Ridisegnare la costa di Molfetta con l'intelligenza artificiale - LE FOTO
I progetti illustrati dagli architetti del Politecnico di Bari
Molfetta - sabato 13 luglio 2024
15.56
Un progetto per riqualificare in modo innovativo un ampio tratto di costa molfettese: il Politecnico di Bari, attraverso un team di studenti di architettura, ha approfondito la metodologia didattica verso nuove strade pionieristiche legate alle nuove tecnologie, in particolare all'integrazione dell'intelligenza artificiale nel processo di ideazione e progettazione.
"Istantanee dal futuro: architetture tra terra e acqua per la città di Molfetta" è il titolo della mostra che è stata presentata al pubblico venerdì pomeriggio presso la basilica Madonna dei Martiri. Sono stati esposti 10 totem progettuali che racconteranno le varie ipotesi di progetto per dare nuova vita a tre zone della città, prese in considerazione assieme all'amministrazione comunale e sviluppate in maniera critica dagli studenti del corso di progettazione architettonica.
Un primo punto d'interesse sarebbe il lungomare Colonna, che secondo questo studio sarebbe adibito a nuovi servizi per la comunità come polo sportivo, lido balneare e centro di ricerca. Un altro focus riguarda l'area presente tra il duomo di san Corrado e cala sant'Andrea che verrebbe convertito a terminal per il trasporto mare-terra, biblioteca, museo del mare e teatro all'aperto. Infine, si prevede nella zona della basilica la riconversione dell'attuale molo d'attracco a un potenziale terminal per navi da crociera, con annesso hotel diffuso e acquario.
La cooperazione avviata già da tempo tra Comune e Politecnico mira alla realizzazione di progetti di ricerca futuri in partnership con l'ufficio tecnico e le aziende locali di interesse comune. Durante la mostra saranno esposti i progetti e sarà presentato il volume pubblicato con i lavori progettuali finali degli studenti. L'iniziativa ha visto la partecipazione di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico, oltre al sindaco Tommaso Minervini, all'assessore ai lavori pubblici Nicola Piergiovanni, all'ingegnere Domenico Satalino e all'architetto Tamara Lo Giacco, responsabili dell'ufficio tecnico comunale. Ha presenziato anche Fra Nicola Violante, rettore della basilica e Giuseppe Fallacara, coordinatore e docente del laboratorio di progettazione del Poliba.
Il team operativo ha visto l'impegno in prima persona degli architetti tutor Alessandro Angione, Dario Costantino, Ilaria Cavaliere e Adriana Valentini. Importante anche la collaborazione dell'architetto Andrea Sgherza, guida degli studenti, futuri architetti, del corso di Laboratorio di progettazione. La mostra resterà aperta alla cittadinanza, con accesso gratuito, sino a fine agosto presso la stessa basilica. Già nel marzo scorso c'era stato, sempre a Molfetta, un interessante incontro in quel caso legato a un progetto per la rifunzionalizzazione del waterfront: l'ufficio tecnico comunale ha sottolineato che questi lavori si concentrano sull'elaborazione di visioni che possano valorizzare e potenziare i progetti esistenti o futuri nel territorio molfettese.
L'approccio del corso, infatti, non mira alla realizzazione pratica dei progetti, bensì alla generazione di visioni attraverso l'impiego di intelligenza artificiale, nuove tecniche di progettazione innovativa e materiali sostenibili. L'obiettivo è stimolare sia l'amministrazione che i cittadini a considerare nuove prospettive, ridefinendo il rapporto tra terra e acqua e stimolando un dibattito proattivo e dinamico sulle tematiche presentate dagli studenti.
"Istantanee dal futuro: architetture tra terra e acqua per la città di Molfetta" è il titolo della mostra che è stata presentata al pubblico venerdì pomeriggio presso la basilica Madonna dei Martiri. Sono stati esposti 10 totem progettuali che racconteranno le varie ipotesi di progetto per dare nuova vita a tre zone della città, prese in considerazione assieme all'amministrazione comunale e sviluppate in maniera critica dagli studenti del corso di progettazione architettonica.
Un primo punto d'interesse sarebbe il lungomare Colonna, che secondo questo studio sarebbe adibito a nuovi servizi per la comunità come polo sportivo, lido balneare e centro di ricerca. Un altro focus riguarda l'area presente tra il duomo di san Corrado e cala sant'Andrea che verrebbe convertito a terminal per il trasporto mare-terra, biblioteca, museo del mare e teatro all'aperto. Infine, si prevede nella zona della basilica la riconversione dell'attuale molo d'attracco a un potenziale terminal per navi da crociera, con annesso hotel diffuso e acquario.
La cooperazione avviata già da tempo tra Comune e Politecnico mira alla realizzazione di progetti di ricerca futuri in partnership con l'ufficio tecnico e le aziende locali di interesse comune. Durante la mostra saranno esposti i progetti e sarà presentato il volume pubblicato con i lavori progettuali finali degli studenti. L'iniziativa ha visto la partecipazione di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico, oltre al sindaco Tommaso Minervini, all'assessore ai lavori pubblici Nicola Piergiovanni, all'ingegnere Domenico Satalino e all'architetto Tamara Lo Giacco, responsabili dell'ufficio tecnico comunale. Ha presenziato anche Fra Nicola Violante, rettore della basilica e Giuseppe Fallacara, coordinatore e docente del laboratorio di progettazione del Poliba.
Il team operativo ha visto l'impegno in prima persona degli architetti tutor Alessandro Angione, Dario Costantino, Ilaria Cavaliere e Adriana Valentini. Importante anche la collaborazione dell'architetto Andrea Sgherza, guida degli studenti, futuri architetti, del corso di Laboratorio di progettazione. La mostra resterà aperta alla cittadinanza, con accesso gratuito, sino a fine agosto presso la stessa basilica. Già nel marzo scorso c'era stato, sempre a Molfetta, un interessante incontro in quel caso legato a un progetto per la rifunzionalizzazione del waterfront: l'ufficio tecnico comunale ha sottolineato che questi lavori si concentrano sull'elaborazione di visioni che possano valorizzare e potenziare i progetti esistenti o futuri nel territorio molfettese.
L'approccio del corso, infatti, non mira alla realizzazione pratica dei progetti, bensì alla generazione di visioni attraverso l'impiego di intelligenza artificiale, nuove tecniche di progettazione innovativa e materiali sostenibili. L'obiettivo è stimolare sia l'amministrazione che i cittadini a considerare nuove prospettive, ridefinendo il rapporto tra terra e acqua e stimolando un dibattito proattivo e dinamico sulle tematiche presentate dagli studenti.