Protesta delle marinerie pugliesi, Minervini riscrive al ministro Bellanova
La missiva del Sindaco: «La questione è di massima urgenza»
Molfetta - mercoledì 9 ottobre 2019
11.29
Il Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini torna a scrivere una lettera al ministro Politiche agricole e della pesca Teresa Bellanova, dopo quella già inviata in data 4 ottobre. La decisione è stata presa in seguito alla manifestazione di protesta delle marinerie pugliesi, tenutasi a Bari l'8 ottobre 2019.
Questo è il testo della seconda missiva indirizzata al ministro: «In riferimento alla mia precedente nota prot. n. 60781 del 3 ottobre 2019 inviata a mezzo pec, che si allega in copia, sono a sollecitarLe un incontro con urgenza e nel luogo e nelle modalità che Lei vorrà indicarmi. Date le ultime proteste e lo stato di alta agitazione in cui versano le nostre marinerie, come da ultime notizie riportate in data 8 ottobre 2019 in cui a Bari si è svolta una protesta delle marinerie da tutta la Puglia. La questione è di massima urgenza stante la difficoltà estrema delle marinerie, condizione per la quale rimane estremamente difficile la gestione di tale situazione. La prego pertanto di concordare con cortese estrema urgenza un incontro sulla questione».
Il primo cittadino molfettese è anche intervenuto anche sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno, spiegando di aver ascoltato le rimostranze dei pescatori perché un sindaco ha il dovere di assorbire la rabbia e di incanalarla verso i giusti binari. Il prossimo passo sarà quello di incontrare il ministro Teresa Bellanova e aprire, anche su scala europea, un tavolo che attenui le misure sanzionatorie del settore ittico. Ovviamente, netta la condanna alla successiva violenza della protesta perché i gesti violenti sono sempre inammissibili. Difficile dunque la situazione per Molfetta, visto che ci sono quarantacinque barche, ciascuna con quattro, cinque elementi di equipaggio: dunque sono molte le famiglie che vengono messe a rischio, in quanto i pescatori non percepiscono guadagni da ormai due mesi.
Questo è il testo della seconda missiva indirizzata al ministro: «In riferimento alla mia precedente nota prot. n. 60781 del 3 ottobre 2019 inviata a mezzo pec, che si allega in copia, sono a sollecitarLe un incontro con urgenza e nel luogo e nelle modalità che Lei vorrà indicarmi. Date le ultime proteste e lo stato di alta agitazione in cui versano le nostre marinerie, come da ultime notizie riportate in data 8 ottobre 2019 in cui a Bari si è svolta una protesta delle marinerie da tutta la Puglia. La questione è di massima urgenza stante la difficoltà estrema delle marinerie, condizione per la quale rimane estremamente difficile la gestione di tale situazione. La prego pertanto di concordare con cortese estrema urgenza un incontro sulla questione».
Il primo cittadino molfettese è anche intervenuto anche sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno, spiegando di aver ascoltato le rimostranze dei pescatori perché un sindaco ha il dovere di assorbire la rabbia e di incanalarla verso i giusti binari. Il prossimo passo sarà quello di incontrare il ministro Teresa Bellanova e aprire, anche su scala europea, un tavolo che attenui le misure sanzionatorie del settore ittico. Ovviamente, netta la condanna alla successiva violenza della protesta perché i gesti violenti sono sempre inammissibili. Difficile dunque la situazione per Molfetta, visto che ci sono quarantacinque barche, ciascuna con quattro, cinque elementi di equipaggio: dunque sono molte le famiglie che vengono messe a rischio, in quanto i pescatori non percepiscono guadagni da ormai due mesi.