Politica
Rifondazione Comunista Molfetta: «Mini-isole ecologiche? Una scelta scellerata»
La nota stampa diramata dal gruppo politico cittadino
Molfetta - giovedì 12 dicembre 2024
9.37
«Apprendiamo dal comunicato stampa della presidente dell'ASM che l'azienda intende investire su mini-isole ecologiche composte da maxi-carrellati da distribuire per la città, con l'intento di incrementare la percentuale di differenziazione dei rifiuti.
Come sappiamo infatti, negli ultimi 4 anni di questa amministrazione la percentuale di raccolta differenziata è scesa, attestandosi ben sotto il 70%. La scelta dell'ASM tuttavia ci sembra una scelta scellerata concretamente e culturalmente, e va in direzione totalmente opposta a quella necessaria per incentivare una maggiore differenziazione dei rifiuti».
Così inizia la nota stampa diramata da Rifondazione Comunista Molfetta.
«L'unico risultato di questi carrellati per strada sarà quello di disincentivare il porta a porta anche da parte di cittadini che praticano la raccolta porta a porta in modo corretto e diligente e di fornire una occasione ulteriore per disincentivare l'uso corretto delle isole ecologiche . Il risultato sarà prevedibilmente un ritorno a percentuali di differenziazione molto più basse e vicina a quella che si otteneva con la raccolta differenziata fino al 2015. Un disastro insomma ancora maggiore per l'igiene della città e per le casse della città che dovranno pagare molto di più per portare in discarica il rifiuto indifferenziato e la frazioni umida molto più "sporca". Nulla o poco è stato fatto in questi anni sul fronte dei controlli da parte della Polizia Locale, eppure basterebbe invece attuare i controlli, che sono già riportati nel regolamento che regola la raccolta porta a porta, con continuità e non solo, magari a fine anno, con la logica di "aggiustare" le statistiche delle multe fatte da snocciolare in occasione di San Sebastiano. Controlli che rimangono, invece, colpevolmente inevasi, nonostante il lerciume sotto gli occhi di tutti e mancando di rispetto ai molti che seguono le regole , che si ostinano a smaltire correttamente i rifiuti. Come anche, nulla si è fatto in questi anni per rilanciare una campagna di comunicazione rivolta a tutti i cittadini sulla corretta modalità di conferimento dei rifiuti.
Nel 2015 con l'amministrazione Natalicchio e con Antonello Zaza presidente dell'ASM decidemmo di imboccare la strada del porta a porta, andando incontro ad una scelta in parte impopolare, ma che permise alla città di passare da una differenziazione dei rifiuti del 30% ad una percentuale ben più alta del 70%. Permettendo tra le altre cose di evitare a pensanti aggravi della TARI come conseguenza degli aumenti dei costi di conferimento in discarica che ci sono stati negli anni.
Ci chiediamo cosa abbiano fatto da allora le amministrazioni guidate da Tommaso Minervini e i presidenti dell'ASM di sua nomina al governo da ben 8 anni, per migliorare il porta a porta, a parte spostare il giorno di raccolta del vetro. Ci aspettavamo maggiori investimenti e il coraggio di puntare sulla tariffazione puntuale per creare una maggior consapevolezza nella cittadinanza, facendo leva sull'aspetto economico.
E invece ad oggi ci troviamo tristemente a constatare i passi indietro in questo senso, conseguenza di una sciatteria culturale e amministrativa e una mancanza di visione su questo e su tanti altri temi, come ha giustamente sottolineato il nostro consigliere comunale Giovanni Infante nell'ultimo consiglio comunale.
E' bene, oltre che doveroso da parte dell'amministrazione, prima di varare modifiche sostanziali al piano industriale della raccolta porta a porta, illustrare in consiglio comunale le modifiche al sistema attuale di raccolta, per evitare che la superficialità politico amministrativa di questa maggioranza prenda il sopravvento, con inevitabili danni alla collettività, anche su questo importante argomento.
