Politica
Referendum costituzionale: SI, Rifondazione e Comitando per la costituzione del comitato cittadino per il no
Assemblea pubblica alle ore 19 presso la sala stampa di Palazzo Giovene lunedì 24 ottobre
Molfetta - domenica 23 ottobre 2016
Il 4 dicembre voteremo non un leader o un partito, ma voteremo per la Costituzione e la forma di stato Stato nata dalla Resistenza antifascista.
Con la riforma costituzionale targata Renzi-Boschi la Repubblica parlamentare uscita dall' Assemblea costituente diventa un premierato assoluto, in cui il ruolo del Parlamento viene ridotto alla funzione di ratifica dei provvedimenti del Governo, in un quadro di generale soffocamento del ruolo delle autonomie regionali e locali.
Non è una riforma ma una deforma che sovverte il principio della sovranità popolare.
Il Governo privo di adeguati contrappesi parlamentari, con una Camera dei deputati composta da nominati e il un senato Senato della repubblica Repubblica ridotto a dopolavoro di lusso per i consiglieri regionali, potrà imporre qualsiasi scelta ai cittadini.
Ma con l'Italicum, la nuova legge elettorale, l'esito di ogni consultazione sarà segnato, grazie ad un enorme premio di maggioranza, circa il 54% dei seggi alla Camera, un solo partito, anche con soltanto 20% dei votanti, ovvero un'esigua minoranza del Paese, potrà otterrà le chiavi del governo Governo e della maggioranza parlamentare, eleggere il suo Presidente della Repubblica, scegliere la composizione della Corte costituzionale, condizionare la Magistratura.
Questa deforma costituzionale costituisce il punto d'arrivo di vent'anni di leggi elettorali ipermaggioritarie, privatizzazioni, precarietà, riforme delle pensioni che hanno impoverito l'Italia e modificato la costituzione materiale del nostro Paese.
Ora Renzi e il suo governo vogliono dare dignità costituzionale a questi stravolgimenti della costituzione Costituzione repubblicana e ridurre al silenzio ogni forma di opposizione.
Questi sono i temi dell'assemblea pubblica convocata per lunedì 24 ottobre alle ore 19 presso la sala stampa di Palazzo Giovene, con l'obiettivo della costituzione del comitato Comitato cittadino del No al referendum costituzionale, aperto a cittadini e movimenti che vogliano opporsi a questa manomissione della Costituzione repubblicana.
Con la riforma costituzionale targata Renzi-Boschi la Repubblica parlamentare uscita dall' Assemblea costituente diventa un premierato assoluto, in cui il ruolo del Parlamento viene ridotto alla funzione di ratifica dei provvedimenti del Governo, in un quadro di generale soffocamento del ruolo delle autonomie regionali e locali.
Non è una riforma ma una deforma che sovverte il principio della sovranità popolare.
Il Governo privo di adeguati contrappesi parlamentari, con una Camera dei deputati composta da nominati e il un senato Senato della repubblica Repubblica ridotto a dopolavoro di lusso per i consiglieri regionali, potrà imporre qualsiasi scelta ai cittadini.
Ma con l'Italicum, la nuova legge elettorale, l'esito di ogni consultazione sarà segnato, grazie ad un enorme premio di maggioranza, circa il 54% dei seggi alla Camera, un solo partito, anche con soltanto 20% dei votanti, ovvero un'esigua minoranza del Paese, potrà otterrà le chiavi del governo Governo e della maggioranza parlamentare, eleggere il suo Presidente della Repubblica, scegliere la composizione della Corte costituzionale, condizionare la Magistratura.
Questa deforma costituzionale costituisce il punto d'arrivo di vent'anni di leggi elettorali ipermaggioritarie, privatizzazioni, precarietà, riforme delle pensioni che hanno impoverito l'Italia e modificato la costituzione materiale del nostro Paese.
Ora Renzi e il suo governo vogliono dare dignità costituzionale a questi stravolgimenti della costituzione Costituzione repubblicana e ridurre al silenzio ogni forma di opposizione.
Questi sono i temi dell'assemblea pubblica convocata per lunedì 24 ottobre alle ore 19 presso la sala stampa di Palazzo Giovene, con l'obiettivo della costituzione del comitato Comitato cittadino del No al referendum costituzionale, aperto a cittadini e movimenti che vogliano opporsi a questa manomissione della Costituzione repubblicana.