Chiesa locale
Riti quaresimali patrimonio immateriale di Molfetta, Minervini: «Giornata storica»
Il sindaco ha ringraziato tutti i presenti in Aula Carnicella
Molfetta - mercoledì 29 marzo 2023
21.16
A Molfetta si è scritta oggi una nuova pagina di storia, con il Consiglio comunale che ha dichiarato i Riti quaresimali patrimonio immateriale della Città. «Ringrazio - ha detto il Sindaco, Tommaso Minervini - tutti i consiglieri intervenuti, tutti i rappresentanti delle confraternite che da secoli sono presenti in questa città e che hanno accolto il nostro invito. Ringrazio il nostro Vescovo, Sua eccellenza monsignor Domenico Cornacchia e il vicario della Diocesi, don Raffaele Tatulli.
«Oggi è un giorno importante - ha spiegato il Sindaco - perché quello che stiamo facendo stasera è la ratifica, la consacrazione di ciò che esiste in questa città da 700 anni. I riti della Settimana santa certamente partono dalla fede religiosa, dal bisogno antico della sussidiarietà, dell'aiuto verso gli altri, dall'esigenza di uno che si fa collettività perchè la singola persona comprende che di fronte ci sono altre persone che come lui possono trovare un cammino in comune. Ma quello che stiamo facendo questa sera – ha concluso - appartiene e al mondo della spiritualità della fede, dell'essere comunità alla rappresentanza laica, alla lunga storia delle Confraternite».
«Ciò che conta è - ha dichiarato invece il Vescovo - che noi ci riconosciamo come rami che provengono da una medesima radice, una radice culturale, economica e soprattutto religiosa di questa città che affonda la propria origine culturale nei secoli, la propria cristianità intorno alla devozione di un pellegrino, di un giovanissimo Santo, Corrado, che è stato portato qui prima nel Duomo e poi nella nostra Cattedrale, non come un feticcio ma come una ragione della propria fede e io mi auguro come qualche anno fa la città di Molfetta ha raggiunto un altro bel traguardo dichiarandosi Civitas Mariae, e sono poche le città così blasonate e così significativamente identificate, da quest'oggi la nostra città si deve far carico di una responsabilità maggiore.
«Quando i simulacri dei santi, dei personaggi biblici passeranno, scorreranno lungo le nostre strade ecco io mi auguro che fiumi di grazie e di benedizione possono inondare e possano trovare soprattutto accoglienza nei nostri cuori, nella nostra mente e nelle nostre case» ha aggiunto Cornacchia.
«Oggi è un giorno importante - ha spiegato il Sindaco - perché quello che stiamo facendo stasera è la ratifica, la consacrazione di ciò che esiste in questa città da 700 anni. I riti della Settimana santa certamente partono dalla fede religiosa, dal bisogno antico della sussidiarietà, dell'aiuto verso gli altri, dall'esigenza di uno che si fa collettività perchè la singola persona comprende che di fronte ci sono altre persone che come lui possono trovare un cammino in comune. Ma quello che stiamo facendo questa sera – ha concluso - appartiene e al mondo della spiritualità della fede, dell'essere comunità alla rappresentanza laica, alla lunga storia delle Confraternite».
«Ciò che conta è - ha dichiarato invece il Vescovo - che noi ci riconosciamo come rami che provengono da una medesima radice, una radice culturale, economica e soprattutto religiosa di questa città che affonda la propria origine culturale nei secoli, la propria cristianità intorno alla devozione di un pellegrino, di un giovanissimo Santo, Corrado, che è stato portato qui prima nel Duomo e poi nella nostra Cattedrale, non come un feticcio ma come una ragione della propria fede e io mi auguro come qualche anno fa la città di Molfetta ha raggiunto un altro bel traguardo dichiarandosi Civitas Mariae, e sono poche le città così blasonate e così significativamente identificate, da quest'oggi la nostra città si deve far carico di una responsabilità maggiore.
«Quando i simulacri dei santi, dei personaggi biblici passeranno, scorreranno lungo le nostre strade ecco io mi auguro che fiumi di grazie e di benedizione possono inondare e possano trovare soprattutto accoglienza nei nostri cuori, nella nostra mente e nelle nostre case» ha aggiunto Cornacchia.