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Sanguedolce, direttore generale Asl, all’hub vaccinale di Molfetta: «Organizzazione perfetta. C'è un gruppo coeso»
Preannuncia le vaccinazioni in azienda anche per la zona industriale della nostra città
Molfetta - lunedì 10 maggio 2021
«È una situazione eccezionale direi, i numeri di ieri (ndr sabato) parlano di quasi 900 vaccini un una sola giornata, ci avviciniamo, vaccini permettendo, anche a farne 1000 in questa struttura». A parlare così ai nostri microfoni dell'hub vaccinale di Molfetta è il il Direttore generale della Asl Ba, Antonio Sanguedolce, dopo la visita fatta domenica mattina presso la pista di atletica "Cozzoli", accompagnato da Giorgio Di Leone, responsabile del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spesal).
A fare gli onori di casa il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, Nunzia Azzollini, responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Molfetta, Ottavio Balducci, delegato del Sindaco per la campagna vaccinale.
Sempre il Direttore generale dell'Asl aggiunge: «L'organizzazione è perfetta, anche gli spazi.
A parte aspetti strutturali, quello che ho trovato è un gruppo, tra gli operatori della Asl, medici, infermieri, assistenti, i sanitari, la protezione civile e i volontari hanno creato un gruppo coeso, per questo si fanno questi risultati».
«La squadra», prosegue Sanguedolce, «rimane il punto vincente in tutte le situazioni, ma per la campagna vaccinale ha un valore aggiunto.
dove si creano sinergie tra Asl, Comune, della Protezione civile e mondo del volontariato i risultati si vedono, è una delle strutture che va meglio».
A che punto siamo con la campagna vaccinale?
«Siamo a un buon punto come Asl di Bari abbiamo superato il 30% di popolazione che ha ricevuto almeno una dose. Per quanto riguarda le categorie più fragili siamo circa sull'88% per la categoria over 80, per questa fascia stiamo cercando di raggiungere il 95%. Invece, la decade 70/79 anni siamo già all'83%, ora passeremo ai sessantenni».
I vaccini ci sono?
«I vaccini ci sono, se fossero di più faremmo prima».
Questa mattina le è giunto un appello dall'Associazione imprenditori Molfetta, affinché si possa partire con la campagna vaccinale anche in azienda?
«Questo fa parte di un progetto Regionale che sta per svilupparsi nelle prossime giornate. Una volta che si è proceduto per categorie e per fasce d'età, parallelamente c'è il progetto del mondo del lavoro e delle aziende che possono intervenire con i loro medici e le strutture messe a disposizione del supporto della Croce rossa come mi è stato riferito poco fa».
A fare gli onori di casa il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, Nunzia Azzollini, responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Molfetta, Ottavio Balducci, delegato del Sindaco per la campagna vaccinale.
Sempre il Direttore generale dell'Asl aggiunge: «L'organizzazione è perfetta, anche gli spazi.
A parte aspetti strutturali, quello che ho trovato è un gruppo, tra gli operatori della Asl, medici, infermieri, assistenti, i sanitari, la protezione civile e i volontari hanno creato un gruppo coeso, per questo si fanno questi risultati».
«La squadra», prosegue Sanguedolce, «rimane il punto vincente in tutte le situazioni, ma per la campagna vaccinale ha un valore aggiunto.
dove si creano sinergie tra Asl, Comune, della Protezione civile e mondo del volontariato i risultati si vedono, è una delle strutture che va meglio».
A che punto siamo con la campagna vaccinale?
«Siamo a un buon punto come Asl di Bari abbiamo superato il 30% di popolazione che ha ricevuto almeno una dose. Per quanto riguarda le categorie più fragili siamo circa sull'88% per la categoria over 80, per questa fascia stiamo cercando di raggiungere il 95%. Invece, la decade 70/79 anni siamo già all'83%, ora passeremo ai sessantenni».
I vaccini ci sono?
«I vaccini ci sono, se fossero di più faremmo prima».
Questa mattina le è giunto un appello dall'Associazione imprenditori Molfetta, affinché si possa partire con la campagna vaccinale anche in azienda?
«Questo fa parte di un progetto Regionale che sta per svilupparsi nelle prossime giornate. Una volta che si è proceduto per categorie e per fasce d'età, parallelamente c'è il progetto del mondo del lavoro e delle aziende che possono intervenire con i loro medici e le strutture messe a disposizione del supporto della Croce rossa come mi è stato riferito poco fa».