Ospedale, raccolte 4000 firme: i cittadini chiedono di essere ascoltati in Regione
Il Vicesindaco Maralfa nella 3°Commissione consiliare regionale.
Molfetta - giovedì 24 marzo 2016
10.21
Continua il fermento attorno all'ospedale "Monsignor Bello".
"Abbiamo appena effettuato la richiesta di audizione alla III commissione consiliare della Regione Puglia. Siamo sicuri che dalla nostra abbiamo migliaia di cittadini che credono sia doveroso cambiare l'attuale piano di riordino adottato e rilanciare gli Ospedali di Molfetta e Corato, in attesa di una maggior azione programmatica sull'ospedale comprensoriale che dovrà nascere tra la località molfettese e quella biscegliese. Attendiamo che la nostra richiesta venga accolta al fine di poter portare ancora una volta nei luoghi istituzionali le istanze di una comunità in continua mobilitazione", spiega il Comitato civico sorto a Molfetta in difesa del nosocomio. Oltre 4000 i sottoscrittori della petizione lanciata online.
Nel frattempo il Vice sindaco Bepi Maralfa è stato presente alla seduta della Commissione consigliare sanità e servizi sociali regionali nella giornata di martedì. Con lui anche i primi cittadini di Ruvo, Terlizzi, Corato e Giovinazzo: insieme hanno depositato la richiesta ufficiale di riformulare il numero dei posti letto assegnati dal riordino e continuare, nel frattempo, ad assicurare gli alti standard qualitativi che la sanità pubblica sta assicurando ai cittadini.
Nel documento, firmato a cinque mani, molta attenzione viene riservata alla pediatria.
"Esiste, inoltre, nel Nord Barese più che in altri territori, il tema della pediatria ospedaliera. A Corato viene soppressa una unità operativa da 15 posti letto e una di day hospital, con 607 ricoveri annui e 4000 accessi in reparto. A Molfetta un ambulatorio specialistico da 1200 accessi annui e oltre 350 consulenze pediatriche annue in pronto soccorso. A Terlizzi si sopprime il reparto di diagnostica pre-natale, eccellenza regionale e extraterritoriale. Nella vicina ASL BAT i posti letto di pediatria sono 40. Nel Nord Barese sono zero. Tutte le famiglie del nord barese dovranno ricorrere agli ospedali del capoluogo, già sovraffollati, per curare i propri bambini. Anche in questo caso, Bisceglie non può essere la risposta", si legge.
"In sostanza si potrebbe affermare che è svantaggioso risiedere nel nostro territorio in quanto a possibilità di cure ospedaliere".
Inoltre è stato fatto gioco di squadra attorno alla questione dell'ospedale consortile, la cui costruzione è stata fortemente avvalorata anche dal sindaco di Bari Decaro.
Prossimi aggiornamenti potrebbero esserci tra il 29 e 30 marzo quando sono previste altre audizioni in Regione.
"Abbiamo appena effettuato la richiesta di audizione alla III commissione consiliare della Regione Puglia. Siamo sicuri che dalla nostra abbiamo migliaia di cittadini che credono sia doveroso cambiare l'attuale piano di riordino adottato e rilanciare gli Ospedali di Molfetta e Corato, in attesa di una maggior azione programmatica sull'ospedale comprensoriale che dovrà nascere tra la località molfettese e quella biscegliese. Attendiamo che la nostra richiesta venga accolta al fine di poter portare ancora una volta nei luoghi istituzionali le istanze di una comunità in continua mobilitazione", spiega il Comitato civico sorto a Molfetta in difesa del nosocomio. Oltre 4000 i sottoscrittori della petizione lanciata online.
Nel frattempo il Vice sindaco Bepi Maralfa è stato presente alla seduta della Commissione consigliare sanità e servizi sociali regionali nella giornata di martedì. Con lui anche i primi cittadini di Ruvo, Terlizzi, Corato e Giovinazzo: insieme hanno depositato la richiesta ufficiale di riformulare il numero dei posti letto assegnati dal riordino e continuare, nel frattempo, ad assicurare gli alti standard qualitativi che la sanità pubblica sta assicurando ai cittadini.
Nel documento, firmato a cinque mani, molta attenzione viene riservata alla pediatria.
"Esiste, inoltre, nel Nord Barese più che in altri territori, il tema della pediatria ospedaliera. A Corato viene soppressa una unità operativa da 15 posti letto e una di day hospital, con 607 ricoveri annui e 4000 accessi in reparto. A Molfetta un ambulatorio specialistico da 1200 accessi annui e oltre 350 consulenze pediatriche annue in pronto soccorso. A Terlizzi si sopprime il reparto di diagnostica pre-natale, eccellenza regionale e extraterritoriale. Nella vicina ASL BAT i posti letto di pediatria sono 40. Nel Nord Barese sono zero. Tutte le famiglie del nord barese dovranno ricorrere agli ospedali del capoluogo, già sovraffollati, per curare i propri bambini. Anche in questo caso, Bisceglie non può essere la risposta", si legge.
"In sostanza si potrebbe affermare che è svantaggioso risiedere nel nostro territorio in quanto a possibilità di cure ospedaliere".
Inoltre è stato fatto gioco di squadra attorno alla questione dell'ospedale consortile, la cui costruzione è stata fortemente avvalorata anche dal sindaco di Bari Decaro.
Prossimi aggiornamenti potrebbero esserci tra il 29 e 30 marzo quando sono previste altre audizioni in Regione.