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Scatigna risponde al sindaco di Molfetta: «Se aiutare i cittadini in difficoltà significa essere sciacalli, allora evviva gli sciacalli»
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia ha commentato le dichiarazioni del primo cittadino
Molfetta - sabato 15 marzo 2025
17.21
In seguito alle dichiarazioni odierne del sindaco di Molfetta sulla gestione dell'emergenza in via D'Azeglio, il consigliere regionale Tommaso Scatigna ha replicato con fermezza, difendendo il proprio impegno a favore dei cittadini colpiti dal crollo.
Scatigna ha sottolineato come l'azione sua e del partito sia stata guidata esclusivamente dalla volontà di aiutare le famiglie in difficoltà e ha respinto al mittente le accuse di strumentalizzazione politica. Di seguito, le sue dichiarazioni: «Non vorrei che le offese gratuite del sindaco di Molfetta, che nulla hanno a che fare con la normale dialettica politica, siano un modo per sviare l'attenzione rispetto ai fatti che, da oggettivi quali purtroppo sono, dicono che c'era un problema e che questo problema andava risolto».
«Nei giorni scorsi, in occasione del congresso cittadino di Fratelli d'Italia Molfetta, ho personalmente ascoltato il grido di dolore delle famiglie di via Massimo D'Azeglio che, a ormai tre mesi dal crollo avvenuto in quella strada, non riuscivano ancora a recuperare i loro effetti personali dalle abitazioni sgomberate in fretta e furia per garantire l'incolumità di chi vi abita. Cosa che è stata possibile realizzare nelle scorse ore grazie al prezioso lavoro dei Vigili del Fuoco da me personalmente sensibilizzati ad intervenire».
«Assieme al coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Adamo Logrieco, abbiamo seguito con attenzione il caso e abbiamo cercato di darci da fare per essere di aiuto a persone che si sono sentite abbandonate dalle istituzioni, innanzitutto da quelle che dovrebbero star loro vicino nella quotidianità. Da ex sindaco (di Locorotondo) a sindaco di Molfetta dico che, personalmente, non avrei dormito la notte pur di trovare una soluzione utile da offrire ai cittadini della mia città. Se questo è sciacallaggio, se essere sciacalli significa adoperarsi per fornire risposte ai cittadini che si rappresentano, allora evviva gli sciacalli».
Scatigna ha sottolineato come l'azione sua e del partito sia stata guidata esclusivamente dalla volontà di aiutare le famiglie in difficoltà e ha respinto al mittente le accuse di strumentalizzazione politica. Di seguito, le sue dichiarazioni: «Non vorrei che le offese gratuite del sindaco di Molfetta, che nulla hanno a che fare con la normale dialettica politica, siano un modo per sviare l'attenzione rispetto ai fatti che, da oggettivi quali purtroppo sono, dicono che c'era un problema e che questo problema andava risolto».
«Nei giorni scorsi, in occasione del congresso cittadino di Fratelli d'Italia Molfetta, ho personalmente ascoltato il grido di dolore delle famiglie di via Massimo D'Azeglio che, a ormai tre mesi dal crollo avvenuto in quella strada, non riuscivano ancora a recuperare i loro effetti personali dalle abitazioni sgomberate in fretta e furia per garantire l'incolumità di chi vi abita. Cosa che è stata possibile realizzare nelle scorse ore grazie al prezioso lavoro dei Vigili del Fuoco da me personalmente sensibilizzati ad intervenire».
«Assieme al coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Adamo Logrieco, abbiamo seguito con attenzione il caso e abbiamo cercato di darci da fare per essere di aiuto a persone che si sono sentite abbandonate dalle istituzioni, innanzitutto da quelle che dovrebbero star loro vicino nella quotidianità. Da ex sindaco (di Locorotondo) a sindaco di Molfetta dico che, personalmente, non avrei dormito la notte pur di trovare una soluzione utile da offrire ai cittadini della mia città. Se questo è sciacallaggio, se essere sciacalli significa adoperarsi per fornire risposte ai cittadini che si rappresentano, allora evviva gli sciacalli».