Cultura, Eventi e Spettacolo
Molfetta scopre il monumento del maestro Gaetano Grillo
Il 1° novembre sarà inaugurata la personale dell’artista presso l’ex molino e pastificio Caradonna
Molfetta - martedì 29 ottobre 2019
Casa museo Poli. Ex molino e pastificio Caradonna. Costruenda rotatoria di via Terlizzi. Apparentemente queste tre location non hanno nulla in comune, sono distanti anni luce e forse anche di più.
Eppure in nome dell'arte, nel nome del maestro Gaetano Grillo questi tre luoghi diventano passato, presente e futuro di Molfetta.
Visto che nel nome dell'arte possiamo tutto, per questo incominciamo dal futuro. Presto la costruenda rotatoria verrà abbellita da un monumento pensato dall'artista molfettese Gaetano Grillo, pensato proprio per la sua città, dal nome "Le nuove torri di Molfetta".
«Saranno due torri alte 9 metri, realizzate in marmo locale, sulle quali è riportato il nome di Molfetta nell'"alfabeto grillico"», come ha spiegato lo stesso maestro, «a richiamare quelle storiche e antiche del Duomo».
Certamente sarà un' opera dal forte impatto visivo in uno degli snodi cruciali della viabilità molfettese all'uscita della Strada Statale 16 bis e dell'autostrada, sarà una sorta di benvenuto che si potrà ammirare anche a lunga distanza. Ecco che passato e futuro si incontrano, entrambe diventeranno icone della nostra città: le torri del Duomo fronte mare a ricordarci il nostro passato, le torri di Grillo sulla terra ferma, nella zona di espansione, svetteranno sul futuro della città. L'inaugurazione si terrà il prossimo 8 dicembre.
Il presente, che si congiunge al passato ed anche al futuro, è rappresentato dall'ex molino e pastificio Caradonna, che si trasformerà in galleria d'arte dal prossimo 1° novembre per la personale di Gaetano Grillo, concesso per l'occasione dal proprietario Antonio Messina. Una location spartana, rude, perché i lavori di ristrutturazione se pur terminati per la facciata esterna, non lo sono all'interno, che è ancora un cantiere. Ma un cantiere dove le meravigliose e geniali opere del maestro Grillo ridanno un'anima ad un posto storico, ma dimenticato nel tempo.
Futuro presente e passato, il passato della nostra città non può non essere rappresentato dalla casa museo Poli, che nella mattinata di ieri ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della mostra e del monumento che il maestro Grillo donerà alla città. Mostra promossa dalla Fondazione "Valente" e dall'associazione culturale "Casadartista", con il patrocinio del Comune di Molfetta, assessorato alla cultura.
E' il presidente della Fondazione "Valente", Rocco Nanna, a puntualizzare che la scelta di promuovere questa mostra «nasce dalla convinzione che il binomio musica e arte sia vincente». Ed annuncia che il Cda della Fondazione, in data 25 ottobre, ha deliberato di conferire il ruolo di vice presidente onorario proprio a Giuseppe Saverio Poli, «perché ha ripristinato con amore il palazzo di famiglia».
Per l'assessore alla cultura, Sara Allegretta, si riparte con gli eventi autunnali proprio con l'arte del maestro Grillo, «65 opere esposte fra dipinti e sculture, 1400 piastrelle di terracotta che rappresentano l'"alfabeto grillico", in una location nuova ed inedita. La grandezza delle sue opere è nella contaminazione, nell'aver saputo creare con le sue opere un unicum, come sarà per le due torri».
E' lo stesso maestro, durante la conferenza stampa, a ribadire «quanto sia stato importante il lavoro di equipe, e anche la partecipazione corale e passionale di tutti, comprese anche le maestranze».
E' un grande orgoglio per il proprietario dell'ex pastificio, Antonio Messina, ospitare le opere del maestro e amico Grillo, «quell' edificio non è completato -ha detto durante la conferenza stampa- perché non lo abbiamo voluto convertire in appartamenti. La location è un foglio bianco che l'arte di Grillo ha riempito di colori».
Location insolita, indubbiamente, che abbiamo avuto l'onore di visitare per primi, ma che l'arte del maestro riesce a valorizzare in ogni suo angolo e in ogni suo aspetto.
