Cronaca
Processo Cipriani, appellata la sentenza di condanna. La famiglia si oppone
Nell'incidente perse la vita la violinista e altri due giovani rimasero feriti
Molfetta - venerdì 10 febbraio 2017
9.33
Dopo il giudizio di primo grado davanti al Tribunale Penale di Matera, conclusosi lo scorso 30 settembre con la sentenza di condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione per Dariusz Jan Trebacz, il processo per la morte di Gabriella Cipriani arriva davanti alla Corte d'Appello.
Infatti, il difensore d'ufficio dell'autotrasportare polacco che, in stato di ebbrezza, provocò l'impatto fatale il 16 maggio 2014 sulla strada statale 7 in direzione del capoluogo lucano, ha proposto impugnazione del provvedimento al fine di ottenere la riduzione della pena.
Alla richiesta si è opposta la famiglia, tramite il proprio legale l'Avv. Bepi Maralfa: secondo i parenti di Gabriella la sentenza di condanna va appellata perchè la pena è troppo lieve.
Trebacz non si è mai presentato davanti ai giudici; nelle ore immediatamente successive, l'uomo ritornò in Polonia senza più fare ritorno in Italia.
Infatti, il difensore d'ufficio dell'autotrasportare polacco che, in stato di ebbrezza, provocò l'impatto fatale il 16 maggio 2014 sulla strada statale 7 in direzione del capoluogo lucano, ha proposto impugnazione del provvedimento al fine di ottenere la riduzione della pena.
Alla richiesta si è opposta la famiglia, tramite il proprio legale l'Avv. Bepi Maralfa: secondo i parenti di Gabriella la sentenza di condanna va appellata perchè la pena è troppo lieve.
Trebacz non si è mai presentato davanti ai giudici; nelle ore immediatamente successive, l'uomo ritornò in Polonia senza più fare ritorno in Italia.