Vita di città
Presto una via intitolata ad Angelo Ribera
Lo ha annunciato il sindaco in occasione dell’Angelo Day
Molfetta - giovedì 14 agosto 2014
7.45
A Molfetta, nei quartieri nuovi, sarà intitolata una strada al musicista e chitarrista molfettese Angelo Ribera, a dieci anni dalla scomparsa.
E' stato proprio il sindaco Paola Natalicchio ad annunciarlo prima dell'inizio del concerto "Angelo Day", presso l'Anfiteatro di Ponente. La notizia non poteva che riempire i cuori di gioia dei figli di Angelo che, ogni anno, organizzano in onore del loro papà un concerto per preservare la memoria e tramandare alle future generazioni il ricordo.
Il concerto, giunto alla sesta edizione, ha visto come protagonista il gruppo degli «8° scalo» capitanati dal figlio Corrado, chitarrista come suo padre. Con lui l'altra chitarra di Cristian Camardella, le tastiere di Dionisio Bellifemine, la batteria di Sergio De Marco, il basso di Leo Lunanuova e le voci di Gabriella Aruanno e Lele Camardella.
La band ha eseguito musiche degli anni 60, 70 e 80 spaziando in un ricco repertorio che è andato dai classici e che hanno fatto la storia della musica dance, a brani più melodici. Il pubblico si è divertito, ha rivissuto le atmosfere di quegli anni, è tornato indietro nel tempo, mentre i più giovani, hanno conosciuto le canzoni che hanno caratterizzato una generazione. A presentare la serata Lucia Catacchio che, insieme alla sua radio è stata partner dell'evento. Sul palco è poi salito Gianni Amato che, per volere della famiglia e per lasciare una traccia indelebile, ha curato la pubblicazione di un libricino che ripercorre la vita e la carriera musicale di angelo Ribera. Ci sono le foto dei suoi concerti, dei gruppi anche molto noti con cui ha suonato, i suoi strumenti:dalle chitarre al mandolino al contrabbasso. Angelo
Ribera, classe 1932, autodidatta, era conosciuto a Molfetta e fuori, proprio per aver accompagnato importanti voci del panorama musicale di allora. Molti dei giovani chitarristi si sono formati grazie alle sue lezioni. Anche i figli Vito e Corrado hanno seguito le sue orme e nel suo nome organizzano eventi musicali in cui mettono in luce e fanno conoscere giovani talenti musicali come quello di Annie Ambrosi, dotata cantante che ha eseguito un brano dedicandolo al suo papà recentemente scomparso in un incidente stradale.
Il concerto è stato un concentrato di ritmo, melodia, ricordi, buona e bella musica, pubblico numeroso e coinvolto e tanta emozione da parte dei familiari che sentono il loro papà presente sul palco grazie ad una sua gigantografia. Unica nota stonata, visto che si tratta di musica, il volume un po' troppo alto delle casse che non faceva apprezzare in pieno le voci e la musica, coprendo le esecuzioni.
E' stato proprio il sindaco Paola Natalicchio ad annunciarlo prima dell'inizio del concerto "Angelo Day", presso l'Anfiteatro di Ponente. La notizia non poteva che riempire i cuori di gioia dei figli di Angelo che, ogni anno, organizzano in onore del loro papà un concerto per preservare la memoria e tramandare alle future generazioni il ricordo.
Il concerto, giunto alla sesta edizione, ha visto come protagonista il gruppo degli «8° scalo» capitanati dal figlio Corrado, chitarrista come suo padre. Con lui l'altra chitarra di Cristian Camardella, le tastiere di Dionisio Bellifemine, la batteria di Sergio De Marco, il basso di Leo Lunanuova e le voci di Gabriella Aruanno e Lele Camardella.
La band ha eseguito musiche degli anni 60, 70 e 80 spaziando in un ricco repertorio che è andato dai classici e che hanno fatto la storia della musica dance, a brani più melodici. Il pubblico si è divertito, ha rivissuto le atmosfere di quegli anni, è tornato indietro nel tempo, mentre i più giovani, hanno conosciuto le canzoni che hanno caratterizzato una generazione. A presentare la serata Lucia Catacchio che, insieme alla sua radio è stata partner dell'evento. Sul palco è poi salito Gianni Amato che, per volere della famiglia e per lasciare una traccia indelebile, ha curato la pubblicazione di un libricino che ripercorre la vita e la carriera musicale di angelo Ribera. Ci sono le foto dei suoi concerti, dei gruppi anche molto noti con cui ha suonato, i suoi strumenti:dalle chitarre al mandolino al contrabbasso. Angelo
Ribera, classe 1932, autodidatta, era conosciuto a Molfetta e fuori, proprio per aver accompagnato importanti voci del panorama musicale di allora. Molti dei giovani chitarristi si sono formati grazie alle sue lezioni. Anche i figli Vito e Corrado hanno seguito le sue orme e nel suo nome organizzano eventi musicali in cui mettono in luce e fanno conoscere giovani talenti musicali come quello di Annie Ambrosi, dotata cantante che ha eseguito un brano dedicandolo al suo papà recentemente scomparso in un incidente stradale.
Il concerto è stato un concentrato di ritmo, melodia, ricordi, buona e bella musica, pubblico numeroso e coinvolto e tanta emozione da parte dei familiari che sentono il loro papà presente sul palco grazie ad una sua gigantografia. Unica nota stonata, visto che si tratta di musica, il volume un po' troppo alto delle casse che non faceva apprezzare in pieno le voci e la musica, coprendo le esecuzioni.