Politica
Rifondazione sul caso Azzollini al Senato
«Stupisce chi si stupisce»
Molfetta - venerdì 10 ottobre 2014
8.27
«Discussioni stupefacenti, a tratti grottesche, infarcite di moralismo e ipocrisia, condite da dicharazioni funzionali anche a interessi elettorali imminenti.» La pensano così i vertici di Rifondazione Comunista rispetto alle reazioni politiche conseguenti alla decisione della Giunta per le immunità parlamentari di non autorizzare l'uso delle intercettazioni di «Se quelle intercettazioni non sono state ritenute "casuali" a noi non sembra casuale» continua la nota stampa di Rifondazione elencando le motivazioni politico che avrebbero dovuto lasciare presagire un finale così. RC punta il dito contro la «maggioranza delle larghe intese formata da Pd, Ncd, Udc e soccorsa sempre più spesso da Forza Italia» e sul fatto che il Pd si ritrovi ormai da anni d'accordo con il centrodestra sulle linee di fondo della politica economica, «della riduzione dei diritti del lavoro come il Job Act (e la passata "riforma" Fornero)».
Ma c'è anche il nuovo Porto di Molfetta in mezzo. A Rifondazione non digerisce un Pd favorevole alle grandi opere infrastrutturali e impattanti sull'ambiente come la Tav o il porto di Molfetta, appunto.
«Francamente siamo stupiti dello stupore con cui si commentano gli eventi di queste ultime ore.
Siamo stupiti che qualcuno faccia parte di un partito senza rendersi conto di chi altri quel partito lo abita e lo ispira nelle scelte di fondo. Siamo stupiti ancora di più - si legge nella nota con un chiaro riferimento a Guglielmo Minervini - per lo stupore di candidati a elezioni primarie che parlano quasi come non appartenessero a quella comunità di partito, che gridano allo scandalo senza interrogarsi su tanto altro quasi fossero degli esterni passati di lì per caso.»
Ma c'è anche il nuovo Porto di Molfetta in mezzo. A Rifondazione non digerisce un Pd favorevole alle grandi opere infrastrutturali e impattanti sull'ambiente come la Tav o il porto di Molfetta, appunto.
«Francamente siamo stupiti dello stupore con cui si commentano gli eventi di queste ultime ore.
Siamo stupiti che qualcuno faccia parte di un partito senza rendersi conto di chi altri quel partito lo abita e lo ispira nelle scelte di fondo. Siamo stupiti ancora di più - si legge nella nota con un chiaro riferimento a Guglielmo Minervini - per lo stupore di candidati a elezioni primarie che parlano quasi come non appartenessero a quella comunità di partito, che gridano allo scandalo senza interrogarsi su tanto altro quasi fossero degli esterni passati di lì per caso.»