Cronaca
Processo American Express. Slitta l'udienza
Tutto rinviato al 27 novembre per difetto di notifica
Molfetta - venerdì 19 settembre 2014
8.16
Le indagini furono avviate nell'estate del 2008 con la denuncia di un maresciallo della Guardia di Finanza di Molfetta dettosi tartassato dalla revolving di American Express.
Rinviato al 27 novembre prossimo, per difetto di notifica, l'udienza, prevista nella giornata di ieri, del processo che vede coinvolti Giglio Del Borgo, direttore generale e rappresentante legale di American Express Service Europe Limited per l'Italia e responsabile area carte e viaggi dal 2005 al 12 marzo 2008; Massimo Quarra, con lo stesso ruolo di Del Borgo dal 12 marzo 2008 in poi; e Francesco Fontana, rappresentante legale dell'American Express Service Europe Limited, dirigente dell'area ufficio legale, Melissa Perinetti, dirigente dell'area prodotti carte di American Express e Daniele Di Febo, dirigente della "Area Compliance", settore che cura la conformità alla normativa italiana dei prodotti della banca americana.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di concorso in usura, truffa e tentata truffa. Nel procedimento si sono costituiti parte civile l'Adusbef e quattro delle dieci persone dalle cui querele prese origine l'inchiesta del pubblico ministero Michele Ruggiero. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero "Amex" avrebbe conseguito un ingiusto vantaggio patrimoniale grazie ad artifizi e raggiri ed a clausole contrattuali insidiose e poco chiare.
Rinviato al 27 novembre prossimo, per difetto di notifica, l'udienza, prevista nella giornata di ieri, del processo che vede coinvolti Giglio Del Borgo, direttore generale e rappresentante legale di American Express Service Europe Limited per l'Italia e responsabile area carte e viaggi dal 2005 al 12 marzo 2008; Massimo Quarra, con lo stesso ruolo di Del Borgo dal 12 marzo 2008 in poi; e Francesco Fontana, rappresentante legale dell'American Express Service Europe Limited, dirigente dell'area ufficio legale, Melissa Perinetti, dirigente dell'area prodotti carte di American Express e Daniele Di Febo, dirigente della "Area Compliance", settore che cura la conformità alla normativa italiana dei prodotti della banca americana.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di concorso in usura, truffa e tentata truffa. Nel procedimento si sono costituiti parte civile l'Adusbef e quattro delle dieci persone dalle cui querele prese origine l'inchiesta del pubblico ministero Michele Ruggiero. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero "Amex" avrebbe conseguito un ingiusto vantaggio patrimoniale grazie ad artifizi e raggiri ed a clausole contrattuali insidiose e poco chiare.