, del contratto di concessione della gestione della struttura all'A.T.I. Fantarca soc. coop a r.l. (capogruppo) più Fondazione V.M. Valente (la quale, tuttavia, è fuori dall'ATI da circa un mese), Compagnia Teatrale "Tiberio Fiorilli" e Coop. GEA, intimando, contestualmente, al concessionario il rilascio dell'immobile nonchè alla riconsegna di ogni attrezzatura di proprietà comunale presente all'interno.
La vicenda è alquanto complessa e viene ricostruita nella determinazione dirigenziale, a cura del settore lavori pubblici del Comune del 23 giugno.
Lo scorso 24 maggio il Comune di Molfetta dispone la ultimativa diffida ad adempiere agli obblighi contrattuali nei confronti dell'ATI. Dopo aver chiesto ed ottenuto una proroga dei termini di rendicontazione fino al 31.12.2015, l'ente aveva avviato una serie di verifiche volte ad accertare lo stato di attuazione delle attività di gestione, richiedendo la documentazione attestante le spese sostenute.
All'esito delle verifiche, veniva contestato alla coop. Fantarca il parziale inadempimento rispetto a quanto richiesto con diversi solleciti, assegnando un termine di 15 giorni che valevano come messa in mora con minaccia di risoluzione per inadempimento.
Inoltre, dalle diverse contestazioni ed a distanza di oltre diciassette mesi dall'avvenuta liquidazione della prima tranche di finanziamento da parte del Comune, pari ad euro 50 mila, a titolo di anticipazione contrattualmente prevista, «è stata concretamente avviata soltanto una minima parte dei servizi previsti nell'offerta tecnica in virtù della quale l'ATI si è aggiudicata la gara d'appalto», è scritto nel provvedimento.
Ma c'è di più.
Nella determina dirigenziale si legge anche che «atteso il rilievo preponderante delle attività laboratoriali della "Cittadella degli Artisti" nell'economia generale della lex specialis della gara d'appalto e, conseguentemente, del rapporto contrattuale avviato all'esito dell'aggiudicazione della gara stessa, il mancato avvio della maggior parte dei laboratori previsti nell'offerta tecnica presentata in gara dall'ATI affidataria deve ritenersi riconducibile al novero delle "continue irregolarità o reiterati abusi commessi nella gestione dell'impianto e/o nello svolgimento delle attività in esso organizzate" ».
Infine, il Comune di Molfetta ha ritenuto «prive di fondamento» le tesi sostenute dalla Fantarca la quale si sarebbe difesa sostenendo l'avvio dei laboratori e addebitando al Comune la responsabilità per la mancata corresponsione di fondi stanziati dalla Regione Puglia.
Ma adesso della struttura che ne sarà?
Potrebbe prima di tutto esserci un periodo di chiusura la cui durata non è ipotizzabile soprattutto perchè le ipotesi per la nuova gestione sarebbero due: il Comune di Molfetta potrebbe indire un nuovo bando per l'affidamento della gestione oppure, d'ufficio, affidare quest'ultima all'Ati classificatasi al secondo posto nella gara d'appalto precedente.
La vicenda è alquanto complessa e viene ricostruita nella determinazione dirigenziale, a cura del settore lavori pubblici del Comune del 23 giugno.
Lo scorso 24 maggio il Comune di Molfetta dispone la ultimativa diffida ad adempiere agli obblighi contrattuali nei confronti dell'ATI. Dopo aver chiesto ed ottenuto una proroga dei termini di rendicontazione fino al 31.12.2015, l'ente aveva avviato una serie di verifiche volte ad accertare lo stato di attuazione delle attività di gestione, richiedendo la documentazione attestante le spese sostenute.
All'esito delle verifiche, veniva contestato alla coop. Fantarca il parziale inadempimento rispetto a quanto richiesto con diversi solleciti, assegnando un termine di 15 giorni che valevano come messa in mora con minaccia di risoluzione per inadempimento.
Inoltre, dalle diverse contestazioni ed a distanza di oltre diciassette mesi dall'avvenuta liquidazione della prima tranche di finanziamento da parte del Comune, pari ad euro 50 mila, a titolo di anticipazione contrattualmente prevista, «è stata concretamente avviata soltanto una minima parte dei servizi previsti nell'offerta tecnica in virtù della quale l'ATI si è aggiudicata la gara d'appalto», è scritto nel provvedimento.
Ma c'è di più.
Nella determina dirigenziale si legge anche che «atteso il rilievo preponderante delle attività laboratoriali della "Cittadella degli Artisti" nell'economia generale della lex specialis della gara d'appalto e, conseguentemente, del rapporto contrattuale avviato all'esito dell'aggiudicazione della gara stessa, il mancato avvio della maggior parte dei laboratori previsti nell'offerta tecnica presentata in gara dall'ATI affidataria deve ritenersi riconducibile al novero delle "continue irregolarità o reiterati abusi commessi nella gestione dell'impianto e/o nello svolgimento delle attività in esso organizzate" ».
Infine, il Comune di Molfetta ha ritenuto «prive di fondamento» le tesi sostenute dalla Fantarca la quale si sarebbe difesa sostenendo l'avvio dei laboratori e addebitando al Comune la responsabilità per la mancata corresponsione di fondi stanziati dalla Regione Puglia.
Ma adesso della struttura che ne sarà?
Potrebbe prima di tutto esserci un periodo di chiusura la cui durata non è ipotizzabile soprattutto perchè le ipotesi per la nuova gestione sarebbero due: il Comune di Molfetta potrebbe indire un nuovo bando per l'affidamento della gestione oppure, d'ufficio, affidare quest'ultima all'Ati classificatasi al secondo posto nella gara d'appalto precedente.