Cronaca
Processo del "torrino": assolti perchè il fatto non sussiste
Si è concluso il processo a carico di Azzollini e del ex capo Utc Altomare
Molfetta - giovedì 4 febbraio 2016
23.34
L'ex sindaco di Molfetta Antonio Azzollini e l'ex dirigente dell'ufficio tecnico Rocco Altomare sono stati assolti nel processo sul cosiddetto "torrino" realizzato a pochi passi dal Duomo e di proprietà di Annalisa Nanna.
Per il tribunale di Trani i fatti non sussitono. Oltre alla difesa degli imputati, anche il pubblico ministero Antonio Savasta ha chiesto l'assoluzione di Altomare ed Azzollini, che nel 2013 furono rinviati a giudizio su richiesta del Pubblico Ministero Michele Ruggiero.
Azzollini ed Altomare sei anni fa furono accusati di concorso in abuso d'ufficio per una pratica edilizia relativa ai lavori di ristrutturazione del pregevole immobile nel centro storico cittadino. Altomare nel processo era imputato anche di calunnia. Secondo l'accusa formulata da Ruggiero, sia Altomare che Azzollini, "in esecuzione di un medesimo disegno criminoso" avrebbero arrecato "intenzionalmente e ripetutamente danni ingiusti all'avvocato Nanna adottando nei suoi confronti una serie di atti amministrativi illegittimi ed abusivi. Atti materialmente emessi da Altomare ma da questi adottati su sollecitazione di Azzollini – apprezzabile in termini di concorso morale – per ostacolare, interdire e comunque rallentare pretestuosamente i lavori edilizi di ristrutturazione", benché gli imputati fossero consapevoli della regolarità delle opere eseguite dall'avv. Nanna.
Con ordinanze di Giugno 2010 fu intimata la sospensione di ogni attività edilizia all'immobile; l'ultimo dei 3 provvedimenti interessò anche l'appartamento al primo piano di proprietà dell'avvocato Rocco Nanna, padre di Annalisa: entrambi erano costituiti parte civile.
Altomare, inoltre, denunziò l'avv. Annalisa Nanna che per qualche tempo fu indagata per presunti reati di abusivismo edilizio per poi vedere archiviata l'accusa a suo carico. Ciò, conseguentemente, determinò a carico di Altomare l'ulteriore accusa di calunnia, da cui l'ex capo dell'Utc è stato assolto.
Per il tribunale di Trani i fatti non sussitono. Oltre alla difesa degli imputati, anche il pubblico ministero Antonio Savasta ha chiesto l'assoluzione di Altomare ed Azzollini, che nel 2013 furono rinviati a giudizio su richiesta del Pubblico Ministero Michele Ruggiero.
Azzollini ed Altomare sei anni fa furono accusati di concorso in abuso d'ufficio per una pratica edilizia relativa ai lavori di ristrutturazione del pregevole immobile nel centro storico cittadino. Altomare nel processo era imputato anche di calunnia. Secondo l'accusa formulata da Ruggiero, sia Altomare che Azzollini, "in esecuzione di un medesimo disegno criminoso" avrebbero arrecato "intenzionalmente e ripetutamente danni ingiusti all'avvocato Nanna adottando nei suoi confronti una serie di atti amministrativi illegittimi ed abusivi. Atti materialmente emessi da Altomare ma da questi adottati su sollecitazione di Azzollini – apprezzabile in termini di concorso morale – per ostacolare, interdire e comunque rallentare pretestuosamente i lavori edilizi di ristrutturazione", benché gli imputati fossero consapevoli della regolarità delle opere eseguite dall'avv. Nanna.
Con ordinanze di Giugno 2010 fu intimata la sospensione di ogni attività edilizia all'immobile; l'ultimo dei 3 provvedimenti interessò anche l'appartamento al primo piano di proprietà dell'avvocato Rocco Nanna, padre di Annalisa: entrambi erano costituiti parte civile.
Altomare, inoltre, denunziò l'avv. Annalisa Nanna che per qualche tempo fu indagata per presunti reati di abusivismo edilizio per poi vedere archiviata l'accusa a suo carico. Ciò, conseguentemente, determinò a carico di Altomare l'ulteriore accusa di calunnia, da cui l'ex capo dell'Utc è stato assolto.