Cultura, Eventi e Spettacolo
Primo Reggiani e Remo Girone si raccontano sul set de “La ragazza dei miei sogni”
Due attori, due generazioni a confronto
Molfetta - venerdì 27 febbraio 2015
9.49
Primo Reggiani (nella foto) e Remo Girone sono gli attori forse più noti del cast "La ragazza dei miei sogni", il film è prodotto da Corrado Azzollini e la regia è affidata a Saverio Di Biagio.
La storia è tratta dal romanzo di Francesco Dimitri, autore del soggetto e co-autore della sceneggiatura.
Il film in uscita a novembre del 2015 si appresta a conquistare non solo il pubblico giovane ma anche gli adulti con una storia d' amore basata sull'intrigo e sul potere seduttivo dell'ambiguità e del mistero.
Le riprese continueranno fino al 7 marzo tra Giovinazzo, Bari, Molfetta e Bisceglie. Durante la conferenza stampa del film a Giovinazzo, Primo Reggiani e Remo Girone hanno risposto alle nostre domande.
Primo Reggiani quali sono i luoghi della Puglia che ti hanno colpito?
Bari mi piace sin da piccolo perchè raccoglie i ricordi più belli come il Natale, la festa di San Nicola, i sapori, gli odori degli ulivi. Inoltre, è una città che mi riporta indietro nel tempo a quando ero fidanzato con una ragazza barese. Poi, ho un trullo a Ostuni e amo gli odori della terra. Lo storico zoo di Fasano mi colpisce perché gli animali sono in libertà. E ancora Polignano, Lecce, il Salento sono realtà bellissime, ricche di bellezze naturali, di cultura, di vita. La terra e la gente della Puglia sono importanti nella mia vita.
Quali sono le differenze e le somiglianze tra i romani e i baresi?
La generosità, la simpatia, l'essere irriverente sono componenti presenti sia tra i romani sia tra i baresi. Il Sud dimostra di essere più aperto, generoso, caloroso rispetto alle altre regioni.
Come nasce la passione per il cinema?
La passione per il cinema è nata guardando i film francesi, americani e la commedia all'italiana di Vittorio De Sica.
Progetti futuri?
Ci sono progetti per il teatro. Per scaramanzia non accenno nulla.
Remo Girone un consiglio per i giovani che vogliono intraprendere il mestiere dell'attore?
Bisogna studiare, prepararsi al mestiere che si desidera intraprendere ma bisogna crederci nella propria passione. E' importante per l'attore studiare all'Accademia per apprendere le tecniche della recitazione e per mettere alla prova la determinazione e la tenacia. Si deve essere dotati di talento e di una grande preparazione per affrontare la competizione e il mondo del lavoro sia dell'attore sia di qualsiasi altro mestiere.
Le città pugliesi che ti hanno suscitato un'emozione particolare?
Da ragazzo ho trascorso molte vacanze in Puglia come a Cisternino. Poi, sono stato a Gallipoli per una tournèe teatrale. Inoltre, non sono riuscito a preparare l'ultimo esame universitario presso l'Università di Bari perché in quel periodo ho iniziato il mio percorso all'Accademia nazionale d'Arte drammatica Silvio D'amico.
Quando nasce la sua passione per il cinema e il teatro?
La passione è nata in teatro all'età di cinque anni quando ho ballato un minuetto con una ragazzina. In seguito, ho visto molti film e ho iniziato a recitare. Di lì è partita la voglia di intraprendere questo mestiere difficile perché è fatto di sacrifici, di difficoltà ma di tanta passione.
La storia è tratta dal romanzo di Francesco Dimitri, autore del soggetto e co-autore della sceneggiatura.
Il film in uscita a novembre del 2015 si appresta a conquistare non solo il pubblico giovane ma anche gli adulti con una storia d' amore basata sull'intrigo e sul potere seduttivo dell'ambiguità e del mistero.
Le riprese continueranno fino al 7 marzo tra Giovinazzo, Bari, Molfetta e Bisceglie. Durante la conferenza stampa del film a Giovinazzo, Primo Reggiani e Remo Girone hanno risposto alle nostre domande.
Primo Reggiani quali sono i luoghi della Puglia che ti hanno colpito?
Bari mi piace sin da piccolo perchè raccoglie i ricordi più belli come il Natale, la festa di San Nicola, i sapori, gli odori degli ulivi. Inoltre, è una città che mi riporta indietro nel tempo a quando ero fidanzato con una ragazza barese. Poi, ho un trullo a Ostuni e amo gli odori della terra. Lo storico zoo di Fasano mi colpisce perché gli animali sono in libertà. E ancora Polignano, Lecce, il Salento sono realtà bellissime, ricche di bellezze naturali, di cultura, di vita. La terra e la gente della Puglia sono importanti nella mia vita.
Quali sono le differenze e le somiglianze tra i romani e i baresi?
La generosità, la simpatia, l'essere irriverente sono componenti presenti sia tra i romani sia tra i baresi. Il Sud dimostra di essere più aperto, generoso, caloroso rispetto alle altre regioni.
Come nasce la passione per il cinema?
La passione per il cinema è nata guardando i film francesi, americani e la commedia all'italiana di Vittorio De Sica.
Progetti futuri?
Ci sono progetti per il teatro. Per scaramanzia non accenno nulla.
Remo Girone un consiglio per i giovani che vogliono intraprendere il mestiere dell'attore?
Bisogna studiare, prepararsi al mestiere che si desidera intraprendere ma bisogna crederci nella propria passione. E' importante per l'attore studiare all'Accademia per apprendere le tecniche della recitazione e per mettere alla prova la determinazione e la tenacia. Si deve essere dotati di talento e di una grande preparazione per affrontare la competizione e il mondo del lavoro sia dell'attore sia di qualsiasi altro mestiere.
Le città pugliesi che ti hanno suscitato un'emozione particolare?
Da ragazzo ho trascorso molte vacanze in Puglia come a Cisternino. Poi, sono stato a Gallipoli per una tournèe teatrale. Inoltre, non sono riuscito a preparare l'ultimo esame universitario presso l'Università di Bari perché in quel periodo ho iniziato il mio percorso all'Accademia nazionale d'Arte drammatica Silvio D'amico.
Quando nasce la sua passione per il cinema e il teatro?
La passione è nata in teatro all'età di cinque anni quando ho ballato un minuetto con una ragazzina. In seguito, ho visto molti film e ho iniziato a recitare. Di lì è partita la voglia di intraprendere questo mestiere difficile perché è fatto di sacrifici, di difficoltà ma di tanta passione.