Politica
Presentato dagli assessori Balducci (Molfetta) e Sollecito (Giovinazzo) il Piano regionale contrasto alla povertà
Emergenza abitativa e contrasto alla povertà educativa i punti salienti
Molfetta - giovedì 7 marzo 2019
Due i punti cardine del Piano regionale per il contrasto alla povertà: emergenza abitativa e contrasto alla povertà educativa.
Il Piano, previsto nel Piano sociale di zona 2018- 2020, ambito territoriale Molfetta- Giovinazzo, è stato presentato ieri sera in una conferenza di servizi agli operatori socio sanitari e non solo, dagli assessori al ramo dei due Comuni, Ottavio Balducci e Michele Sollecito.
Sono gli assessori alle politiche sociali di Molfetta e Giovinazzo a guidare i presenti in questo Piano, che parte da una fotografia aggiornata di quelle che sono le "povertà" presenti nei due Comuni e delle misure in essere per contrastarle, sino ad arrivare agli obiettivi che riguardano principalmente: il potenziamento del servizio sociale professionale, dei punti di accesso, dell'assistenza educativa domiciliare per minori, e anche l'ampliamento delle aree di intervento dei Centri di ascolto per le famiglie sul tema delle patologie sociali e delle dipendenze, realizzando un raccordo tra famiglia, scuola e territorio, per la realizzazione di uno sportello di sostegno psicologico e infine l'avvio del servizio di Pronto intervento sociale.
Inoltre, gli assessori, puntualizzano che per l'attuazione di questo Piano è fondamentale la capacità dei servizi sociali di essere in rete con i centri per l'impiego, i servizi socio sanitari, le scuole, le agenzie formative, le parrocchie, la Caritas e non ultime le associazioni datoriali. Infatti, hanno spiegato in maniera molto chiara che gli Enti, come i Comuni, possono essere sì di sostegno con progetti mirati, ma che non danno però la possibilità di una futura attività lavorativa, per questo devono entrare in gioco anche le associazioni dei datori di lavoro, o di categoria, perché conoscono meglio le esigenze lavorative e le figure ricercate.
Grande attenzione pone il Piano alla crescita dei minori "a rischio", con dei progetti mirati realizzati in collaborazione con tutte le agenzie presenti sul territorio.
Per il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, la parola chiave di questo Piano è: «coesione tra i servizi, tutte le iniziative hanno lo scopo di prevenire, anziché curare».
Nello specifico verranno stanziati 24 mila euro per il potenziamento dei centri di ascolto per le famiglie, 39.254,75 euro per il potenziamento dell'assistenza educativa per i minori, 135 mila euro per il servizio di pronto intervento sociale e infine 270 mila euro per l'assunzione di assistenti sociali e apertura dei punti di accesso.
Il Piano, previsto nel Piano sociale di zona 2018- 2020, ambito territoriale Molfetta- Giovinazzo, è stato presentato ieri sera in una conferenza di servizi agli operatori socio sanitari e non solo, dagli assessori al ramo dei due Comuni, Ottavio Balducci e Michele Sollecito.
Sono gli assessori alle politiche sociali di Molfetta e Giovinazzo a guidare i presenti in questo Piano, che parte da una fotografia aggiornata di quelle che sono le "povertà" presenti nei due Comuni e delle misure in essere per contrastarle, sino ad arrivare agli obiettivi che riguardano principalmente: il potenziamento del servizio sociale professionale, dei punti di accesso, dell'assistenza educativa domiciliare per minori, e anche l'ampliamento delle aree di intervento dei Centri di ascolto per le famiglie sul tema delle patologie sociali e delle dipendenze, realizzando un raccordo tra famiglia, scuola e territorio, per la realizzazione di uno sportello di sostegno psicologico e infine l'avvio del servizio di Pronto intervento sociale.
Inoltre, gli assessori, puntualizzano che per l'attuazione di questo Piano è fondamentale la capacità dei servizi sociali di essere in rete con i centri per l'impiego, i servizi socio sanitari, le scuole, le agenzie formative, le parrocchie, la Caritas e non ultime le associazioni datoriali. Infatti, hanno spiegato in maniera molto chiara che gli Enti, come i Comuni, possono essere sì di sostegno con progetti mirati, ma che non danno però la possibilità di una futura attività lavorativa, per questo devono entrare in gioco anche le associazioni dei datori di lavoro, o di categoria, perché conoscono meglio le esigenze lavorative e le figure ricercate.
Grande attenzione pone il Piano alla crescita dei minori "a rischio", con dei progetti mirati realizzati in collaborazione con tutte le agenzie presenti sul territorio.
Per il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, la parola chiave di questo Piano è: «coesione tra i servizi, tutte le iniziative hanno lo scopo di prevenire, anziché curare».
Nello specifico verranno stanziati 24 mila euro per il potenziamento dei centri di ascolto per le famiglie, 39.254,75 euro per il potenziamento dell'assistenza educativa per i minori, 135 mila euro per il servizio di pronto intervento sociale e infine 270 mila euro per l'assunzione di assistenti sociali e apertura dei punti di accesso.