Cultura, Eventi e Spettacolo
Pubblico in delirio per il concerto Pink Floyd, la storia, la leggenda
Orchestra della Magna Grecia e Dna Tribute fanno vibrare il Gran Teatro di Miragica
Molfetta - lunedì 25 maggio 2015
8.05
E' stato un crescendo di emozioni. Un viaggio nel tempo sulle note che hanno accompagnato cinquant'anni di storia. Dal 1965, anno di nascita dei Pink Floyd (sia pure in fase embrionale) al 2015, anzi, al 2014 anno in cui quel che resta della storica formazione immette sul mercato l'ultimo lavoro per tributare un omaggio ad uno dei suoi fondatori volato in cielo per suonare con gli angeli.
Due ore di musica. Un concerto ipnotico, da brividi. E il Gran Teatro di Miragica, gremito, si trasforma, per una notte, in un'arena per grandi eventi. Irripetibile. Tre voci recitanti. Le immagini che raccontano la storia del Novecento e quella dei Pink Floyd, con i Dna, (Alessandro Carletti, Paolo Fiorini, David Mancinelli, Marco Mannini, Gianni Zitti, Daniela Canova, Nunzia Senigagliesi, Roberto Riminucci) una tra le più quotate Tribute band italiane che, con l'orchestra sinfonica della Magna Grecia, si fondono in un insieme armonico un affascinante percorso scandito dai testi di Claudio Salvi (che ha ideato lo spettacolo).
Sul palco i musicisti dell'Orchestra Ico della Magna Grecia, sono diretti dal maestro Roberto Molinelli che ha anche scritto gli arrangiamenti dei 12 brani in programma, tra gli altri, Shine on your crazy diamond, The great gig in the Sky e Money, Wish you were here a Learning to fly, High Hopes, Confortably numb, Speake to me–Breath-Time, Run Like Hell, The wall.
E alla fine standing ovation con il pubblico presente che, in piedi, applaude per dieci minuti ininterrottamente. E fazzoletti per asciugare le lacrime che rigano il volto di alcuni spettatori. Il concerto si conclude così. Anzi no. L'orchestra e la band si concedono. Per un ultimo brano. Sono trascorse oltre due ore. Sono volate.
Il concerto proposto rientrava nel cartellone della stagione concertistica della Fondazione Valente, realizzata sotto l'egida del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il patrocinio del Comune di Molfetta.
Due ore di musica. Un concerto ipnotico, da brividi. E il Gran Teatro di Miragica, gremito, si trasforma, per una notte, in un'arena per grandi eventi. Irripetibile. Tre voci recitanti. Le immagini che raccontano la storia del Novecento e quella dei Pink Floyd, con i Dna, (Alessandro Carletti, Paolo Fiorini, David Mancinelli, Marco Mannini, Gianni Zitti, Daniela Canova, Nunzia Senigagliesi, Roberto Riminucci) una tra le più quotate Tribute band italiane che, con l'orchestra sinfonica della Magna Grecia, si fondono in un insieme armonico un affascinante percorso scandito dai testi di Claudio Salvi (che ha ideato lo spettacolo).
Sul palco i musicisti dell'Orchestra Ico della Magna Grecia, sono diretti dal maestro Roberto Molinelli che ha anche scritto gli arrangiamenti dei 12 brani in programma, tra gli altri, Shine on your crazy diamond, The great gig in the Sky e Money, Wish you were here a Learning to fly, High Hopes, Confortably numb, Speake to me–Breath-Time, Run Like Hell, The wall.
E alla fine standing ovation con il pubblico presente che, in piedi, applaude per dieci minuti ininterrottamente. E fazzoletti per asciugare le lacrime che rigano il volto di alcuni spettatori. Il concerto si conclude così. Anzi no. L'orchestra e la band si concedono. Per un ultimo brano. Sono trascorse oltre due ore. Sono volate.
Il concerto proposto rientrava nel cartellone della stagione concertistica della Fondazione Valente, realizzata sotto l'egida del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il patrocinio del Comune di Molfetta.