Cronaca
Disastro ferroviario: indagato il molfettese Giulio Roselli
E' il dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria
Molfetta - martedì 17 gennaio 2017
23.35
Informazioni di garanzia vengono notificate dalla procura di Trani a nuovi indagati nell'ambito dell'indagine sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta di Ferrotramviaria Andria-Corato il 12 luglio scorso, in cui morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite.
La notifica degli avvisi di garanzia è stata decisa dal procuratore di Trani, Francesco Giannella, per sottoporre gli indagati ad interrogatori. A quanto si apprende, i nuovi indagati sarebbero quasi tutti dipendenti di Ferrotramviaria.
Il reato di "rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro'" che prevede la pena della reclusione fino a 10 anni, è la nuova contestazione avanzata dalla procura di Trani sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato, nel quale il 12 luglio scorso morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite. La nuova ipotesi di reato (articolo 437 del Codice Penale) farebbe riferimento al sistema di sicurezza del 'blocco telefonico' - ritenuto dai pm "obsoleto ed assolutamente insicuro" - presente sulla tratta in cui si verificò lo scontro frontale tra i due treni.
Nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Trani sono già indagate altre sei persone.
I reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime vengono contestati ai vertici di Ferrotramviaria, ovvero al presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale, Gloria Pasquini, al direttore generale, Massimo Nitti, e al direttore dell'esercizio, Michele Ronchi. Gli altri indagati sono il capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli. Indagata anche la società Ferrotramviaria, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Sono sette i nuovi indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario dello scorso 12 luglio fra Andria e Corato che ha causato la morte di 23 persone. Le notifiche effettuate oggi dalla Squadra Mobile di Bari - a quanto si è appreso - riguardano sei dipendenti della società Ferrotramviaria e l'ex presidente Enrico Maria Pasquini, alla guida della società fino al 2013.
Nel registro degli indagati ci sono quindi anche i nomi di Gulio Roselli, 55enne di Molfetta, dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria; Giandonato Cassano, 54enne di Bari, responsabile dell'Unità Formazione e Regolamenti Rete Sociale; Antonio Galesi, 39enne di Bari, responsabile dell'Unità tecnica movimento stazioni; Tommaso Zonno, 63enne di Bari, coordinatore responsabile dell'unità tecnica trazione e scorta ferrovia; Vito Mastrodonato, 42enne di Bari, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria; Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, 62enne di Bitonto, dirigente di Ferrotramviaria.
La notifica degli avvisi di garanzia è stata decisa dal procuratore di Trani, Francesco Giannella, per sottoporre gli indagati ad interrogatori. A quanto si apprende, i nuovi indagati sarebbero quasi tutti dipendenti di Ferrotramviaria.
Il reato di "rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro'" che prevede la pena della reclusione fino a 10 anni, è la nuova contestazione avanzata dalla procura di Trani sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato, nel quale il 12 luglio scorso morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite. La nuova ipotesi di reato (articolo 437 del Codice Penale) farebbe riferimento al sistema di sicurezza del 'blocco telefonico' - ritenuto dai pm "obsoleto ed assolutamente insicuro" - presente sulla tratta in cui si verificò lo scontro frontale tra i due treni.
Nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Trani sono già indagate altre sei persone.
I reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime vengono contestati ai vertici di Ferrotramviaria, ovvero al presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale, Gloria Pasquini, al direttore generale, Massimo Nitti, e al direttore dell'esercizio, Michele Ronchi. Gli altri indagati sono il capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli. Indagata anche la società Ferrotramviaria, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Sono sette i nuovi indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario dello scorso 12 luglio fra Andria e Corato che ha causato la morte di 23 persone. Le notifiche effettuate oggi dalla Squadra Mobile di Bari - a quanto si è appreso - riguardano sei dipendenti della società Ferrotramviaria e l'ex presidente Enrico Maria Pasquini, alla guida della società fino al 2013.
Nel registro degli indagati ci sono quindi anche i nomi di Gulio Roselli, 55enne di Molfetta, dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria; Giandonato Cassano, 54enne di Bari, responsabile dell'Unità Formazione e Regolamenti Rete Sociale; Antonio Galesi, 39enne di Bari, responsabile dell'Unità tecnica movimento stazioni; Tommaso Zonno, 63enne di Bari, coordinatore responsabile dell'unità tecnica trazione e scorta ferrovia; Vito Mastrodonato, 42enne di Bari, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria; Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, 62enne di Bitonto, dirigente di Ferrotramviaria.