Vita di città
Risplende la bellezza del campanile di San Pietro illuminato nelle serate molfettesi
La Confraternita Maria SS del Carmelo di Molfetta desiderava da tempo una nuova illuminazione esterna
Molfetta - sabato 24 agosto 2024
11.04
Nuova luce per la torre campanaria della chiesa San Pietro. Con i suoi trentacinque metri di altezza, è uno dei simboli più rappresentativi del borgo antico, che la nuova illuminazione valorizza ulteriormente, esaltandone i colori e i registri stilistici.
Nelle ore serali, un ottimale impianto di pubblica illuminazione predisposto dal Comune di Molfetta fa risplendere le bianche pietre della svettante torre campanaria, restituendo a cittadini e turisti la possibilità di ammirare un elemento architettonico nello skyline notturno della città vecchia.
Una novità che contribuisce ad esaltare la bellezza dell'intero centro antico molfettese; una emozione per chi passeggia sul porto, sulle banchine e sul lungomare, punti di vista perfetti per osservare tutte insieme le torri campanarie della città vecchia.
La Confraternita Maria SS del Carmelo di Molfetta desiderava da tempo una nuova illuminazione esterna della chiesa di San Pietro insieme al suo compianto padre spirituale don Gino Samarelli che supportò questo proposito dopo che egli portò a compimento, personalmente, nello scorso autunno, l'illuminazione del Duomo di San Corrado: "Ogni porto ha un faro che illumina la notte buia. La luce delle torri del Duomo di Molfetta possa illuminare il buio di questo tempo". Fino a giungere ad oggi, con il supporto ricevuto dalla Confraternita da don Giuseppe Germinario, amministratore del Duomo.
Il recente intervento di illuminazione dei quattro prospetti del campanile di san Pietro, dell'interno della cella campanaria e della facciata del tempio sacro, da uniformità al precedente intervento di nuova luce per le torri del Duomo.
A differenza dei campanili romanici del Duomo di San Corrado, quello della chiesa di San Pietro è una magnificente torre in stile barocco con cella campanaria sovrastata da una cuspide che sale al cielo.
Il campanile aveva una straordinaria funzione nelle epoche remote: con la sua considerevole dimensione guidava visivamente i pellegrini; con la dolce melodia delle campane, scandiva le ore della giornata lavorativa, dei momenti di preghiera e quindi di tutti i momenti salienti della vita comunitaria fra cui le festività.
Quando volgiamo lo sguardo verso il campanile di San Pietro, abbiamo modo di riflettere non solo sul suo valore sociale nella città antica, ma anche sulla simbologia che denota questa tipologia di costruzione: la torre campanaria può essere interpretata come immagine della Beata Vergine Maria, in particolare come la "Turris Eburnea", la torre d'avorio espressa nel Cantico dei Cantici e poi riferita alla Madonna nelle Litanie Lauretane.
La torre, con le sue campane, può essere associata anche all'immagine degli Apostoli, e poi dei presbiteri, che insegnavano il Vangelo e ammonivano il popolo dei peccati, con la loro voce altisonante.
Il campanile di San Pietro, un'ardita torre che supera in altezza tutte le costruzioni circostanti, si distingue anche per la cuspide che la sovrasta, e che sale all'assalto del cielo, quasi a identificarsi in un punto di congiunzione ideale fra la terra, gli uomini e Dio: il "religare", il legare l'umanità alla divinità da cui deriva il significato etimologico della religione cristiana.
Infine la torre, che si conclude in sommità da un'esile croce che la sovrasta, si può identificare nella Chiesa Redenta dal Signore Nostro Gesù Cristo.
Nelle ore serali, un ottimale impianto di pubblica illuminazione predisposto dal Comune di Molfetta fa risplendere le bianche pietre della svettante torre campanaria, restituendo a cittadini e turisti la possibilità di ammirare un elemento architettonico nello skyline notturno della città vecchia.
Una novità che contribuisce ad esaltare la bellezza dell'intero centro antico molfettese; una emozione per chi passeggia sul porto, sulle banchine e sul lungomare, punti di vista perfetti per osservare tutte insieme le torri campanarie della città vecchia.
La Confraternita Maria SS del Carmelo di Molfetta desiderava da tempo una nuova illuminazione esterna della chiesa di San Pietro insieme al suo compianto padre spirituale don Gino Samarelli che supportò questo proposito dopo che egli portò a compimento, personalmente, nello scorso autunno, l'illuminazione del Duomo di San Corrado: "Ogni porto ha un faro che illumina la notte buia. La luce delle torri del Duomo di Molfetta possa illuminare il buio di questo tempo". Fino a giungere ad oggi, con il supporto ricevuto dalla Confraternita da don Giuseppe Germinario, amministratore del Duomo.
Il recente intervento di illuminazione dei quattro prospetti del campanile di san Pietro, dell'interno della cella campanaria e della facciata del tempio sacro, da uniformità al precedente intervento di nuova luce per le torri del Duomo.
A differenza dei campanili romanici del Duomo di San Corrado, quello della chiesa di San Pietro è una magnificente torre in stile barocco con cella campanaria sovrastata da una cuspide che sale al cielo.
Il campanile aveva una straordinaria funzione nelle epoche remote: con la sua considerevole dimensione guidava visivamente i pellegrini; con la dolce melodia delle campane, scandiva le ore della giornata lavorativa, dei momenti di preghiera e quindi di tutti i momenti salienti della vita comunitaria fra cui le festività.
Quando volgiamo lo sguardo verso il campanile di San Pietro, abbiamo modo di riflettere non solo sul suo valore sociale nella città antica, ma anche sulla simbologia che denota questa tipologia di costruzione: la torre campanaria può essere interpretata come immagine della Beata Vergine Maria, in particolare come la "Turris Eburnea", la torre d'avorio espressa nel Cantico dei Cantici e poi riferita alla Madonna nelle Litanie Lauretane.
La torre, con le sue campane, può essere associata anche all'immagine degli Apostoli, e poi dei presbiteri, che insegnavano il Vangelo e ammonivano il popolo dei peccati, con la loro voce altisonante.
Il campanile di San Pietro, un'ardita torre che supera in altezza tutte le costruzioni circostanti, si distingue anche per la cuspide che la sovrasta, e che sale all'assalto del cielo, quasi a identificarsi in un punto di congiunzione ideale fra la terra, gli uomini e Dio: il "religare", il legare l'umanità alla divinità da cui deriva il significato etimologico della religione cristiana.
Infine la torre, che si conclude in sommità da un'esile croce che la sovrasta, si può identificare nella Chiesa Redenta dal Signore Nostro Gesù Cristo.