Riflessione e dialogo: Molfetta si ritrova davanti alla Croce di Cutro
Presenti rappresentanti delle istituzioni, associazioni e cittadini
Molfetta - mercoledì 19 aprile 2023
14.53
Nel Duomo, a destra dell'altare, la Croce di Cutro. Sul pavimento e un po' più in là i colori della Pace, quella vera, che si costruisce ogni giorno con le azioni i comportamenti non giudicanti, lontana dai proclami. Di fronte rappresentanti delle Istituzioni, sindaci, assessori, consiglieri comunali, esponenti delle associazioni, cittadini, e poi uomini e donne che, in prima persona, hanno vissuto il dramma della migrazione, ne hanno condiviso le ansie, il dolore, le paure, i pregiudizi. Su tutti le parole di don Tonino Bello, sempre attuali.
Ecco, tutti insieme di fronte al Crocifisso e alla Croce di Cutro, realizzata con i pezzi di legno del barcone, carico di disperati, naufragato al largo delle coste calabresi, che tanto sanno dire quali scempi le miserie umane siano capaci di compiere. Tutti insieme per condividere un momento di riflessione collettiva nell'iniziativa voluta da terra ResQ – Puglia Arca di pace – People Saving People, in collaborazione con il Vescovo, Sua Eccellenza monsignor Domenico Cornacchia, il Comune di Molfetta, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, la Comunità OASI2, il SERMolfetta e l'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune di Giovinazzo.
«Davanti alla Croce di Cutro – il commento del Sindaco, Tommaso Minervini - ci siamo ritrovati in tanti, abbiamo condiviso riflessioni ed esperienze, ci siamo ritrovati comunità unica pronta ad ascoltare e a ascoltarsi. Davanti a quella Croce abbiamo tutti insieme dato vita alla sacralità dei simboli, di una Croce che racconta di tutte quelle croci che devono rimandare ad una realtà fatta di carne. Perché non ci si può limitare a genuflettersi davanti ad una Croce senza riuscire a sentire tutte le richieste di aiuto che quella Croce racconta. Molfetta – ha concluso - sui passi di don Tonino, su quei semi di speranza che lui ha lasciato, ancora una volta, coesa, si è fatta sentire».
Ecco, tutti insieme di fronte al Crocifisso e alla Croce di Cutro, realizzata con i pezzi di legno del barcone, carico di disperati, naufragato al largo delle coste calabresi, che tanto sanno dire quali scempi le miserie umane siano capaci di compiere. Tutti insieme per condividere un momento di riflessione collettiva nell'iniziativa voluta da terra ResQ – Puglia Arca di pace – People Saving People, in collaborazione con il Vescovo, Sua Eccellenza monsignor Domenico Cornacchia, il Comune di Molfetta, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, la Comunità OASI2, il SERMolfetta e l'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune di Giovinazzo.
«Davanti alla Croce di Cutro – il commento del Sindaco, Tommaso Minervini - ci siamo ritrovati in tanti, abbiamo condiviso riflessioni ed esperienze, ci siamo ritrovati comunità unica pronta ad ascoltare e a ascoltarsi. Davanti a quella Croce abbiamo tutti insieme dato vita alla sacralità dei simboli, di una Croce che racconta di tutte quelle croci che devono rimandare ad una realtà fatta di carne. Perché non ci si può limitare a genuflettersi davanti ad una Croce senza riuscire a sentire tutte le richieste di aiuto che quella Croce racconta. Molfetta – ha concluso - sui passi di don Tonino, su quei semi di speranza che lui ha lasciato, ancora una volta, coesa, si è fatta sentire».