Politica
È Roberto la Grasta il "pompiere" del Pd
Il consigliere comunale chiede rispetto in casa dei democratici
Molfetta - giovedì 2 aprile 2015
7.21
Dopo il "rischio incendio" in casa Partito Democratico, con le tante "code di paglia" in giro sui "social", è l'avvocato Roberto la Grasta a gettare acqua sull'incendio divampato a colpi di post tra i consiglieri comunali del Partito democratico. Un post in rete che, però, non è di certo passato inosservato, ed ha finito per alimentare una serie di colpi bassi. L'ultimo, in ordine di tempo, risale a oggi.
E, sempre da facebook, la Grasta ha sentenziato: «Rispetto per chi sceglie una strada politica diversa, rispetto per chi fino a ieri sosteneva che le diversità nel PD erano fonte di confronto e ricchezza, rispetto per la politica "civica" che perde il senso civico appoggiando le iniziative politiche, rispetto per chi non mi ha rispettato, rispetto per gli altri pullman della coalizione sui quali non mi affaccio, rispetto per chi parla di poltrone e le tappezza, rispetto per chi si guarda ogni giorno la tessera e riflette in maniera seria, rispetto per chi sostiene che la politica è fatta di uomini ma "dipende di chi stiamo parlando", rispetto per chi urla io non voto Emiliano, rispetto per il PD che sostiene quotidianamente la Città, rispetto per l'elettorato attivo confuso e sfiduciato dalle scelte di taluni o talaltri, rispetto ancora per l'elettorato attivo che se non sceglie fa peggio di chi sceglie male, rispetto per chi vede la pagliuzza nell'occhio altrui. Rispetto, otto lettere, come politica. Rispetto il mio partito, il suo segretario regionale. Ho premesso rispetto per tutti, non risposte».
Dà spazio alle parole stavolta, la Grasta e chiede rispetto. Colui che ama spingere sul versante generazionale, con la sua "narrativa" infarcita di musica pop, riferimenti culturali, cantanti famosi, grandi pensatori del secolo scorso. Un mainstream culturale, carino, moderno, che "piace alla gente che piace". Purtroppo poi si esce dai social e c'è la vita reale. E in questa ci vuole sempre rispetto.
E, sempre da facebook, la Grasta ha sentenziato: «Rispetto per chi sceglie una strada politica diversa, rispetto per chi fino a ieri sosteneva che le diversità nel PD erano fonte di confronto e ricchezza, rispetto per la politica "civica" che perde il senso civico appoggiando le iniziative politiche, rispetto per chi non mi ha rispettato, rispetto per gli altri pullman della coalizione sui quali non mi affaccio, rispetto per chi parla di poltrone e le tappezza, rispetto per chi si guarda ogni giorno la tessera e riflette in maniera seria, rispetto per chi sostiene che la politica è fatta di uomini ma "dipende di chi stiamo parlando", rispetto per chi urla io non voto Emiliano, rispetto per il PD che sostiene quotidianamente la Città, rispetto per l'elettorato attivo confuso e sfiduciato dalle scelte di taluni o talaltri, rispetto ancora per l'elettorato attivo che se non sceglie fa peggio di chi sceglie male, rispetto per chi vede la pagliuzza nell'occhio altrui. Rispetto, otto lettere, come politica. Rispetto il mio partito, il suo segretario regionale. Ho premesso rispetto per tutti, non risposte».
Dà spazio alle parole stavolta, la Grasta e chiede rispetto. Colui che ama spingere sul versante generazionale, con la sua "narrativa" infarcita di musica pop, riferimenti culturali, cantanti famosi, grandi pensatori del secolo scorso. Un mainstream culturale, carino, moderno, che "piace alla gente che piace". Purtroppo poi si esce dai social e c'è la vita reale. E in questa ci vuole sempre rispetto.