Cronaca
Rimorchiatore Franco P, spuntano nuove ipotesi sulla causa dell'affondamento
Il Gip del Tribunale di Bari ha disposto la perizia sul pontone che era agganciato al mezzo
Molfetta - giovedì 4 agosto 2022
10.18
Emergono nuovi dettagli in merito alle indagini sull'affondamento del rimorchiatore "Franco P", avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 maggio a 50 miglia dalla costa di Bari. Riportiamo integralmente gli aggiornamenti battuti dall'Ansa:
"Il gip del Tribunale di Bari Francesco Mattiace, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto la perizia sul pontone che era agganciato al rimorchiatore al momento dell'affondamento e che dal giorno dopo è ormeggiato nel porto di Bari sottoposto a sequestro probatorio" scrive l'agenzia di stampa in una nota.
"Tra i sospetti degli inquirenti ci sono le ipotesi che il pontone fosse sovraccarico o che il rimorchiatore abbia avuto un cedimento strutturale dovuto a un urto oppure proprio alla fatica. Nel naufragio sono morti tre componenti dell'equipaggio (il 65enne Luciano Bigoni e il 58enne Andrea Massimo Loi, entrambi di Ancona, e il 63enne di origini tunisine e residente a Pescara Jelali Ahmed) e altri due risultano tuttora dispersi, i due marittimi molfettesi Mauro Mongelli di 59 anni e Sergio Bufo di 60 anni".
"Nell'inchiesta della capitaneria di porto, coordinata dalla pm Luisiana di Vittorio, sono indagati per cooperazione colposa in naufragio e omicidio colposo plurimo il comandante, il 63enne siciliano Giuseppe Petralia, unico superstite tra coloro che erano a bordo dell'imbarcazione affondata, gli armatori Antonio Santini e Stefano Marchionne, rispettivamente legale rappresentante e presidente della società Ilma di Ancona proprietaria del rimorchiatore e del pontone".
"Il gip del Tribunale di Bari Francesco Mattiace, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto la perizia sul pontone che era agganciato al rimorchiatore al momento dell'affondamento e che dal giorno dopo è ormeggiato nel porto di Bari sottoposto a sequestro probatorio" scrive l'agenzia di stampa in una nota.
"Tra i sospetti degli inquirenti ci sono le ipotesi che il pontone fosse sovraccarico o che il rimorchiatore abbia avuto un cedimento strutturale dovuto a un urto oppure proprio alla fatica. Nel naufragio sono morti tre componenti dell'equipaggio (il 65enne Luciano Bigoni e il 58enne Andrea Massimo Loi, entrambi di Ancona, e il 63enne di origini tunisine e residente a Pescara Jelali Ahmed) e altri due risultano tuttora dispersi, i due marittimi molfettesi Mauro Mongelli di 59 anni e Sergio Bufo di 60 anni".
"Nell'inchiesta della capitaneria di porto, coordinata dalla pm Luisiana di Vittorio, sono indagati per cooperazione colposa in naufragio e omicidio colposo plurimo il comandante, il 63enne siciliano Giuseppe Petralia, unico superstite tra coloro che erano a bordo dell'imbarcazione affondata, gli armatori Antonio Santini e Stefano Marchionne, rispettivamente legale rappresentante e presidente della società Ilma di Ancona proprietaria del rimorchiatore e del pontone".