Cronaca
Sciame d'api al cimitero: intervengono la Gepa e l'apicoltore
Le api si sono dapprima poggiate su una parete e su una statua e poi sono andate via
Molfetta - lunedì 4 maggio 2020
16.35
Guardie zoofile mobilitate, sin da ieri mattina, per cercare di far allontanare uno sciame d'api posizionato dapprima su una parete e poi su una statua del cimitero di Molfetta: i volontari si sono avvalsi della collaborazione di un apicoltore. Le api sono andate via questa mattina.
Ieri mattina, le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, di servizio all'esterno del cimitero nell'ambito dei controlli connessi all'emergenza Coronavirus, hanno notato uno sciame d'api che stazionava fra una parete del'area e una statua, creando apprensione fra i visitatori. Le api sono degli imenotteri tutelati e per questo le guardie zoofile, pur sapendo quali misure andavano messe in atto, si sono avvalse della collaborazione di un apicoltore.
L'apicoltore, con molta pazienza, ha provato a recuperare la massa di api (dopo aver recuperato e collocato nell'arnia l'ape regina, tutte le altre l'avrebbero seguita, nda) ma l'ape regina, abbastanza irrequieta in questa particolare fase riproduttiva del sistema alveare, ha rinviato l'operazione di recupero al giorno successivo. E così tutti quanti sono stati costretti a desistere. L'area è stata comunque tenuta sotto controllo.
Questa mattina, però, gli uomini del presidente Giuseppe Battista e l'apicoltore sono tornati sul posto, ma lo sciame d'api è scomparso all'improvviso così come all'improvviso era arrivato nel cimitero di Molfetta.
Ieri mattina, le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, di servizio all'esterno del cimitero nell'ambito dei controlli connessi all'emergenza Coronavirus, hanno notato uno sciame d'api che stazionava fra una parete del'area e una statua, creando apprensione fra i visitatori. Le api sono degli imenotteri tutelati e per questo le guardie zoofile, pur sapendo quali misure andavano messe in atto, si sono avvalse della collaborazione di un apicoltore.
L'apicoltore, con molta pazienza, ha provato a recuperare la massa di api (dopo aver recuperato e collocato nell'arnia l'ape regina, tutte le altre l'avrebbero seguita, nda) ma l'ape regina, abbastanza irrequieta in questa particolare fase riproduttiva del sistema alveare, ha rinviato l'operazione di recupero al giorno successivo. E così tutti quanti sono stati costretti a desistere. L'area è stata comunque tenuta sotto controllo.
Questa mattina, però, gli uomini del presidente Giuseppe Battista e l'apicoltore sono tornati sul posto, ma lo sciame d'api è scomparso all'improvviso così come all'improvviso era arrivato nel cimitero di Molfetta.