Cronaca
Rubato per poche ore il defibrillatore H24 installato appena 13 giorni fa in via Massari
La denuncia del Comitato di quartiere: «Atto vile e ignobile». Recuperato da un cittadino in via Spadolini
Molfetta - martedì 15 novembre 2022
11.44
Il Comitato di quartiere Madonna della Rosa ha reso noto che domenica è stato rubato il defibrillatore H24 installato appena 13 giorni fa in via Luigi Massari. «Un atto vile e ignobile, vogliamo che chi lo ha perpetrato lo rimetta al suo posto il prima possibile» hanno scritto sui social nella segnalazione.
Nella tarda mattinata di oggi il dispositivo sarebbe stato messo nuovamente al proprio posto dopo essere stato ritrovato domenica sera "abbandonato" per terra nelle vicinanze di via Spadolini. A recuperarlo è stato un cittadino che con senso di dovere, collaborazione, di appartenenza ed etica sociale lo ha consegnato alla Polizia locale che a loro volta lo hanno consegnato al responsabile dell'ufficio tecnico come referente del progetto.
Per Molfetta, purtroppo, un episodio del genere non rappresenta una novità: è già la terza volta che un dispositivo salva-vita viene rubato. I precedenti risalgono entrambi al 2020: nel primo caso il defibrillatore era stato rubato dalla postazione sita all'ingresso della villa comunale e, pochi mesi più tardi, la stessa cosa era accaduta in via Nassiryia. Nella prima circostanza in questione, il responsabile (che dopo poche ore l'aveva portato al suo posto) fu rintracciato con conseguente denuncia grazie alla video-sorveglianza.
Nel secondo caso, fu una segnalazione anonima, giunta alla Polizia locale, che sull'episodio stava indagando, a consentire il ritrovamento dell'apparecchio che, è bene ricordarlo, è dotato di un numero di serie, è tracciato, può essere bloccato in caso di furto, in poche parole, non ha mercato.
Nella tarda mattinata di oggi il dispositivo sarebbe stato messo nuovamente al proprio posto dopo essere stato ritrovato domenica sera "abbandonato" per terra nelle vicinanze di via Spadolini. A recuperarlo è stato un cittadino che con senso di dovere, collaborazione, di appartenenza ed etica sociale lo ha consegnato alla Polizia locale che a loro volta lo hanno consegnato al responsabile dell'ufficio tecnico come referente del progetto.
Per Molfetta, purtroppo, un episodio del genere non rappresenta una novità: è già la terza volta che un dispositivo salva-vita viene rubato. I precedenti risalgono entrambi al 2020: nel primo caso il defibrillatore era stato rubato dalla postazione sita all'ingresso della villa comunale e, pochi mesi più tardi, la stessa cosa era accaduta in via Nassiryia. Nella prima circostanza in questione, il responsabile (che dopo poche ore l'aveva portato al suo posto) fu rintracciato con conseguente denuncia grazie alla video-sorveglianza.
Nel secondo caso, fu una segnalazione anonima, giunta alla Polizia locale, che sull'episodio stava indagando, a consentire il ritrovamento dell'apparecchio che, è bene ricordarlo, è dotato di un numero di serie, è tracciato, può essere bloccato in caso di furto, in poche parole, non ha mercato.