Cronaca
Rapinatore torna nel Despar già "visitato"
L'episodio più recente, ieri sera, nello stesso market di via Rattazzi, colpito il 6 marzo scorso
Molfetta - sabato 18 marzo 2017
12.39
A undici giorni di distanza, è tornato. Un "assalto" vecchio stile, a volto coperto e armato di coltello, da parte di un rapinatore solitario che ieri ha messo a segno una rapina ai danni del supermercato Despar in via Rattazzi.
L'uomo ha fatto irruzione intorno all'ora di chiusura nel supermarket, quando ormai non vi erano che un manciata di clienti e i commessi. Sotto la minaccia della lama, ha costretto la cassiera a consegnare la somma contenuta nel registratore di cassa: un importo non ancora quantificato. Arraffato il bottino, si è dileguato. Ma nessuno, almeno al momento, è stato in grado di riferire se il malvivente sia fuggiti a piedi lungo le vie adiacenti, o a bordo di un mezzo.
Sul posto, intanto, attivata da una chiamata al numero 112, è stata fatta giungere una gazzella dei Carabinieri. I militari della Compagnia di Molfetta, esattamente come lo scorso 6 marzo, quando un rapinatore solitario ha colpito ancora, si sono messi sulle tracce dell'autore del gesto, senza escludere che possa trattarsi dello stesso malfattore. Anche la settimana scorsa, infatti, ad agire è stato un solo bandito, a volto coperto, ma stavolta senza mostrare armi.
A dare forza all'ipotesi di un collegamento tra i due colpi ci sono gli elementi principali della ricostruzione delle due rapine. L'identikit del malvivente e la dinamica abbastanza simile fanno pensare che dietro alle due rapine ci possa essere la stessa firma. E per trovare conferma a questa o ad altre ipotesi investigative, gli inquirenti molfettesi stanno esaminando i filmati delle telecamere installate all'interno ed all'esterno del Despar di via Rattazzi.
Sperando di scorgere chiaramente i lineamenti del suo volto, l'abbigliamento utilizzato e di individuare eventuali targhe sospette. Il malvivente, dopo aver arraffato i contanti, è scappato a piedi. Ed è possibile che un complice lo stesse attendendo in auto per la fuga. Ecco perché le telecamere di sorveglianza potrebbero essere un aiuto importante.
L'uomo ha fatto irruzione intorno all'ora di chiusura nel supermarket, quando ormai non vi erano che un manciata di clienti e i commessi. Sotto la minaccia della lama, ha costretto la cassiera a consegnare la somma contenuta nel registratore di cassa: un importo non ancora quantificato. Arraffato il bottino, si è dileguato. Ma nessuno, almeno al momento, è stato in grado di riferire se il malvivente sia fuggiti a piedi lungo le vie adiacenti, o a bordo di un mezzo.
Sul posto, intanto, attivata da una chiamata al numero 112, è stata fatta giungere una gazzella dei Carabinieri. I militari della Compagnia di Molfetta, esattamente come lo scorso 6 marzo, quando un rapinatore solitario ha colpito ancora, si sono messi sulle tracce dell'autore del gesto, senza escludere che possa trattarsi dello stesso malfattore. Anche la settimana scorsa, infatti, ad agire è stato un solo bandito, a volto coperto, ma stavolta senza mostrare armi.
A dare forza all'ipotesi di un collegamento tra i due colpi ci sono gli elementi principali della ricostruzione delle due rapine. L'identikit del malvivente e la dinamica abbastanza simile fanno pensare che dietro alle due rapine ci possa essere la stessa firma. E per trovare conferma a questa o ad altre ipotesi investigative, gli inquirenti molfettesi stanno esaminando i filmati delle telecamere installate all'interno ed all'esterno del Despar di via Rattazzi.
Sperando di scorgere chiaramente i lineamenti del suo volto, l'abbigliamento utilizzato e di individuare eventuali targhe sospette. Il malvivente, dopo aver arraffato i contanti, è scappato a piedi. Ed è possibile che un complice lo stesse attendendo in auto per la fuga. Ecco perché le telecamere di sorveglianza potrebbero essere un aiuto importante.