Per il sindaco Tommaso Minervini due sono le parole chiavi: bellezza e armonia. «Molfetta deve tornare ad essere una città bella, per la realizzazione dell'opera si è creata un'armonia corale che auspico si possa avere in ogni campo. Questo monumento riprende la storia, ma che lo proietta nella modernità, nel futuro».
Eppure in nome dell'arte, nel nome del maestro Gaetano Grillo questi tre luoghi diventano passato, presente e futuro di Molfetta.
Visto che nel nome dell'arte possiamo tutto, per questo incominciamo dal futuro. Presto la costruenda rotatoria verrà abbellita da un monumento pensato dall'artista molfettese Gaetano Grillo, pensato proprio per la sua città, dal nome "Le nuove torri di Molfetta".
«Saranno due torri alte 9 metri, realizzate in marmo locale, sulle quali è riportato il nome di Molfetta nell'"alfabeto grillico"», come ha spiegato lo stesso maestro, «a richiamare quelle storiche e antiche del Duomo».
Certamente sarà un' opera dal forte impatto visivo in uno degli snodi cruciali della viabilità molfettese all'uscita della Strada Statale 16 bis e dell'autostrada, sarà una sorta di benvenuto che si potrà ammirare anche a lunga distanza. Ecco che passato e futuro si incontrano, entrambe diventeranno icone della nostra città: le torri del Duomo fronte mare a ricordarci il nostro passato, le torri di Grillo sulla terra ferma, nella zona di espansione, svetteranno sul futuro della città. L'inaugurazione si terrà il prossimo 8 dicembre.
Il presente, che si congiunge al passato ed anche al futuro, è rappresentato dall'ex molino e pastificio Caradonna, che si trasformerà in galleria d'arte dal prossimo 1° novembre per la personale di Gaetano Grillo, concesso per l'occasione dal proprietario Antonio Messina. Una location spartana, rude, perché i lavori di ristrutturazione se pur terminati per la facciata esterna, non lo sono all'interno, che è ancora un cantiere. Ma un cantiere dove le meravigliose e geniali opere del maestro Grillo ridanno un'anima ad un posto storico, ma dimenticato nel tempo.
Futuro presente e passato, il passato della nostra città non può non essere rappresentato dalla casa museo Poli, che nella mattinata di ieri ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della mostra e del monumento che il maestro Grillo donerà alla città. Mostra promossa dalla Fondazione "Valente" e dall'associazione culturale "Casadartista", con il patrocinio del Comune di Molfetta, assessorato alla cultura.
E' il presidente della Fondazione "Valente", Rocco Nanna, a puntualizzare che la scelta di promuovere questa mostra «nasce dalla convinzione che il binomio musica e arte sia vincente». Ed annuncia che il Cda della Fondazione, in data 25 ottobre, ha deliberato di conferire il ruolo di vice presidente onorario proprio a Giuseppe Saverio Poli, «perché ha ripristinato con amore il palazzo di famiglia».
Per l'assessore alla cultura, Sara Allegretta, si riparte con gli eventi autunnali proprio con l'arte del maestro Grillo, «65 opere esposte fra dipinti e sculture, 1400 piastrelle di terracotta che rappresentano l'"alfabeto grillico", in una location nuova ed inedita. La grandezza delle sue opere è nella contaminazione, nell'aver saputo creare con le sue opere un unicum, come sarà per le due torri».
E' lo stesso maestro, durante la conferenza stampa, a ribadire «quanto sia stato importante il lavoro di equipe, e anche la partecipazione corale e passionale di tutti, comprese anche le maestranze».
E' un grande orgoglio per il proprietario dell'ex pastificio, Antonio Messina, ospitare le opere del maestro e amico Grillo, «quell' edificio non è completato -ha detto durante la conferenza stampa- perché non lo abbiamo voluto convertire in appartamenti. La location è un foglio bianco che l'arte di Grillo ha riempito di colori».
Location insolita, indubbiamente, che abbiamo avuto l'onore di visitare per primi, ma che l'arte del maestro riesce a valorizzare in ogni suo angolo e in ogni suo aspetto.
Per il sindaco Tommaso Minervini due sono le parole chiavi: bellezza e armonia. «Molfetta deve tornare ad essere una città bella, per la realizzazione dell'opera si è creata un'armonia corale che auspico si possa avere in ogni campo. Questo monumento riprende la storia, ma che lo proietta nella modernità, nel futuro».