“Sentinelle di pace”, presentato il progetto scolastico per diffondere il pensiero di don Tonino
L’iniziativa è promossa e finanziata dalla Regione Puglia, ieri la presentazione
Molfetta - martedì 8 ottobre 2019
9.24
"Sentinelle di pace" è il tema della seconda edizione del progetto/concorso "Scuole in cammino con don Tonino", promosso e finanziato dalla Regione Puglia che vede il coinvolgimento di tutte le scuole pugliesi di ogni ordine e grado. Progetto presentato ieri pomeriggio presso l'IISS "don Tonino Bello" di Molfetta, che è anche la scuola capofila di questa iniziativa.
E' un percorso, è un cammino in nome della "pace" così come declinata da don Tonino in tutte le sue varie accezioni. Infatti, obiettivo del progetto è proprio quello di far conoscere il suo pensiero profetico.
Il progetto è suddiviso in diversi step, che prevedono sia momenti di formazione, che di partecipazione attiva, attraverso la realizzazione di elaborati video, piuttosto che produzioni letterarie, manifesti o prodotti artistici, a cui tutte le scuole pugliesi potranno partecipare.
Per la dirigente scolastica dell'Istituto "Don Tonino Bello" di Molfetta, Maria Rosaria Pugliese, «è una grande opportunità per la scuola pugliese di approfondire le conoscenze su don Tonino Bello, il suo pensiero, i suoi insegnamenti di vita, perché non sono dedicati solo al mondo religioso, ma la sua grandezza era nel riuscire a toccare il cuore e la mente anche delle persone laiche».
Un'altra parola diventata focale nel corso dell'incontro è stata "osare" pronunciata prima dal vescovo della Diocesi di Molfetta, mons. Domenico Cornacchia, e poi dal direttore generale Usr Puglia, Anna Cammalleri. Infatti, entrambi esortano i ragazzi (e non solo) «ad osare, ad avere il coraggio di mettersi in gioco, anche sbagliando», dice mons. Cornacchia. La Cammalleri aggiunge: «è una parola che dovremmo utilizzare un po' di più, soprattutto nei confronti dei ragazzi che emulano, imitano. Osano poco».
Non dimentichiamo che anche don Tonino con il suo viaggio a Sarajevo, insieme ai 500 costruttori di pace, ha osato. Chiaramente non è stata quella l'unica volta. Lui ha sempre osato, portando avanti le sue idee, i suoi principi.
Tornado a parlare di questo progetto la Cammalleri ha sottolineato che «la Regione non lo finanzia solo, ma ha avuto proprio l'idea. E' la Regione che si fa scuola, cambiando in questo modo il paradigma, cambia la prospettiva di un atteggiamento culturale, perché con questo progetto la Regione ha osato». Inoltre, fa rilevare che è un progetto a lunga durata, terminerà il prossimo 18 marzo, quindi «è un progetto che ferma il tempo, perché richiede dei tempi di riflessione, sulla pace non si può correre, ma si ha bisogno di tempo».
Infine, plaude alla continuità del progetto «perché da credibilità al progetto stesso, permettendo ai ragazzi di crescere in questo viaggio. Sono pezzi della comunità scolastica pugliese che stiamo mettendo insieme», aggiungiamo in nome di don Tonino.
Dello stesso avviso è il vicesindaco di Molfetta, Sara Allegretta, che sottolinea «è bello vedere coinvolti in questo progetto scuola ed istituzioni al fine di promuovere il pensiero di don Tonino Bello, perché i suoi semi continuino a produrre frutti».
L'assessore regionale all'istruzione, Sebastiano Leo, focalizza il suo intervento su due punti nevralgici: «le varie amministrazioni solitamente sono lente, ma quando ci sono affinità di intenti i progetti si realizzano celermente», ovviamente riferendosi al progetto "Sentinelle di pace". E parlando di don Tonino dice: «non predicava, ma praticava quello che diceva». Per questo esorta tutti a seguire il suo esempio, e propone che tale progetto venga istituzionalizzato.
Prima dell'incontro è stata inaugurata la nuova aula di teatro e multimediale dell'Istituto "don Tonino Bello".
E' un percorso, è un cammino in nome della "pace" così come declinata da don Tonino in tutte le sue varie accezioni. Infatti, obiettivo del progetto è proprio quello di far conoscere il suo pensiero profetico.
Il progetto è suddiviso in diversi step, che prevedono sia momenti di formazione, che di partecipazione attiva, attraverso la realizzazione di elaborati video, piuttosto che produzioni letterarie, manifesti o prodotti artistici, a cui tutte le scuole pugliesi potranno partecipare.
Per la dirigente scolastica dell'Istituto "Don Tonino Bello" di Molfetta, Maria Rosaria Pugliese, «è una grande opportunità per la scuola pugliese di approfondire le conoscenze su don Tonino Bello, il suo pensiero, i suoi insegnamenti di vita, perché non sono dedicati solo al mondo religioso, ma la sua grandezza era nel riuscire a toccare il cuore e la mente anche delle persone laiche».
Un'altra parola diventata focale nel corso dell'incontro è stata "osare" pronunciata prima dal vescovo della Diocesi di Molfetta, mons. Domenico Cornacchia, e poi dal direttore generale Usr Puglia, Anna Cammalleri. Infatti, entrambi esortano i ragazzi (e non solo) «ad osare, ad avere il coraggio di mettersi in gioco, anche sbagliando», dice mons. Cornacchia. La Cammalleri aggiunge: «è una parola che dovremmo utilizzare un po' di più, soprattutto nei confronti dei ragazzi che emulano, imitano. Osano poco».
Non dimentichiamo che anche don Tonino con il suo viaggio a Sarajevo, insieme ai 500 costruttori di pace, ha osato. Chiaramente non è stata quella l'unica volta. Lui ha sempre osato, portando avanti le sue idee, i suoi principi.
Tornado a parlare di questo progetto la Cammalleri ha sottolineato che «la Regione non lo finanzia solo, ma ha avuto proprio l'idea. E' la Regione che si fa scuola, cambiando in questo modo il paradigma, cambia la prospettiva di un atteggiamento culturale, perché con questo progetto la Regione ha osato». Inoltre, fa rilevare che è un progetto a lunga durata, terminerà il prossimo 18 marzo, quindi «è un progetto che ferma il tempo, perché richiede dei tempi di riflessione, sulla pace non si può correre, ma si ha bisogno di tempo».
Infine, plaude alla continuità del progetto «perché da credibilità al progetto stesso, permettendo ai ragazzi di crescere in questo viaggio. Sono pezzi della comunità scolastica pugliese che stiamo mettendo insieme», aggiungiamo in nome di don Tonino.
Dello stesso avviso è il vicesindaco di Molfetta, Sara Allegretta, che sottolinea «è bello vedere coinvolti in questo progetto scuola ed istituzioni al fine di promuovere il pensiero di don Tonino Bello, perché i suoi semi continuino a produrre frutti».
L'assessore regionale all'istruzione, Sebastiano Leo, focalizza il suo intervento su due punti nevralgici: «le varie amministrazioni solitamente sono lente, ma quando ci sono affinità di intenti i progetti si realizzano celermente», ovviamente riferendosi al progetto "Sentinelle di pace". E parlando di don Tonino dice: «non predicava, ma praticava quello che diceva». Per questo esorta tutti a seguire il suo esempio, e propone che tale progetto venga istituzionalizzato.
Prima dell'incontro è stata inaugurata la nuova aula di teatro e multimediale dell'Istituto "don Tonino Bello".