Politica
Rifondazione: «Sinistra e Cinque Stelle con Felice Spaccavento per le comunali 2022»
Il partito: «Creare alternativa a Minervini, Tammacco e PD»
Molfetta - venerdì 22 gennaio 2021
11.46
Le forze di sinistra e il Movimento Cinque Stelle unite per sostenere la candidatura di Felice Spaccavento a sindaco della città di Molfetta nel 2022.
E' l'appello di Rifondazione Comunista che, però, prende le distanze dal Partito Democratico a cui, scrive in una nota, bisogna prepararsi «prioritariamente per un'alternativa»; alternativa anche a «Tommaso Minervini, Saverio Tammacco: siamo pronti a metterci a disposizione come sempre abbiamo fatto, senza imporre nomi, senza porre veti ma pretendendo solo coerenza, rifiuto del trasformismo e lavoro collettivo per un programma amministrativo che affronti i problemi ereditati dalla disastrosa gestione Minervini-Tammacco-Partito democratico».
Rifondazione Comunista esce così allo scoperto.
«Ci rivolgiamo a Sinistra italiana e Area Pubblica-Linea diritta, alle forze cattoliche e a quelle uliviste di Senso Civico, al Movimento 5 Stelle locale e alla Forza della Puglia perché insieme si possa stabilire un patto politico e un programma amministrativo di alternativa a questa sciagurata amministrazione comunale».
Il medico, secondo Rifondazione, è l'uomo giusto attorno a cui lavorare.
E, adesso, Spaccavento dovrà decidere: vero è che ha più volte smentito i rumors circolati con insistenza sulla sua candidatura a primo cittadino ma è altrettanto vero che l'idea di continuare il lavoro iniziato con il grande consenso ottenuto alle elezioni regionali pare non l'abbia mai accantonata.
«Ci rivolgiamo a lui nella speranza che possa, sappia e voglia interpretare il ruolo di coordinatore di tutte queste forze alternative e diverse per farne una squadra capace di invertire il trend negativo di Molfetta.
Auspichiamo che Felice Spaccavento non immagini il suo ruolo come leader incontrastato bensì come guida autorevole di risorse politiche che hanno una storia e percorsi differenti, mettendo a frutto e a sistema tali risorse come un professionista serio sa fare quando lavora in team», scrive Rifondazione.
Rifondazione, insomma, propone un patto per la città di Molfetta per la quale «il momento è buio ferme restando le diversità rispetto al livello nazionale e regionale, dove per esempio non è un mistero che la nostra opposizione al presidente Emiliano rimane e rimarrà, a partire dalla fallimentare gestione del sistema sanitario regionale».
Tuttavia, continua Rifondazione, questo è il «momento di assumere decisioni difficili e per questo importanti, di assumersi la responsabilità come principale gruppo politico di opposizione di favorire la nascita di un'alternativa a questo insopportabile stato di cose. Lo sappiamo che non è facile in questo momento storico in cui le difficoltà della politica e dell'organizzare le cose è ancor più complicata».
Ora bisognerà attendere le decisioni dei gruppi e dei movimenti chiamati in causa, oltre che del diretto interessato.
E' l'appello di Rifondazione Comunista che, però, prende le distanze dal Partito Democratico a cui, scrive in una nota, bisogna prepararsi «prioritariamente per un'alternativa»; alternativa anche a «Tommaso Minervini, Saverio Tammacco: siamo pronti a metterci a disposizione come sempre abbiamo fatto, senza imporre nomi, senza porre veti ma pretendendo solo coerenza, rifiuto del trasformismo e lavoro collettivo per un programma amministrativo che affronti i problemi ereditati dalla disastrosa gestione Minervini-Tammacco-Partito democratico».
Rifondazione Comunista esce così allo scoperto.
«Ci rivolgiamo a Sinistra italiana e Area Pubblica-Linea diritta, alle forze cattoliche e a quelle uliviste di Senso Civico, al Movimento 5 Stelle locale e alla Forza della Puglia perché insieme si possa stabilire un patto politico e un programma amministrativo di alternativa a questa sciagurata amministrazione comunale».
Il medico, secondo Rifondazione, è l'uomo giusto attorno a cui lavorare.
E, adesso, Spaccavento dovrà decidere: vero è che ha più volte smentito i rumors circolati con insistenza sulla sua candidatura a primo cittadino ma è altrettanto vero che l'idea di continuare il lavoro iniziato con il grande consenso ottenuto alle elezioni regionali pare non l'abbia mai accantonata.
«Ci rivolgiamo a lui nella speranza che possa, sappia e voglia interpretare il ruolo di coordinatore di tutte queste forze alternative e diverse per farne una squadra capace di invertire il trend negativo di Molfetta.
Auspichiamo che Felice Spaccavento non immagini il suo ruolo come leader incontrastato bensì come guida autorevole di risorse politiche che hanno una storia e percorsi differenti, mettendo a frutto e a sistema tali risorse come un professionista serio sa fare quando lavora in team», scrive Rifondazione.
Rifondazione, insomma, propone un patto per la città di Molfetta per la quale «il momento è buio ferme restando le diversità rispetto al livello nazionale e regionale, dove per esempio non è un mistero che la nostra opposizione al presidente Emiliano rimane e rimarrà, a partire dalla fallimentare gestione del sistema sanitario regionale».
Tuttavia, continua Rifondazione, questo è il «momento di assumere decisioni difficili e per questo importanti, di assumersi la responsabilità come principale gruppo politico di opposizione di favorire la nascita di un'alternativa a questo insopportabile stato di cose. Lo sappiamo che non è facile in questo momento storico in cui le difficoltà della politica e dell'organizzare le cose è ancor più complicata».
Ora bisognerà attendere le decisioni dei gruppi e dei movimenti chiamati in causa, oltre che del diretto interessato.