Noi continueremo come forza d'opposizione a fare la nostra parte su questo e su altri temi, portando avanti anche proposte concrete per la città, ma dobbiamo prendere atto della totale incapacità di questa amministrazione che ci auguriamo chiuda presto i battenti per il bene di Molfetta».
Come sappiamo infatti, negli ultimi 4 anni di questa amministrazione la percentuale di raccolta differenziata è scesa, attestandosi ben sotto il 70%. La scelta dell'ASM tuttavia ci sembra una scelta scellerata concretamente e culturalmente, e va in direzione totalmente opposta a quella necessaria per incentivare una maggiore differenziazione dei rifiuti».
Così inizia la nota stampa diramata da Rifondazione Comunista Molfetta.
«L'unico risultato di questi carrellati per strada sarà quello di disincentivare il porta a porta anche da parte di cittadini che praticano la raccolta porta a porta in modo corretto e diligente e di fornire una occasione ulteriore per disincentivare l'uso corretto delle isole ecologiche . Il risultato sarà prevedibilmente un ritorno a percentuali di differenziazione molto più basse e vicina a quella che si otteneva con la raccolta differenziata fino al 2015. Un disastro insomma ancora maggiore per l'igiene della città e per le casse della città che dovranno pagare molto di più per portare in discarica il rifiuto indifferenziato e la frazioni umida molto più "sporca". Nulla o poco è stato fatto in questi anni sul fronte dei controlli da parte della Polizia Locale, eppure basterebbe invece attuare i controlli, che sono già riportati nel regolamento che regola la raccolta porta a porta, con continuità e non solo, magari a fine anno, con la logica di "aggiustare" le statistiche delle multe fatte da snocciolare in occasione di San Sebastiano. Controlli che rimangono, invece, colpevolmente inevasi, nonostante il lerciume sotto gli occhi di tutti e mancando di rispetto ai molti che seguono le regole , che si ostinano a smaltire correttamente i rifiuti. Come anche, nulla si è fatto in questi anni per rilanciare una campagna di comunicazione rivolta a tutti i cittadini sulla corretta modalità di conferimento dei rifiuti.
Nel 2015 con l'amministrazione Natalicchio e con Antonello Zaza presidente dell'ASM decidemmo di imboccare la strada del porta a porta, andando incontro ad una scelta in parte impopolare, ma che permise alla città di passare da una differenziazione dei rifiuti del 30% ad una percentuale ben più alta del 70%. Permettendo tra le altre cose di evitare a pensanti aggravi della TARI come conseguenza degli aumenti dei costi di conferimento in discarica che ci sono stati negli anni.
Ci chiediamo cosa abbiano fatto da allora le amministrazioni guidate da Tommaso Minervini e i presidenti dell'ASM di sua nomina al governo da ben 8 anni, per migliorare il porta a porta, a parte spostare il giorno di raccolta del vetro. Ci aspettavamo maggiori investimenti e il coraggio di puntare sulla tariffazione puntuale per creare una maggior consapevolezza nella cittadinanza, facendo leva sull'aspetto economico.
E invece ad oggi ci troviamo tristemente a constatare i passi indietro in questo senso, conseguenza di una sciatteria culturale e amministrativa e una mancanza di visione su questo e su tanti altri temi, come ha giustamente sottolineato il nostro consigliere comunale Giovanni Infante nell'ultimo consiglio comunale.
E' bene, oltre che doveroso da parte dell'amministrazione, prima di varare modifiche sostanziali al piano industriale della raccolta porta a porta, illustrare in consiglio comunale le modifiche al sistema attuale di raccolta, per evitare che la superficialità politico amministrativa di questa maggioranza prenda il sopravvento, con inevitabili danni alla collettività, anche su questo importante argomento.
Noi continueremo come forza d'opposizione a fare la nostra parte su questo e su altri temi, portando avanti anche proposte concrete per la città, ma dobbiamo prendere atto della totale incapacità di questa amministrazione che ci auguriamo chiuda presto i battenti per il bene di Molfetta».