Restauri e mostre al Museo Diocesano: nuovi orari per il periodo estivo
Partito nei giorni scorsi l’allestimento dei ponteggi per il restauro della torre campanaria della Cattedrale
Molfetta - domenica 16 giugno 2024
Prosegue dal 3 maggio, con significativo interesse di pubblico, la mostra d'arte contemporanea allestita nei nuovi ambienti annessi al Museo Diocesano dal titolo "Vito Zaza, dal silenzio al Mistero. Viaggio nelle maternità violate" promossa in occasione del decennale della scomparsa del noto artista molfettese.
L'esposizione, composta di venti opere inedite sul tema della maternità, accostate a scatti fotografici di Roberto Lusito, si compone inoltre di diciassette disegni e delle opere facenti parte dell'esposizione permanente della struttura museale diocesana, oggetto della donazione dedicata alle due figlie Mara e Diana. I testi critici ed il catalogo sono a cura di Mons. Pietro Maria Fragnelli e Anna D'Elia, supportati dai versi poetici del noto giornalista Enzo Quarto, raccolti in un pregevole catalogo edito da La Nuova Mezzina.
Con l'avvio della stagione estiva e dei lavori di restauro e risanamento conservativo dei paramenti murari esterni e della torre campanaria della Parrocchia Santa Maria Assunta in Cattedrale, cambiano gli orari del Museo Diocesano, aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 21 con accesso gratuito alla mostra. Previste visite guidate il sabato sera alle ore 19,30 per i possessori della Card Tesori d'Arte Sacra.
I lavori di recupero del campanile, edificato agli inizi del Seicento e poi sopraelevato nel 1790, sono affidati alla ditta Rossi Restauri di Turi (Bari) e sostenuti dai contributi previsti dalla L.R. n.31/2001 – Interventi di ripristino Opere pubbliche o di pubblico interesse danneggiate da calamità naturali. Contributi agli investimenti a istituzioni Sociali Private.
La torre, che originariamente aveva alla base delle aperture ad arco e era isolata dal muro perimetrale della chiesa per almeno tre lati, già nel 1748 durante le fasi di ampliamento del Collegio dei Gesuiti venne accorpata alla struttura successivamente destinata al Seminario Vescovile ed oggi si espone sulla stradina che consente l'accesso al Museo ed alla Biblioteca diocesani, voluta da Mons. Antonucci sul finire del settecento, allorquando dopo l'espulsione dei Gesuiti dal Regno di Napoli, la chiesa dell'antico collegio divenne Cattedrale nel 1785.
Dal 1847 il campanile fu dotato di nuove e più grandi campane che torneranno presto ad accompagnare festosamente i viandanti di Via Entica della Chiesa, consegnando alle future generazioni un patrimonio di arte e di fede da conoscere e tutelare.
L'esposizione, composta di venti opere inedite sul tema della maternità, accostate a scatti fotografici di Roberto Lusito, si compone inoltre di diciassette disegni e delle opere facenti parte dell'esposizione permanente della struttura museale diocesana, oggetto della donazione dedicata alle due figlie Mara e Diana. I testi critici ed il catalogo sono a cura di Mons. Pietro Maria Fragnelli e Anna D'Elia, supportati dai versi poetici del noto giornalista Enzo Quarto, raccolti in un pregevole catalogo edito da La Nuova Mezzina.
Con l'avvio della stagione estiva e dei lavori di restauro e risanamento conservativo dei paramenti murari esterni e della torre campanaria della Parrocchia Santa Maria Assunta in Cattedrale, cambiano gli orari del Museo Diocesano, aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 21 con accesso gratuito alla mostra. Previste visite guidate il sabato sera alle ore 19,30 per i possessori della Card Tesori d'Arte Sacra.
I lavori di recupero del campanile, edificato agli inizi del Seicento e poi sopraelevato nel 1790, sono affidati alla ditta Rossi Restauri di Turi (Bari) e sostenuti dai contributi previsti dalla L.R. n.31/2001 – Interventi di ripristino Opere pubbliche o di pubblico interesse danneggiate da calamità naturali. Contributi agli investimenti a istituzioni Sociali Private.
La torre, che originariamente aveva alla base delle aperture ad arco e era isolata dal muro perimetrale della chiesa per almeno tre lati, già nel 1748 durante le fasi di ampliamento del Collegio dei Gesuiti venne accorpata alla struttura successivamente destinata al Seminario Vescovile ed oggi si espone sulla stradina che consente l'accesso al Museo ed alla Biblioteca diocesani, voluta da Mons. Antonucci sul finire del settecento, allorquando dopo l'espulsione dei Gesuiti dal Regno di Napoli, la chiesa dell'antico collegio divenne Cattedrale nel 1785.
Dal 1847 il campanile fu dotato di nuove e più grandi campane che torneranno presto ad accompagnare festosamente i viandanti di Via Entica della Chiesa, consegnando alle future generazioni un patrimonio di arte e di fede da conoscere e tutelare.