Cultura, Eventi e Spettacolo
Sara Allegretta incanta il Festival della Valle d’Itria
L’amministratore molfettese si è esibita a Martina Franca in memoria del maestro Segalini
Molfetta - giovedì 2 agosto 2018
16.47
Da un "palcoscenico" istituzionale all'altro. Il secondo, quello professionale, che il soprano molfettese – temporaneamente impegnata nel ruolo di assessore alla Cultura del Comune di Molfetta – non ha certo abbandonato. Tutt'altro.
Ed ecco che al "44° Festival della Valle d'Itria" l'artista molfettese ha solcato il palcoscenico nel ricordo dell'indimenticabile Direttore, per oltre tre lustri, Sergio Segalini.
Si è trattato di un tripudio di emozioni in questo autentico happening di sonorità e di affetti. Infatti la serata ha visto l'esibizione di cinque cantanti che qui hanno, negli anni passati, debuttato e colto le prime importanti affermazioni artistiche e professionali: "Essere stata qui ad esibirmi – con tono emozionato ci risponde Sara Allegretta – è stato un autentico tuffo nel passato, un passato che ho rivissuto con entusiasmo e impegno nel ricordo indelebile di un uomo e di un grande musicista come Sergio Segalini".
Accompagnati al pianoforte da Ettore Papadia, si sono alternati interpreti di prima grandezza, tutti visibilmente emozionati. Sara Allegretta ha cantato due brani virtuosistici di Rossini, Marialaura Martorana ha interpretato arie di Paisiello e Sarro, Domenico Colaianni si è cimentato con Paisiello e Donizetti, Eufemia Tufano ha scelto Berlioz e Massenet, Iano Tamar si è concentrata su Verdi e Patrizia Ciofi in Meyerbeer e Bellini.
"Certo nel chiostro di San Domenico (quello di Martina Franca, ndr) ho smesso – continua Sara Allegretta – i panni di amministratore per partecipare, da artista, a questo momento musicale indimenticabile con due rarità rossiniane: la Regata veneziana e la Canzonetta spagnuola".
E adesso, però, una chiosa finale proprio su Rossini nella ricorrenza del 150esimo anniversario. E questo non certo all'artista, ma all'amministratore pubblico: "Certo per Molfetta il Comune ha programmato di riservargli un'intera settimana che presenteremo a giorni alla città. L'attenzione nazionale – dichiara, in questo caso l'assessore alla Cultura – è massima e Molfetta, con la sua programmazione, certo non deluderà con il cartellone che rende omaggio ad uno dei più importanti compositori italiani della prima metà del XIX secolo".
Ed ecco che al "44° Festival della Valle d'Itria" l'artista molfettese ha solcato il palcoscenico nel ricordo dell'indimenticabile Direttore, per oltre tre lustri, Sergio Segalini.
Si è trattato di un tripudio di emozioni in questo autentico happening di sonorità e di affetti. Infatti la serata ha visto l'esibizione di cinque cantanti che qui hanno, negli anni passati, debuttato e colto le prime importanti affermazioni artistiche e professionali: "Essere stata qui ad esibirmi – con tono emozionato ci risponde Sara Allegretta – è stato un autentico tuffo nel passato, un passato che ho rivissuto con entusiasmo e impegno nel ricordo indelebile di un uomo e di un grande musicista come Sergio Segalini".
Accompagnati al pianoforte da Ettore Papadia, si sono alternati interpreti di prima grandezza, tutti visibilmente emozionati. Sara Allegretta ha cantato due brani virtuosistici di Rossini, Marialaura Martorana ha interpretato arie di Paisiello e Sarro, Domenico Colaianni si è cimentato con Paisiello e Donizetti, Eufemia Tufano ha scelto Berlioz e Massenet, Iano Tamar si è concentrata su Verdi e Patrizia Ciofi in Meyerbeer e Bellini.
"Certo nel chiostro di San Domenico (quello di Martina Franca, ndr) ho smesso – continua Sara Allegretta – i panni di amministratore per partecipare, da artista, a questo momento musicale indimenticabile con due rarità rossiniane: la Regata veneziana e la Canzonetta spagnuola".
E adesso, però, una chiosa finale proprio su Rossini nella ricorrenza del 150esimo anniversario. E questo non certo all'artista, ma all'amministratore pubblico: "Certo per Molfetta il Comune ha programmato di riservargli un'intera settimana che presenteremo a giorni alla città. L'attenzione nazionale – dichiara, in questo caso l'assessore alla Cultura – è massima e Molfetta, con la sua programmazione, certo non deluderà con il cartellone che rende omaggio ad uno dei più importanti compositori italiani della prima metà del XIX secolo".