Politica
Rallentano i lavori del tavolo del centrosinistra molfettese
Dopo l'esito del Referendum, le forze della ex maggioranza si sono ritrovate, ma restano distanti su una nuova posizione del PD
Molfetta - mercoledì 14 dicembre 2016
9.01
Da mesi vanno avanti con una certa frequenza gli incontri del tavolo del centrosinistra molfettese, dove i partiti della ex maggioranza, PD, Rifondazione Comunista, Linea Diritta, SEL e DeP, si stanno confrontando sulla possibilità di instaurare un cammino che li porti unitamente alle prossime amministrative.
Dopo la pausa del Referendum, che aveva già visto i partiti in oggetto trovarsi su posizioni differenti, e quella forzata per l'elezione del nuovo direttivo del PD molfettese, nei primi giorni di questa settimana i rappresentanti delle varie forze politiche si sono ritrovati presso la sede di Rifondazione Comunista, in p.zza Paradiso, dove tutti, tranne Linea Diritta, si sono seduti per discutere di una novità per nulla trascurabile.
La nuova segreteria del PD ha presentato infatti, in maniera chiara e sincera, una proposta concreta, che seppur già si subodorava, è stata resa solo ora palese: l'idea consisterebbe nel non escludere un allargamento al centro di quella che dovrebbe essere la prossima coalizione di centrosinistra.
Facile pensare che i nuovi soggetti coinvolti potrebbero essere, ad esempio, le sei liste centriste che si sono presentate alcune settimane fa in città.
Il nuovo, ed eventuale, allargamento dovrebbe quindi ricalcare in qualche maniera ciò che è accaduto alle scorse regionali, dove la coalizione che ha sostenuto, e sostiene, Emiliano andava da un largo centro fino ad una sinistra moderata e progressista. Ovviamente non tutti i partiti hanno positivamente preso in considerazione l'idea.
Su tutti Rifondazione Comunista, che è sicuramente il partito più fedele ad una linea politica intransigente e spostata a sinistra più che al centro. Anche SI sembra non abbia preso di buon grado la proposta. Più possibilista invece DeP, che tra l'altro vive in questi giorni insistenti voci di rientro nel PD da parte di alcuni suoi membri.
Il tavolo si è così congelato e rinviato a data da destinarsi, in modo che le varie segreterie politiche possano decidere in merito ai nuovi scenari proposti.
L'aria che si respira non è però delle più possibiliste e non è quindi da escludersi che la proposta del PD possa dare il via ad un'azione che faccia prendere strade diverse ad alcuni partiti della ex maggioranza.
Dopo la pausa del Referendum, che aveva già visto i partiti in oggetto trovarsi su posizioni differenti, e quella forzata per l'elezione del nuovo direttivo del PD molfettese, nei primi giorni di questa settimana i rappresentanti delle varie forze politiche si sono ritrovati presso la sede di Rifondazione Comunista, in p.zza Paradiso, dove tutti, tranne Linea Diritta, si sono seduti per discutere di una novità per nulla trascurabile.
La nuova segreteria del PD ha presentato infatti, in maniera chiara e sincera, una proposta concreta, che seppur già si subodorava, è stata resa solo ora palese: l'idea consisterebbe nel non escludere un allargamento al centro di quella che dovrebbe essere la prossima coalizione di centrosinistra.
Facile pensare che i nuovi soggetti coinvolti potrebbero essere, ad esempio, le sei liste centriste che si sono presentate alcune settimane fa in città.
Il nuovo, ed eventuale, allargamento dovrebbe quindi ricalcare in qualche maniera ciò che è accaduto alle scorse regionali, dove la coalizione che ha sostenuto, e sostiene, Emiliano andava da un largo centro fino ad una sinistra moderata e progressista. Ovviamente non tutti i partiti hanno positivamente preso in considerazione l'idea.
Su tutti Rifondazione Comunista, che è sicuramente il partito più fedele ad una linea politica intransigente e spostata a sinistra più che al centro. Anche SI sembra non abbia preso di buon grado la proposta. Più possibilista invece DeP, che tra l'altro vive in questi giorni insistenti voci di rientro nel PD da parte di alcuni suoi membri.
Il tavolo si è così congelato e rinviato a data da destinarsi, in modo che le varie segreterie politiche possano decidere in merito ai nuovi scenari proposti.
L'aria che si respira non è però delle più possibiliste e non è quindi da escludersi che la proposta del PD possa dare il via ad un'azione che faccia prendere strade diverse ad alcuni partiti della ex maggioranza.