Politica
Sciopero Asm, sostegno e solidarietà da Rinfondazione ai lavoratori
Il partito: "E' uno sciopero che sosteniamo"
Molfetta - martedì 31 maggio 2016
15.27
"Uno sciopero con tante ragioni che come Rifondazione Comunista sosteniamo perché rappresenta un altro capitolo della lotta contro il governo Renzi e le parti datoriali che vogliono ridurre i diritti e le libertà dei lavoratori, cancellando così la dignità di chi giorno per giorno contribuisce al progresso della società con la propria fatica. Ai lavoratori di questo settore va tutta la nostra solidarietà e sostegno affinché raggiungano gli obiettivi della lotta".
E' questo il pensiero del circolo molfettese di Rifondazione comunista a proposito dello sciopero che ieri ha coinvolto i dipendenti dell'Asm che si sono astenuti dal lavoro come tanti altri colleghi nel resto d'Italia per attirare l'attenzione sul rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre due anni.
"Lottano per un contratto che preveda l'assunzione, senza soluzione di continuità, dei lavoratori sottoposti al passaggio di gestione tra aziende, contro l'ipotesi di ampliare le possibilità di esternalizzare i servizi, applicando contratti più sfavorevoli ai lavoratori, e quella di aumentare l'orario settimanale di lavoro. I lavoratori chiedono l'applicazione di una clausola sociale che preservi i livelli occupazionali, che impedisca il peggioramento delle condizioni di lavoro nel passaggio da un'azienda all'altra, una richiesta sacrosanta che da sempre abbiamo richiesto anche per altri settori come ad esempio quello dei call-center e delle telecomunicazioni", spiega il partito.
"Uno sciopero contro il tentativo di estendere anche a questo settore il Jobs Act che riduce tutele e diritti dei lavoratori. Uno sciopero che ribadisce l'esigenza di ridurre l'orario di lavoro come avviene in altre esperienze europee mentre invece in Italia si vuole continuare a spremere i lavoratori come, ad esempio, nel settore della grande distribuzione in cui si chiede di lavorare anche le domeniche e nei giorni festivi".
E' questo il pensiero del circolo molfettese di Rifondazione comunista a proposito dello sciopero che ieri ha coinvolto i dipendenti dell'Asm che si sono astenuti dal lavoro come tanti altri colleghi nel resto d'Italia per attirare l'attenzione sul rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre due anni.
"Lottano per un contratto che preveda l'assunzione, senza soluzione di continuità, dei lavoratori sottoposti al passaggio di gestione tra aziende, contro l'ipotesi di ampliare le possibilità di esternalizzare i servizi, applicando contratti più sfavorevoli ai lavoratori, e quella di aumentare l'orario settimanale di lavoro. I lavoratori chiedono l'applicazione di una clausola sociale che preservi i livelli occupazionali, che impedisca il peggioramento delle condizioni di lavoro nel passaggio da un'azienda all'altra, una richiesta sacrosanta che da sempre abbiamo richiesto anche per altri settori come ad esempio quello dei call-center e delle telecomunicazioni", spiega il partito.
"Uno sciopero contro il tentativo di estendere anche a questo settore il Jobs Act che riduce tutele e diritti dei lavoratori. Uno sciopero che ribadisce l'esigenza di ridurre l'orario di lavoro come avviene in altre esperienze europee mentre invece in Italia si vuole continuare a spremere i lavoratori come, ad esempio, nel settore della grande distribuzione in cui si chiede di lavorare anche le domeniche e nei giorni festivi".