Vita di città
Riscaldamento fuori uso, alunni della "Carnicella" trasferiti alla "Giaquinto"
Ncd: «Natalicchio tratta le scuole come strutture da terzo mondo»
Molfetta - martedì 13 gennaio 2015
10.17
«L'amministrazione Natalicchio tratta le scuole di Molfetta come fossero strutture da terzo mondo.» Ncd Molfetta commenta così l'ennesimo black-out degli impianti di riscaldamento che sin dal mese scorso sta lasciando al freddo gli alunni di diversi plessi scolastici. Si è appreso, infatti, che il malfunzionamento degli impianti termici è ormai cronico alla "Manzoni" così come alla "Cozzoli", mentre gli alunni della scuola "Carnicella" sono stati addirittura trasferiti nelle aule della scuola "Giaquinto" con grandi e gravi disagi non solo per i bambini, quanto per le famiglie. E segnalazioni di ulteriori disagi sono giunti negli ultimi giorni da numerosi altri plessi scolastici di tutta la città.
«Un anno fa, di fronte all'ennesimo black-out dei termosifoni, il sindaco Natalicchio e l'assessore ai Servizi Socio-Educativi Maralfa annunciarono una fantomatica task-force promettendo che mai più avrebbero lasciato i bambini al freddo nelle scuole» ricordano i consiglieri Luigi Roselli e Carmela Minuto. «Naturalmente, la task-force non ha mai funzionata e quest'Amministrazione ancora una volta si è confermata vuota come gli slogan ad effetto cui spesso ricorre, totalmente incapace di prevenire i problemi, incapace di programmare tempestivamente le soluzioni più opportune.»
«Un anno fa, di fronte all'ennesimo black-out dei termosifoni, il sindaco Natalicchio e l'assessore ai Servizi Socio-Educativi Maralfa annunciarono una fantomatica task-force promettendo che mai più avrebbero lasciato i bambini al freddo nelle scuole» ricordano i consiglieri Luigi Roselli e Carmela Minuto. «Naturalmente, la task-force non ha mai funzionata e quest'Amministrazione ancora una volta si è confermata vuota come gli slogan ad effetto cui spesso ricorre, totalmente incapace di prevenire i problemi, incapace di programmare tempestivamente le soluzioni più opportune.»