Riordino, domani alle 10.30 protesta davanti all'Ospedale
Natalicchio, "La battaglia sull’ospedale di Molfetta inizia adesso"
Molfetta - giovedì 3 marzo 2016
14.32
"Domani alle 10.30 insieme al sindaco Massimo Mazzilli di Corato saremo davanti al nostro Ospedale, prima, e davanti a quello di Corato, subito dopo, per protestare contro i tagli dei due ospedali, a fronte del potenziamento di Bisceglie e degli ospedali del Sud barese. La battaglia sull'Ospedale di Molfetta inizia adesso. E la faremo fino in fondo".
Paola Natalicchio chiama a raccolta i cittadini di Molfetta per difendere il nosocomio cittadino. Una manifestazione forte, intesa a dimostrare alle Regione Puglia l'idea di una città che vuole difendere a spada tratta, con le sue istituzioni, il proprio presidio ospedaliero.
"A Molfetta passiamo da 101 posti a 76. Perdiamo interamente l'urologia, con il dottor Altomare in servizio dal 1978 con la sua equipe, 15 posti letto e un bacino extraterritoriale forte che ha sempre visto in Molfetta un punto di riferimento. La nostra specialità chirurgica chiude, senza motivo, perché i dati di produttività sono alti, li ho controllati personalmente stamattina", spiega il primo cittadino che è stata questa mattina in visita ai medici.
"Resta la Chirurgia, che perde però 8 posti letto, inspiegabilmente: da 24 a 16. Va via la Cardiologia: 8 posti letto, un'assistenza fondamentale per i reparti chirurgici (che ora non potranno più operare le complessità) e un presidio fondamentale per il Pronto Soccorso, in cui 7 accessi su 10 (fonti mediche) sono di tipo cardiologico. Molti infartuati oggi vanno a piedi al pronto soccorso e si salvano perché sono immediatamente gestiti dal reparto. Codici gialli che riescono a essere gestiti in pronto intervento. Cosa accadrà da ora in poi? ", si chiede la Natalicchio.
"Chiude l'ambulatorio di Pediatria, che eravamo riusciti a potenziare alcuni mesi fa. Chiude insieme alla UO di pediatria di Corato, da cui da tempo dipende. Cosa succede ai bambini di Molfetta e Giovinazzo? L'ambulatorio li segue per la pneumologia, le allergie, la dietologia. Con un afflusso importante e una consulenza pediatrica indispensabile al nostro pronto soccorso. Chiudendo anche la pediatria di Corato (insieme al punto nascita) e i bambini di Molfetta dovranno dividersi tra i 10 posti letto di Bisceglie e i 12 del San Paolo di Bari. Senza poter più accedere allo SCAP di Bisceglie (da sabato scorso: una vergogna) e senza nemmeno una OBI (Osservazione Breve Intensiva) pediatrica in zona".
Paola Natalicchio chiama a raccolta i cittadini di Molfetta per difendere il nosocomio cittadino. Una manifestazione forte, intesa a dimostrare alle Regione Puglia l'idea di una città che vuole difendere a spada tratta, con le sue istituzioni, il proprio presidio ospedaliero.
"A Molfetta passiamo da 101 posti a 76. Perdiamo interamente l'urologia, con il dottor Altomare in servizio dal 1978 con la sua equipe, 15 posti letto e un bacino extraterritoriale forte che ha sempre visto in Molfetta un punto di riferimento. La nostra specialità chirurgica chiude, senza motivo, perché i dati di produttività sono alti, li ho controllati personalmente stamattina", spiega il primo cittadino che è stata questa mattina in visita ai medici.
"Resta la Chirurgia, che perde però 8 posti letto, inspiegabilmente: da 24 a 16. Va via la Cardiologia: 8 posti letto, un'assistenza fondamentale per i reparti chirurgici (che ora non potranno più operare le complessità) e un presidio fondamentale per il Pronto Soccorso, in cui 7 accessi su 10 (fonti mediche) sono di tipo cardiologico. Molti infartuati oggi vanno a piedi al pronto soccorso e si salvano perché sono immediatamente gestiti dal reparto. Codici gialli che riescono a essere gestiti in pronto intervento. Cosa accadrà da ora in poi? ", si chiede la Natalicchio.
"Chiude l'ambulatorio di Pediatria, che eravamo riusciti a potenziare alcuni mesi fa. Chiude insieme alla UO di pediatria di Corato, da cui da tempo dipende. Cosa succede ai bambini di Molfetta e Giovinazzo? L'ambulatorio li segue per la pneumologia, le allergie, la dietologia. Con un afflusso importante e una consulenza pediatrica indispensabile al nostro pronto soccorso. Chiudendo anche la pediatria di Corato (insieme al punto nascita) e i bambini di Molfetta dovranno dividersi tra i 10 posti letto di Bisceglie e i 12 del San Paolo di Bari. Senza poter più accedere allo SCAP di Bisceglie (da sabato scorso: una vergogna) e senza nemmeno una OBI (Osservazione Breve Intensiva) pediatrica in zona".