Politica
Referendum costituzionale, se ne parla a Comitando
Primo appuntamento quest'oggi alle 19.30
Molfetta - martedì 28 giugno 2016
13.40 Comunicato Stampa
Con quale spirito avete lavorato all'assemblea costituente?
«Bisogna tener conto che uscivamo da poco tempo dall'immane catastrofe che è stata la guerra e che aveva distrutto il paese.
All'interno di questa c'era stato un rovesciamento di direzione politica dove si passò dal regime fascista, a quello breve di Badoglio fino all'occupazione vera e proprio tedesca riorganizzata attorno alla Repubblica di Salò. Fu il periodo più travagliato della nostra storia.
Eppure le idee forza del Paese, presenti nell'Assemblea Costituente, erano quelle di costruire una società più libera e più giusta, che non ripetesse gli orrori del fascismo e della guerra».
Con queste parole che, in una intervista, l'allora Presidente della Camera Nilde Lotti, una delle 21 donne elette il 2 giugno 1946 e nominata tra le 75 della Commissione per la Costituzione, racconta il moto con cui si intraprese quel percorso di confronto e lavoro lungo un anno e che portò alla firma della Carta Costituzionale il 27 dicembre 1947.
Da quella data in poi, il testo originario ha subito una serie di revisioni o emendamenti tramite le leggi costituzionali, atto normativo disciplinato dall'articolo 138.
Ben 38, infatti, sono le modifiche che, nel corso della sua storia, la Costituzione ha visto susseguirsi, eppure mai nessuna potrebbe stravolgere così tanto l'assetto del sistema politico della Repubblica come quella conosciuta come Riforma Renzi – Boschi.
Il testo, nel quale spicca il superamento formale del bicameralismo perfetto, uno dei punti su cui l'Assemblea Costituente era fermamente convinta assieme alla forma repubblicana e alla sovranità popolare, ha sin ora superato il vaglio da parte della Camera dei Deputati e del Senato ed è in attesa del referendum popolare confermativo che si terrà a Ottobre di quest'anno.
Molte sono le questioni che oggi portano a sostenere la campagna per il Si e per il No alla riforma con la nascita di comitati referendari, ma poca è la giusta ed equilibrata informazione che proviene da ambo le parti, oltre che una corretta analisi di come questa Costituzione stia diventando sempre meno robusta e sana a causa di uno sbilanciamento del potere esecutivo a discapito di quello legislativo e giudiziario.
Per queste ragioni Comitando ha deciso di organizzare una serie di incontri tematici sull'argomento, partendo dalle origini antifasciste della Costituzione.
Primo appuntamento martedì 28 giugno alle ore 19.30, presso la sua sede in Enrico De Nicola 12, assieme al Professor Pasquale Martino, componente del Direttivo Provinciale Anpi Bari.
Introdurrà la Prof.ssa Rossana De Gennaro.
«Bisogna tener conto che uscivamo da poco tempo dall'immane catastrofe che è stata la guerra e che aveva distrutto il paese.
All'interno di questa c'era stato un rovesciamento di direzione politica dove si passò dal regime fascista, a quello breve di Badoglio fino all'occupazione vera e proprio tedesca riorganizzata attorno alla Repubblica di Salò. Fu il periodo più travagliato della nostra storia.
Eppure le idee forza del Paese, presenti nell'Assemblea Costituente, erano quelle di costruire una società più libera e più giusta, che non ripetesse gli orrori del fascismo e della guerra».
Con queste parole che, in una intervista, l'allora Presidente della Camera Nilde Lotti, una delle 21 donne elette il 2 giugno 1946 e nominata tra le 75 della Commissione per la Costituzione, racconta il moto con cui si intraprese quel percorso di confronto e lavoro lungo un anno e che portò alla firma della Carta Costituzionale il 27 dicembre 1947.
Da quella data in poi, il testo originario ha subito una serie di revisioni o emendamenti tramite le leggi costituzionali, atto normativo disciplinato dall'articolo 138.
Ben 38, infatti, sono le modifiche che, nel corso della sua storia, la Costituzione ha visto susseguirsi, eppure mai nessuna potrebbe stravolgere così tanto l'assetto del sistema politico della Repubblica come quella conosciuta come Riforma Renzi – Boschi.
Il testo, nel quale spicca il superamento formale del bicameralismo perfetto, uno dei punti su cui l'Assemblea Costituente era fermamente convinta assieme alla forma repubblicana e alla sovranità popolare, ha sin ora superato il vaglio da parte della Camera dei Deputati e del Senato ed è in attesa del referendum popolare confermativo che si terrà a Ottobre di quest'anno.
Molte sono le questioni che oggi portano a sostenere la campagna per il Si e per il No alla riforma con la nascita di comitati referendari, ma poca è la giusta ed equilibrata informazione che proviene da ambo le parti, oltre che una corretta analisi di come questa Costituzione stia diventando sempre meno robusta e sana a causa di uno sbilanciamento del potere esecutivo a discapito di quello legislativo e giudiziario.
Per queste ragioni Comitando ha deciso di organizzare una serie di incontri tematici sull'argomento, partendo dalle origini antifasciste della Costituzione.
Primo appuntamento martedì 28 giugno alle ore 19.30, presso la sua sede in Enrico De Nicola 12, assieme al Professor Pasquale Martino, componente del Direttivo Provinciale Anpi Bari.
Introdurrà la Prof.ssa Rossana De Gennaro.