Politica
Referendum Costituzionale, il Comitato per il No tra i cittadini
Presidio informativo domani alle ore 11 su Corso Umberto
Molfetta - venerdì 4 novembre 2016
14.16
Un presidio informativo su Corso Umberto, a partire dalle ore 11 di domani, sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. A organizzarlo il Comitato per il No, costituitosi in città da qualche tempo.
«Invitiamo a partecipare tutti i cittadini che vogliono informarsi e tutti coloro che vogliono far sentire il proprio dissenso nei confronti di una "deforma" approvata da un parlamento di nominati con una legge elettorale "porcellum" dichiarata incostituzionale», scrivono gli attivisti.
«Una riforma voluta, anzi imposta al parlamento dal governo, che ora vuole utilizzare il referendum a fini plebiscitari. Il combinato disposto delle pretese riforme della Costituzione e della legge elettorale cambiano la sostanza della nostra Repubblica, fondata sulla centralità del Parlamento e avviano un processo che punta alla instaurazione di una sorta di premierato assoluto. Senza più contro-poteri esterni (il Senato) né effettivi contro-poteri interni alla Camera dei deputati, e quindi capace di imporre – senza mediazioni parlamentari – le scelte politiche ai cittadini, ridotti a votare ogni 5 anni senza più la possibilità di farsi sentire efficacemente per il tramite dei partiti presenti in Parlamento» è ancora il pensiero del Comitato per il No di Molfetta.
«Invitiamo a partecipare tutti i cittadini che vogliono informarsi e tutti coloro che vogliono far sentire il proprio dissenso nei confronti di una "deforma" approvata da un parlamento di nominati con una legge elettorale "porcellum" dichiarata incostituzionale», scrivono gli attivisti.
«Una riforma voluta, anzi imposta al parlamento dal governo, che ora vuole utilizzare il referendum a fini plebiscitari. Il combinato disposto delle pretese riforme della Costituzione e della legge elettorale cambiano la sostanza della nostra Repubblica, fondata sulla centralità del Parlamento e avviano un processo che punta alla instaurazione di una sorta di premierato assoluto. Senza più contro-poteri esterni (il Senato) né effettivi contro-poteri interni alla Camera dei deputati, e quindi capace di imporre – senza mediazioni parlamentari – le scelte politiche ai cittadini, ridotti a votare ogni 5 anni senza più la possibilità di farsi sentire efficacemente per il tramite dei partiti presenti in Parlamento» è ancora il pensiero del Comitato per il No di Molfetta.