Rivoluzione per Confraternite e Arciconfraternite? A Molfetta "sotto esame" anche le processioni pasquali
In corso la revisione degli statuti che potrebbe portare a radicali trasformazioni
Molfetta - mercoledì 22 febbraio 2023
10.03
Potrebbero esserci nei prossimi mesi profonde novità nel mondo della Chiesa locale e in particolar modo in quello delle Confraternite ed Arciconfraternite nella città di Molfetta.
Novità che avrebbero le sembianze di una vera rivoluzione, di un cambiamento a tal punto radicale da poter mettere in discussione secoli di storia e di tradizioni, comprese (in particolar modo, ndr) quelle relative ai riti e alle processioni della Quaresima e della Settimana Santa molfettese.
Tutto partirebbe dalla revisione a cui sarebbero oggetto gli statuti dei sodalizi con le gerarchie ecclesiastiche, ognuna secondo le proprie competenze, pronte a intervenire con modifiche nette e decise che avrebbero come conseguenza la mutazione della formazione stessa della Confraternite, delle finalità e delle loro prerogative oltre che della possibilità di organizzare o meno forme pubbliche di esercitazione del culto, le processioni appunto.
I mugugni non mancherebbero tra i confratelli che si avvertirebbero come concreta la possibilità di vedere venire meno tradizioni che si perdono nella notte dei tempi mentre sono in molti coloro che invocano un intervento deciso anche della politica per salvaguardare un patrimonio dal valore inestimabile e che a Molfetta genera probabilmente il periodo più prolifico per turismo e interesse anche mediatico nei confronti della città, come appunto la Settimana Santa.
I dissapori anche non mancherebbero: i laici, infatti, vorrebbero vedere preservata la propria possibilità di manifestare il proprio credo anche attraverso queste celebrazioni, che ormai rientrano anche nel folklore cittadino, nel rispetto di regole tramandate di generazione in generazione.
Novità che avrebbero le sembianze di una vera rivoluzione, di un cambiamento a tal punto radicale da poter mettere in discussione secoli di storia e di tradizioni, comprese (in particolar modo, ndr) quelle relative ai riti e alle processioni della Quaresima e della Settimana Santa molfettese.
Tutto partirebbe dalla revisione a cui sarebbero oggetto gli statuti dei sodalizi con le gerarchie ecclesiastiche, ognuna secondo le proprie competenze, pronte a intervenire con modifiche nette e decise che avrebbero come conseguenza la mutazione della formazione stessa della Confraternite, delle finalità e delle loro prerogative oltre che della possibilità di organizzare o meno forme pubbliche di esercitazione del culto, le processioni appunto.
I mugugni non mancherebbero tra i confratelli che si avvertirebbero come concreta la possibilità di vedere venire meno tradizioni che si perdono nella notte dei tempi mentre sono in molti coloro che invocano un intervento deciso anche della politica per salvaguardare un patrimonio dal valore inestimabile e che a Molfetta genera probabilmente il periodo più prolifico per turismo e interesse anche mediatico nei confronti della città, come appunto la Settimana Santa.
I dissapori anche non mancherebbero: i laici, infatti, vorrebbero vedere preservata la propria possibilità di manifestare il proprio credo anche attraverso queste celebrazioni, che ormai rientrano anche nel folklore cittadino, nel rispetto di regole tramandate di generazione in generazione.